La Gazzetta dello Sport

La battaglia a Napoli di qualità Zielinski la chiave Lobotka in regia

Senza Ruiz, il polacco da interno vola Lo slovacco scherma, Anguissa di fisico

- Di Gianluca Monti

La qualità al centro. Si può riassumere così l’idea di calcio di Luciano Spalletti che da sempre ama due tipi di calciatori, i registi e gli incursori. Alla Roma, però, trasformò una mezzala in un trequartis­ta d’assalto (Perrotta), a Napoli ha riconverti­to Zielinski nel suo ruolo originario facendogli fare un passo indietro rispetto alla passata stagione quando il polacco agiva dietro la punta.

Fantasma scacciato

Non è soltanto una questione di posizione ma di caratteris­tiche e Spalletti ha così messo in condizione Zielinski, ma non soltanto lui, di esprimersi al meglio. Il Napoli

palleggia e accelera, se ci pensate bene sono le due cose che Piotr sa fare meglio ed allora è del tutto normale che sia lui il giocatore fulcro di questo splendido inizio di stagione della formazione azzurra che sabato si prepara ad affrontare il Torino. Zielinski a centrocamp­o non è certamente una novità, visto che anche ad Empoli era stato impostato così dopo essere approdato ad Udine con la fama del classico “dieci”. Zielinski però insieme a Lobotka e Anguissa è uno Zielinski mai visto prima perché questa mediana è inedita nonostante i tre fossero già a Napoli insieme lo scorso anno. Scacciato il fantasma di Fabian Ruiz, che troppo spesso impediva in pratica a Zielinski di calpestare le zolle a lui più gradite, il polacco è diventato quel giocatore “box to box” che l’intero campionato di Serie A invidia al Napoli.

Toro per le corna

Uno capace con un dribbling di mandare all’aria il pressing avversario e creare la superiorit­à numerica ma anche di mandare in porta un compagno con un lancio sorprenden­te e preciso (vedi assist per il rigore procurato da Simeone in casa dei Rangers). Zielinski si accende ed accende il Napoli ma questo gli riesce con continuità soltanto ora che ha Anguissa a coprigli le spalle e Lobotka a ripulire il pallone davanti alla difesa. Già, perché a centrocamp­o la squadra di Spalletti alterna gioco corto e verticaliz­zazioni ma soprattutt­o è in grado di “scivolare” molto bene in fase difensiva. Servirà molto correre bene all’indietro contro il Torino che riparte sempre forte ma servirà ancora di più mandare fuori giri la pressione di Juric, con le sterzate di Lobo ma anche con quel “trattore” di Anguissa capace di vincere gli uno contro uno dei granata proprio con il suo strapotere fisico.

Alternativ­e Il Napoli in mezzo è un mix di muscoli e piedi sopraffini ma soprattutt­o ha tante alternativ­e da poter sfruttare anche a gara in corso. Demme sta per tornare a disposizio­ne e potrà essere utile soprattutt­o da playmaker, nel ruolo che Ndombele ha faticato a fare contro lo Spezia essendo anche lui un interno d’assalto come ha dimostrato a Glasgow. E poi ci sono i duttili per definizion­e, vale a dire Elmas e Gaetano. Anche loro hanno già dato un discreto contributo e chissà che con il Torino non possano essere riproposti seppur a gara in corso visto che si preannunci­a un match fisicament­e molto dispendios­o dati i ritmi solitament­e imposti dalla formazione granata. L’idea di fondo è sempre la stessa, mettere la qualità al centro e quindi partire con lo schieramen­to migliore nella zona nevralgica del campo, ma Spalletti sa che per trovare spazio tra le linee potrebbe anche servire una variazione sul tema ed allora occhio anche ad un eventuale 4-2-3-1 durante il match con Elmas (o Gaetano) sottopunta.

TEMPO DI LETTURA

 ?? ??
 ?? ?? Le presenze
di Karol Linetty in campionato con la maglia del Torino, dove è arrivato nel 2020 dopo quattro stagioni con la maglia della Sampdoria
Le presenze di Karol Linetty in campionato con la maglia del Torino, dove è arrivato nel 2020 dopo quattro stagioni con la maglia della Sampdoria

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy