La Gazzetta dello Sport

Zaniolo La rinascita di Nicolò Fa gli straordina­ri per la rimonta della Roma

L’attaccante si è allenato anche durante la sosta per tornare al top della forma contro l’Inter E Maurizio Costanzo lo invita in tv

- Di ROMA

Massimo Cecchini

Se volessimo scherzare, si potrebbe dire: «Eh, signora mia, non ci sono più i “bad boys” di una volta». Quelli sempre in ritardo agli allenament­i, quelli che la notte facevano le ore piccole nei locali, quelli che bevevano e fumavano a piacimento, quelli che mandavano a quel paese gli allenatori. Invece, pensare adesso che qualcuno abbia voluto arruolare in tutti i modi Nicolò Zaniolo nella schiera dei “cattivi” fa un po’ sorridere. Diamo la parola a uno che di caratteri difficili se ne intende, cioè José Mourinho: «All’inizio mi avevano detto che il profession­ista era un disastro, si allenava male, arrivava in ritardo. O erano bugie o non so». Bugie, con tutta probabilit­à, basti pensare al “tour de force” a cui si è sottoposto l’attaccante nei giorni in cui lo Special One aveva lasciato giorni di vacanza.

Il recupero Così nella scorsa settimana, dal giovedì al sabato Zaniolo è andato a Trigoria per tenere sotto contro i piccoli acciacchi fisici con cui deve abituarsi a convivere uno come lui, che prende sempre tanti colpi, e soprattutt­o per fare un richiamo di preparazio­ne, dopo le cinque partite che è stato costretto a saltare per via dell’infortunio alla spalla, rimediato alla seconda giornata contro la Cremonese. Insomma, nessuna meraviglia che Nicolò voglia farsi trovare pronto per la sfida di sabato contro l’Inter. Postilla: il ragazzo non ha alcuna animosità nei confronti della società nerazzurra, a cui anzi è grato per averlo preso dall’Entella e da cui non ha mai ricevuto promesse. Le dinamiche del mercato, si sa, d’altronde sono imprevedib­ili, e il fatto che la società milanese si sia mantenuta il 15 per cento sul valore di una eventuale cessione, lascia capire che le potenziali­tà, almeno parzialmen­te, si erano intraviste. Tutto questo per dire che la voglia di pieno recupero da parte dell’attaccante non è affatto legata specificam­ente alla partita di San Siro, ma all’intera stagione. Zaniolo sa bene che, una volta scrollatas­i di dosso la ruggine del lungo stop per via del doppio infortunio alle ginocchia, questa per lui rappresent­a una annata decisiva.

Azzurro e contratto Il rapporto niente di più che tiepido in corso adesso con la Nazionale, d’altra parte, lascia a Nicolò solo la Roma come momento di vera vetrina, pur sapendo che – a suo dire – non ha mai mancato di rispetto alla maglia azzurra né si è appannato il suo desiderio di giocare per l’Italia. Poi sullo sfondo, come sempre, resta il discorso legato al rinnovo di contratto. L’attaccante sa bene che presto un paio di nuovi legami saranno annunciati (Volpato e Cristante), così come sa bene che il suo desiderio, in questo momento, è solo uno: allungare il rapporto con la società gialloross­a, ma con un contratto all’altezza dell’importanza che ha nella squadra, ormai certificat­a sempre più spesso anche dallo stesso Mourinho, oltre che dal valore che la Roma aveva dato al suo cartellino, cioè 50-60 milioni.

Costanzo Show Tutto sommato, c’è da dire che le potenziali­tà del giocatore sono così sensibili che, in qualche modo, lo rendono personaggi­o anche fuori dal campo. E non solo per la storia del “bad boy”, che adesso sembra avviarsi verso gli archivi, ma per la mediaticit­à complessiv­a in cui, nel calcio del Terzo Millennio, uno come Nicolò si sa muovere, pur con le inevitabil­i code di “hater” che non mancano mai. Per questo il ragazzo ha suscitato la curiosità anche di Maurizio Costanzo, che presto lo ospiterà nel suo programma televisivo per cercare di farlo conoscere meglio al pubblico non necessaria­mente appassiona­to di calcio. Una iniziativa non banale, che potrebbe contribuir­e alla “rinascita” di Zaniolo anche dal punto di vista dell’immagine. Sapendo, però, la inesorabil­e prima verità del calcio: a fare la differenza, sempre e comunque, sarà solo quello che un calciatore dimostra sul terreno di gioco. Tutto il resto, alla fine, è solo vanità, e come tale facile a disperders­i e a cancellars­i dalla mente di ogni interlocut­ore di buon senso. Per questo Zaniolo corre e suda come non mai. Perché se il tempo perduto non glielo potrà restituire mai nessuno, il futuro invece è tutto da scrivere.

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Mi avevano detto che Nicolò arrivava in ritardo e si allenava male, invece erano tutte bugie
Mourinho Allenatore Roma
GETTY In attesa del rinnovo Nicolò Zaniolo, 23 anni, ha il contratto in scadenza nel 2024 Mi avevano detto che Nicolò arrivava in ritardo e si allenava male, invece erano tutte bugie Mourinho Allenatore Roma

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