Brozovic infortunato Oggi esami in Croazia Si teme un lungo stop
Il regista uscito per una fitta alla coscia sinistra in nazionale: è a rischio anche per il Barcellona
L’Inter e i flessori, atto III. Ancora una volta a complicare questa stagione nerazzurra, già tribolata di suo, ci si mette un infortunio alla coscia sinistra. Dopo Romelu Lukaku e Hakan Calhanoglu fermatosi nella routine di Appiano, il primo correndo e il secondo calciando, ecco per Marcelo Brozovic un guaio stavolta nel bel mezzo di una partita. Ma non un match dell’Inter, bensì della Croazia durante questa discussa pausa: l’incubo di tutti gli allenatori adesso si è abbattuto su Simone Inzaghi. Ieri a Vienna Marcelo Brozovic è uscito al 19’ del primo tempo del match di Nations League contro l’Austria, poi battuta dai suoi con un 1-3 che vale la fase finale: prima ha messo una mano dietro alla coscia sinistra, lì dove aveva sentito una fitta improvvisa, poi si è seduto sull’erba sconsolato e ha fatto una smorfia che non fa pensare a nulla di buono. Attorno a lui si sono radunati subito gli altri senatori della Croazia finalista all’ultimo Mondiale e impegnata pure in Qatar, su tutti il capitano Luka Modric. Apprensione ampiamente giustificata: il peso specifico che Brozo ha nell’Inter non è tanto diverso da quello che ha dentro alla sua nazionale. Poi, quando pian piano ha lasciato il campo per il compagno Majer, centrocampista del Rennes, per rincuorarlo si è avvicinato pure Ivan Perisic: vedendoli insieme, in molti tifosi nerazzurri avrà vinto la nostalgia.
Analisi oggi Troppo fresco il dolore alla coscia per avere una diagnosi chiara e serviranno accertamenti già oggi e controlli ripetuti per diversi giorni. Lo staff medico interista si è messo immediatamente in contatto sia con Brozo che con i colleghi della Croazia, che già hanno potuto far presente il rischio di uno stiramento. La collocazione in zona flessori fa pensare a ciò che era accaduto a Lukaku e a Calha, gli unici ieri impegnati a lavorare ad Appiano nel giorno di riposo. Di ritorno in Croazia nella notte, Brozo farà oggi la risonanza con lo staff della nazionale a Zagabria. E poi domani, come già previsto, sarà ad Appiano per fare ulteriori accertamenti con i medici nerazzurri e iniziare la terapia. Sabato con la Roma non avrebbe comunque giocato per quei cinque cartellini gialli sventolati sotto al suo naso in sette partite — se non è record, poco ci manca –, ma l’allarme interista è per le successive sfide. Subito dopo, martedì 4 ottobre a San Siro arriva il Barcellona e lì ci si gioca la residua speranza di qualificarsi in un girone da far tremare i polsi: il rischio serissimo, che potrebbe diventare certezza oggi, è che Brozo salti pure questa, vista la delicatezza del punto in cui ha sentito la fitta. Non il massimo per una squadra che per un lungo mese ha dovuto rinunciare al suo totem d’attacco; Romelu Lukaku ha subìto una distrazione in allenamento a fine agosto, dopo il disastro dell’Olimpico con la Lazio, ma tornerà finalmente sabato contro i giallorossi. Calha, che dopo la trasferta di Plzen ha sofferto anche lui una distrazione ai flessori, ma in un muscolo diverso rispetto a quello di Romelu, sta provando da giorni ad accorciare i tempi per recuperare già dopo questa sosta: se non per la sfida contro Mou, almeno contro Xavi.
Palla ad Asllani A questo punto, vista la prevedibile assenza di Brozo non per pochi giorni, il recupero del turco è ancora più strategico: giocare senza due terzi del centrocampo titolare rischierebbe di essere pericoloso. Ma se l’anno scorso l’Inter di Inzaghi perse punti preziosi proprio nel momento in cui alzò bandiera bianca per infortunio il regista croato, almeno in teoria l’Inter si è premunita durante il mercato estivo con l’acquisto strategico di un vice-Brozo di valore. Kristjan Asllani si stava mentalmente preparando per sostituire il titolare squalificato solo per una notte di campionato, sabato: ora è probabile che dovrà arrotolarsi le maniche e impegnarsi un po’ di più. Da settimane sui social i tifosi reclamano in massa l’impiego dell’albanese, finora messo in una teca di vetro da Simone: è stato in campo solo per 29’ sparsi. Se c’era un momento per mostrare il talento, pare arrivato.
La grande paura Il croato tornerà a Milano domani C’è il rischio di uno stiramento Si scalda Asllani