Tra i delusi, Enrico Letta.
Risultati definitivi. La leader di FdI Giorgia Meloni ha vinto le Politiche e ora dice: «Dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida FdI». Un messaggio agli alleati, usciti indeboliti dalle urne: Palazzo Chigi tocca a me. Riflessione in corso nella Lega, dove inizia il “processo” politico a Salvini, e nel Pd di Letta. Da +Europa, che per un soffio non raggiunge la soglia del 3%, arriva la richiesta di un riconteggio dei voti
Nessuna rimonta, il suo Pd è rimasto sotto il 20%. Quasi al minimo storico, quel 18,7% del 2018. Il segretario dem non si dimette, ma neppure si ricandida. Traghetterà il Pd fino al prossimo congresso. Letta lo ha spiegato ieri, dopo che il risultato era ormai consolidato. «Giorni duri» aspettano il Pd, giorni di «opposizione dura e intransigente, ma rispettosa delle istituzioni» ha detto Letta, che ha chiamato Meloni per complimentarsi per il risultato. «Serve un congresso di profonda rifles
Conte può ritenersi soddisfatto, mentre nella Lega di Salvini inizia la resa dei conti. Voti dimezzati rispetto all’exploit del 2018, ma in linea con le Europee del 2019. Per questo, considerando i rischi dopo l’abbandono di decine di parlamentari (passati con Luigi Di Maio) e le accuse di aver fatto cadere il governo Draghi, il M5S può sorridere. «Non ci sentiamo di festeggiare, siamo preoccupati per il futuro» ha detto Conte, prima dell’affondo su Letta: «Ha perso, non cerchi capri espiatori». Nella Lega di Salvini, sotto il 10% e tallonata da FI (al Nord doppiata ovunque da FdI), si apre il processo al leader. Salvini si dice «insoddisfatto per il risultato», ma non ha intenzione di dimettersi, nonostante alcune pressioni interne. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, non si nasconde: «Risultato deludente, è un momento delicato, è bene affrontarlo con serietà». Sotto le aspettative anche Azione-Italia Viva di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che avevano ipotizzato il 10%, però dicono: «Siamo l’unica alternativa al populismo». Delusione anche per +Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova: il gruppo resta fuori dal Parlamento per un soffio (eletti alcuni deputati nei collegi uninominali concessi dal Pd): «Sfioriamo il 3%, faremo ricorso per ottenere il riconteggio».
Enrico Letta Il segretario del Pd, che ha rischiato di toccare il dato flop del 2018, non si è dimesso ma non si ricandida al congresso