La Gazzetta dello Sport

«Li avevamo incartati... Poi il rigorino e l’espulsione»

«Il contatto tra Marin e Osimhen non mi sembrava evidente. L’arbitro ha deciso diversamen­te»

- Di Gianluca Monti NAPOLI

Paolo Zanetti mastica amaro per la sconfitta ma recrimina con stile sul penalty che ha “stappato” la partita: «È stato un “rigorino”, l’entità del contatto è praticamen­te nulla ma tanto ormai la decisione non si può cambiare e quindi è inutile parlarne adesso». Lo dice con serenità anche se ovviamente in campo ha protestato non poco (e lo stesso hanno fatto gli altri componenti della panchina). In conferenza stampa, invece, Zanetti non è tornato sull’argomento limitandos­i solo ad aggiungere che «episodi come quello di Marin possono capitare» con riferiment­o allo stop non perfetto che ha permesso poi ad Osimhen di avventarsi sul pallone.

Marin incolpevol­e Nessuna accusa all’ex cagliarita­no, dunque, per un errore dal quale si è poi sviluppato l’episodio che ha indirizzat­o il match anche perché proprio il centrocamp­ista è

stato importante nell’economia del gioco dell’Empoli, visto che ha fatto da frangiflut­ti davanti alla difesa riuscendo ad evitare molte “imbucate” da parte del Napoli. «Per me è stato bellissimo preparare questa partita contro un allenatore come Spalletti che ritengo sia un riferiment­o e provare a contrastar­e una squadra che oggi è probabilme­nte la più bella d’Europa. Il fatto di essere riusciti a bloccare le fonti del gioco avversario molto a lungo è motivo di orgoglio. Li avevamo incartati, poi il rigorino e l’espulsione...». Alcuni singoli hanno rubato l’occhio con prestazion­i di livello e Zanetti fa i compliment­i a quei singoli che più degli altri sono apparsi in giornata di grazia: «Ismaili è un giocatore importante che in gare come questa dimostra di poter duellare ad alti livelli. Lo scorso anno ha trovato meno spazio perché davanti aveva Viti, ma ora sta per esplodere. Baldanzi è un 2003 che ha già segnato in A, la nostra mission è proprio lanciare ragazzi come lui. Peccato magari non essere stati incisivi quando avremmo potuto, alla fine abbiamo anche avuto una occasione con Bajrami ma oggettivam­ente era difficile fare di più».

Segnali positivi Fin quando il risultato è rimasto sullo zero a zero l’Empoli non ha affatto demeritato, poi dopo il rigore e l’espulsione di Luperto è diventato impossibil­e pensare di pareggiare, ma comunque Zanetti ha visto segnali positivi: «I ragazzi hanno dato tutto, c’è una grande crescita rispetto alla sfida con Juve quando abbiamo “sbracato”. Tranne che con lo Spezia abbiamo perso solo con le grandi. Consideran­do che abbiamo 14 punti sono soddisfatt­o del cammino. Possiamo crescere ma sappiamo qual è il nostro obiettivo. Se mettiamo in campo questo cuore contro avversarie di pari livello difficilme­nte usciremo sconfitti. Ora testa alla Cremonese».

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Ex Venezia Paolo Zanetti, 39, secondo esperienza in Serie A

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