RINNOVO FERMO: A GENNAIO ALTRO AFFONDO INTER AL BIVIO Skriniar-Psg ci risia
Stallo totale sul nuovo contratto: francesi pronti a offrire 30 milioni Anche De Vrij in bilico: può partire
Muro e futuro fanno rima solo così, leggendo e non scavando. Perché la verità è che la difesa dell’Inter a gennaio rischia seriamente di cambiare faccia. Inzaghi, nell’attesa, si accontenterebbe di veder mutare nel prossimo mese e mezzo il rendimento dei protagonisti. Ma il ragionamento è più ampio. E tiene dentro il mercato, intorno ai nomi di Skriniar e De Vrij. Non è finita, tra lo slovacco e il Psg. E non è mai iniziato, tra l’olandese e l’Inter, un discorso sul rinnovo di contratto. Scadenza giugno 2023, dal primo febbraio possono firmare per altri. Ce n’è abbastanza per credere che a gennaio almeno uno dei due possa salutare la compagnia.
Pessimismo Il cuore del problema è Skriniar. È stallo totale per il discorso del rinnovo: si pensava che questa sosta di campionato potesse essere il momento giusto per affrontare il problema. Così immaginavano i protagonisti, da una parte e dell’altra. E invece è arrivato uno slittamento in avanti, al quale ha contribuito anche il momento poco felice della squadra. Non se ne parla, per il momento. E c’è da credere che il discorso non verrà toccato a breve, di sicuro non prima della doppia sfida con il Barcellona. Non un buon segnale, se sommato a una volontà del Psg che non è mutata. Il tormentone non è chiuso, s’è capito. E nessuno oggi dentro l’Inter può garantire che a gennaio lo slovacco sarà ancora un calciatore nerazzurro. L’ottimismo non è diffuso, la trattativa è in salita e servirà un’impresa non banale per allungare l’accordo oltre il 2023. L’Inter ha (aveva?) anche pensato a una strategia ponte, un rinnovo più breve oppure l’inserimento di una clausola rescissoria, per rimandare il problema al prossimo giugno. Ma non sembra questa essere una via che entusiasma, almeno a bocce ferme, il giocatore. La verità è che non siamo ancora dentro quel tipo di discussione. Ottobre è alle porte, la tempistica è stretta. Gennaio non è così lontano. E gennaio è un bivio. Perché non è pensabile che l’Inter perda un calciatore come Skriniar a zero. A maggior ragione se il Psg, che segue con estrema attenzione, tornerà alla carica.
Nuovo affondo Il “se”, per la verità, si può anche togliere. Perché tutte le parti in causa – il giocatore, ma pure l’Inter – sanno che il club francese all’inizio del 2023 formulerà nuovamente un’offerta, visto che da quelle parti l’esigenza di inserire in rosa un centrale non è svanita. Ma sarà una proposta ben lontana dai 60 milioni complessivi di agosto: il Psg non andrà oltre quota 30 milioni. E a quel punto Zhang si troverà di fronte a un bivio non semplice: vendere alla metà di quanto sarebbe stato possibile ad agosto non avrebbe i contorni dell’affare, ma potrebbe essere l’unica via possibile.
Instabilità In questo discorso va capito a fondo anche il pensiero di Skriniar. Che non accetta soluzioni a tempo, questo è già filtrato. E che, al di là di quel sarà il futuro, non sarebbe entusiasta di cambiare maglia a stagione in corso. Ma è anche lui cosciente di una situazione non semplice. E sa per certo che l’Inter non arriverà mai a garantirgli nove milioni di stipendio offerti dal Psg, tra parte fissa (7,7 milioni) e bonus. Di sicuro il clima di incertezza non aiuta la squadra, questo è un punto fermo. Perché i giocatori avvertono una sensazione di instabilità, non si può negare. Allo stesso tempo, la società nei prossimi giorni sarà molto chiara con tutti i protagonisti dello spogliatoio. Il rischio più grande, in situazioni simili, è che il tutto si trasformi in alibi per la squadra, passaggio che la dirigenza nerazzurra vuole assolutamente evitare, perché ag
La situazione Non è ancora partita la trattativa con lo slovacco. In salita la strada dell’accordo breve
giungerebbe benzina a una situazione già non semplice.
A zero E poi c’è De Vrij, che ha via via perso posizioni anche dal punto di vista tecnico. Del sorpasso di Acerbi abbiamo già raccontato, delle difficoltà dell’olandese ancor di più. Anche lui è in scadenza a breve e pure per lui non è stato affrontato l’argomento. Qui non sembra esserci neppure l’intenzione. Non è un mistero che già in estate De Vrij fosse finito nella lista dei sacrificabili, ma da intermediari al lavoro sul fascicolo non sono arrivate proposte concrete. Assai probabile, però, che a gennaio si torni a sondare il terreno. Poi, semmai, sarà il caso di pensare ai sostituti. C’era una volta il muro. L’Inter è pronta a cambiare faccia.