I tifosi hanno salvato club e... stadio con il loro sudore e donando il sangue
“Sanguinare per l’Union”. Questo era lo slogan. Un po’ truce forse, ma efficace. Nel 2004 la federcalcio tedesca chiese ai propri club un deposito di un milione e mezzo di euro per partecipare al campionato. L’Union Berlin non aveva quella somma, e a dare una mano ci pensarono i tifosi. Che idearono la campagna ‘Bluten für Union’: in Germania le donazioni di sangue sono remunerate, e così i tifosi si trasformarono in donatori e ciò che ricevevano per il proprio sangue lo giravano interamente al club. Che
sopravvisse. Quattro anni dopo, 2008, il cadente stadio dell’Union aveva bisogno di una riforma importante e costosa. E di nuovo i tifosi vennero in soccorso, offrendo al club la propria manodopera. Non meno di 2500 supporter dell’Union, tutti dotati di un caschetto rosso, lavorarono gratuitamente per mesi per un totale di 140.000 ore che permisero all’Union di mettere l’impianto a norma e non perdere quindi la licenza. Due storie incredibili e uniche che rendono perfettamente il senso di appartenenza che pervade i tifosi della squadra berlinese. Allo “Stadion An der Alten Forsterei” del quartiere Köpenick, sud-est di Berlino, si sentono a casa. E hanno ragione. f.m.r.