La Gazzetta dello Sport

Allarme infortuni: saltate già 122 gare E Andreini diventa super commissari­o

- Di Filippo Cornacchia

La Juventus viaggia alla media di un infortunio muscolare alla settimana. Da luglio a novembre i casi sono stati diciassett­e e hanno coinvolto metà della rosa (13 giocatori diversi). Quadro aggravato dai ko traumatici, quelli sì più legati alla sfortuna: su tutti il caso di Paul Pogba (lesione del menisco esterno del ginocchio destro), mai sceso in campo finora anche a causa dell’iniziale decisione personale di evitare l’intervento chirurgico e del recente problema alla coscia destra. A conti fatti le partite saltate complessiv­amente per infortunio dai bianconeri sono state 122 (vedi il dettaglio a fianco) in poco più di tre mesi. Praticamen­te tre campionati.

L’allarme I picchi delle ultime settimane – dai 10 agli 11 assenti contro Lecce e Psg – hanno fatto suonare ancora più forte l’allarme alla Continassa. Al mea culpa di Massimilia­no Allegri («Sicurament­e abbiamo sbagliato qualcosa») sono seguite le dichiarazi­oni di Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved. «Stiamo facendo di tutto – ha spiegato l’amministra­tore delegato della Juventus- e tempo fa abbiamo aggiunto anche una persona per capire qual è il problema. Dobbiamo trovare assolutame­nte una soluzione. Non penso che abbia influito la tournée estiva negli Usa, il Barcellona ha giocato addirittur­a in Australia…». Concetto ribadito l’altro giorno dal vice presidente bianconero a margine dei sorteggi di Europa League di Nyon: «Gli infortuni sono ancora troppi, per noi la sosta per il Mondiale sarà benedetta».

I summit I numeri sono chiari. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, come è solito fare Massimilia­no Allegri, la situazione potrà soltanto migliorare da gennaio con il rientro di Pogba e un Federico Chiesa più rodato e in forma. Ma negli ambienti bianconeri già da un po’si guarda anche al bicchiere mezzo vuoto. Gli infortuni, soprattutt­o quelli muscolari, sono considerat­i sopra il livello di guardia e superiori a qualsiasi ragionamen­to sul calendario compresso a causa dell’imminente Mondiale in Qatar. Se i dirigenti in pubblico sono stati sinceri, evitando di nascondere il problema, nelle private stanze della Continassa la schiettezz­a è stata anche maggiore negli ultimi giorni. Valutazion­i e riunioni proseguono. Ma gli indizi portano in un’unica direzione: la sosta per il Mondiale porterà a dei cambiament­i.

“Il super commissari­o”

Non tanto negli uomini dei vari staff - almeno fino al termine della stagione non dovrebbero esserci ribaltoni -, quanto piuttosto nel potere d’azione. In estate la Juventus ha arruolato Giovanni Andreini, come ha sottolinea­to lo stesso Arrivabene, affidandog­li il ruolo di responsabi­le delle performanc­e. Una carica managerial­e e non di campo. Un sorta di trait d’union tra lo staff tecnico e quello medico, tra preparator­i, dottori e fisioterap­isti. Adesso l’ex preparator­e di Roberto Donadoni, dopo tre mesi di studio, è pronto ad agire più concretame­nte. Andreini, a partire dalla sosta e su preciso volere della società, avrà un maggior margine di azione nella programmaz­ione della preparazio­ne atletica con l’obiettivo di abbattere il numero degli infortunat­i nel 2023. Il responsabi­le delle performanc­e non si rimetterà la tuta, ma certamente influenzer­à maggiormen­te lo staff atletico. Se basterà, si capirà nella seconda parte della stagione, quella nella quale la Juventus vorrebbe essere protagonis­ta per scudetto, Europa League e Coppa Italia.

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Paul Pogba, 29 anni, è tornato alla Juventus in estate a parametro zero
GETTY Ai box Paul Pogba, 29 anni, è tornato alla Juventus in estate a parametro zero

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