Che pasticcio All’italiana
BAGNAIA SI SDRAIA, REGALO MONDIALE QUARTARARO RINGRAZIA E SALE A +18
Peso specifico Per recuperare un punto, alla fine il torinese ne ha persi 8: quanto peseranno a 4 GP dalla fine?
Gara nervosa del pilota Ducati «Devo restare freddo, ho fatto una cavolata» Prima del ko, altro duello con Bastianini: “colloquio” tra i due team in diretta tv
Vince la Ducati, viva la Ducati. Ma senza togliere nulla alla gara eccezionale di Jack Miller, perfettamente straordinario nel ritrovare il successo a distanza di oltre un anno (Francia 2021), dopo i 24 giri di una gara che molti immaginavano che avrebbe cambiato l’inerzia del campionato, a fare festa è il lato “sbagliato” del box rosso. Così come, ne parliamo più approfonditamente nell’articolo a fianco, facce stravolte da incredulità e disperazione sono quelle degli uomini Aprilia, che per un errore tecnico umano (ci sta nelle corse, ma non vuol dire che faccia meno male) sanno di avere forse gettato al vento l’Opportunità più grande di sempre.
“Solo” 8 punti Perché Miller sia riuscito a fare da subito e poi per tutta la gara una differenza mostruosa su tutti gli altri, scattando come una furia dalla settima casella sulla griglia per fare corsa solitaria, e Francesco Bagnaia invece no, cauto e attento nel traffico dei giri iniziali, ma poi incapace di fare uno switch e cambiare passo, è la grande domanda alla quale gli ingegneri di Borgo Panigale dovranno dare una risposta quanto prima. Con Pecco che solo per tre volte è riuscito a girare sotto il muro dell’1’46” (ma senza mai avvicinarsi all’1’45”4 del warm-up), contro invece le 15 tornate del compagno che, come lui, aveva montato la gomma dura posteriore. E sarà anche colpa dell’innalzamento della pressione della gomma anteriore dovuta al traffico, ma sin dal sabato bagnato Bagnaia è sembrato essere preda di un nervosismo che, alla fine, gli è costato caro. Fortunatamente non carissimo, però, perché oltre alla sfortuna che ha preso di mira Aleix Espargaro — che dei tre in lotta per il titolo era quello che partiva più avanti e aveva anche il ritmo migliore — la gara complicata di Fabio Quartararo, partito 9° e poi 8° al traguardo, alla fine a Bagnaia è costata “solo” 8 punti in classifica. Per un ritardo che sale dai 10 ai 18 punti, abbastanza ma comunque recuperabilissimi con quattro gare ancora da disputare e, sotto il sedere, una Ducati che fino a questo momento ha vinto undici delle sedici gare disputate.
Sono un co... Certo che, dopo cinque gare perfette, con un bilancio di quattro vittorie e un secondo posto, Bagnaia è il primo che torna a mettersi in discussione facendosi delle domande sulla propria tenuta mentale in un momento in cui la tensione inizia ad alzarsi e ogni errore si paga il doppio. «Ho fatto una ca...ta e mi davo del co...one» non si è nascosto nel dopo gara Pecco, spiegando quell’applauso rivolto a se stesso mentre, rialzatosi dalla ghiaia della curva 3, vedeva sfumare la possibilità di limare lo svantaggio da Quartararo. «Buttare via punti così non è corretto, devo capire come essere più di ghiaccio e freddo. Dovevo aspettare ed essere più vicino» la recriminazione di Bagnaia ai microfoni di Sky.
Poca pazienza
Un punto, solo quello c’era in palio tra i due, ma in quell’ultimo giro, mentre tutti guidavano sulle uova un Bagnaia più pimpante sembrava in grado di approfittarne. Col senno di poi e un Diablo sofferente a livello di trazione, a Pecco sarebbe bastato aspettare la staccata del rettilineo in discesa che porta al tunnel (quella dove Dovizioso nel 2017 aveva piegato sotto l’uragano Marc Marquez e che ieri ha esaltato Miller), invece, ingolosito dal trovarsi davanti appena più lontano anche Maverick Viñales, il torinese ha esagerato, attaccando all’ingresso della curva 3, per poi dovere pinzare violentemente nel momento in cui si è accorto che non sarebbe riuscito a passare la
Yamaha. Nella scivolata, Bagnaia ha sfiorato la ruota posteriore del leader del Mondiale («Ho sentito la sua caduta, penso mi fosse molto vicino»), per quello che è stato il suo quinto errore in questa stagione. Quanto peserà?
Ordini a Enea? Ma la caduta è stata solo l’episodio finale di una corsa travagliata per Pecco, che a lungo ha dovuto lottare (ed è la terza gara consecutiva) con Enea Bastianini. Che partiva 15° ed era obbligato a fare punti pesanti per restare nella lotta per il Mondiale, ma che invece, dopo avere recuperato un paio di posizioni al via, non è riuscito a ripetere una delle sue solite rimonte. I due futuri compagni di squadra non si sono risparmiati nella lotta, cosa che ha innervosito non poco il team manager della Ducati, Davide Tardozzi, puntualmente beccato dalle telecamere mentre, stizzito, reagiva a ogni attacco di Bastianini, prima di recarsi al muretto del team Gresini per parlare con il team manager Michele Masini, proprio mentre, con un sorpasso deciso, Bagnaia scavalcava definitivamente Enea. Il quale sulla manovra ha glissato («Non ho fatto errori, è andata così. Penso che ci fosse un piano, ma a me non è arrivato nulla»), senza peraltro cancellare il grande interrogativo di fondo. Ovvero: la Ducati aveva già detto (o consigliato, informato, ordinato, scegliete voi...) a Bastianini di non ingaggiare duelli con Bagnaia – cosa, peraltro, non solo eticamente questionabile, ma anche vietata dal regolamento, visto che parliamo di due piloti di squadre diverse – ed Enea, da cavallo selvaggio qual è, non ha rispettato le consegne? A breve, forse, la risposta.