La Gazzetta dello Sport

I danesi infierisco­no Mbappé non basta Croazia alle Final 4

Dolberg e Skov Olsen affossano Deschamps Giroud mai pericoloso, ma evitata la Lega B

- Di Alessandro Grandesso

Se doveva essere una prova generale in vista del Mondiale, considerat­o il fatto che la Danimarca sarà anche l’avversaria più scomoda del gruppo D in Qatar, allora la Francia campione in carica deve cominciare a preoccupar­si. Ieri a Copenaghen l’assenza per infortunio dei vari tenori, da Benzema a Pogba, da Kanté, Rabiot a i fratelli Hernandez, si è fatta sentire. E così, i Bleus hanno sfiorato la retrocessi­one in B di una Nations che solo un anno fa avevano vinto con personalit­à, e con i gol. Quelli mancati ieri a Mbappé, ma pure a Giroud che ha perso l’occasione di avvicinars­i al record di reti di Henry, e convincere Deschamps a portarselo a Doha. La Danimarca invece ha sfiorato la fase finale, con i gol di Dolberg e Skov Olsen, e le giocate dell’ex nerazzurro Eriksen.

Illusione Insomma i primi 1520minuti sono solo illusione per la Francia. I Bleus producono gioco, tengono palla, dettano i ritmi, e si presentano pure due volte davanti a Schmeichel. Prima con Mbappé che raccoglie sul secondo palo un corner da sinistra di Griezmann (8’), che quindi va al tiro di prima, su servizio del collega dal fondo (15’). All’appello manca Giroud, meno in vista rispetto a giovedì e alla rete n. 49 in Bleu, che l’ha portato a -2 dal primato di Henry. L’attaccante del Milan è sembrato tagliato fuori da ogni azione, mai connesso ai colleghi di reparto, comunque ben censurati pure loro dall’attenta retroguard­ia di casa.

Errori e gol Ma a far acqua per la Francia è stata anche la giovane mediana, made in Real Madrid. Il 2002 Camavinga e il 2000 Tchouameni, messi sotto pressione, non riescono né a intercetta­re né a rilanciare. Facilitand­o il contagio all’altrettant­o giovane e inesperta retroguard­ia a tre, composta dai 2001 Saliba e Badiashile, con Upamecano. E per la Danimarca, trascinata dalla solita elegante efficacia di Eriksen, la serata si trasforma in uno show, grazie anche ai ripetuti errori degli ospiti. Non bastano i due colpi di testa di Delaney, pescato libero in area su corner, per

Cattivo auspicio

Mai così male dal 2010, annata di disastro al Mondiale sudafrican­o

far scattare l’allarme. Così al 34’ l’ex nerazzurro illumina con uno spiovente per Damsgaard che da sinistra crossa dentro, dove tra i centrali s’inserisce in spaccata Dolberg per il vantaggio. E al 39’ arriva il bis, sull’ennesimo corner, con un sinistro dal limite di Skov Olsen, servito con comodo da Delaney tra l’impalata difesa francese.

Disastro Tutto meritato. E non è un caso che la Francia sia una delle sei squadre a non aver segnato neppure una rete nei primi tempi in Nations League. Dopo l’uscita del blando Giroud, i gol non arrivano neanche nella ripresa con Mbappé (22’, 23’, 25’). E così i Bleus si salvano grazie alla vittoria della Croazia sull’Austria, ma raccolgono la terza sconfitta ufficiale dell’anno solare. Mai così male dal 2010, annata di disastro al Mondiale sudafrican­o. Non proprio di buon auspicio.

 ?? ?? Festa danese Christian Eriksen, 30 anni, n.10, e Kasper Dolberg, 24, n.12
Festa danese Christian Eriksen, 30 anni, n.10, e Kasper Dolberg, 24, n.12

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