BASTIANINI TROVA L’IRIDATO BAGNAIA LA DUCATI B&B È GIÀ ESPLOSIVA Un compagno pe R rivale
Enea: «Correre assieme è una motivazione, sarò contento se lo batterò» Pecco: «La nuova moto è una evoluzione, agile, con il motore più dolce»
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l B&B Ducati da ieri ha ufficialmente aperto i battenti. In realtà è più un boutique hotel, con quei due che da compagni di squadra fanno già sognare le folle di appassionati: dopo un giorno di relax quasi totale, Francesco Bagnaia ha ritrovato la sua Ducati, in un box i cui pannelli erano ancora graffitati dalle scritte con il pennarello di Andrea Migno e dalla fidanzata Fiammetta, quei “Pecco campione del mondo” ripetuti in infinite varianti. «Dovremmo lasciarli così e tenerli per ricordo» sorride Pecco. Alla sinistra del garage, invece, ecco esordire nella sua tuta rossa fiammante Enea Bastianini, che invece aveva trascorso il lunedì a liberare il suo nuovo ufficio nel camion dalla presenza residua di Jack Miller. «Ho passato la mattina, il babbo più di me, per la verità, a pulire. Non sono un fanatico dell’igiene, però diciamo che Jack non si curava molto di tenere in ordine» ride Enea.
Primi passi Felice ed emozionato per l’inizio di una nuova avventura che chissà dove lo porterà. «Mi fa strano, gli spostamenti da una squadra all’altra sono sempre particolari. Questa volta, però, il vantaggio è che bene o male conosco già tutti. Però al mattino quando sono entrato nel box ero emozionato. Non vedevo l’ora di vedere come funzionava avendo tanta gente intorno. Proprio per questo, però, all’inizio ho cercato di lavorare da solo, anche per avere un primo imprinting con Marco». Ovvero Rigamonti, che ha lasciato Johann Zarco e la Pramac per vestire i panni di suo ingegnere di pista al posto di Alberto Giribuola, passato – con la coppia Jack Miller-Cristhian Pupulin – in KTM nel ruolo di supervisore degli ingegneri. Con “Pigiamino” (il soprannome dell’ingegnere torinese), il legame era fortissimo e solido, con i due che condividevano anche la passeggiata al bagno prima della gara. «E per fortuna, perché a Misano ero rimasto chiuso dentro, non c’era la maniglia, bussavo e non mi sentiva nessuno. Poi ad Alby è venuto il dubbio, ha aperto e mi ha salvato» ride Bastianini. Con Rigamonti il rapporto sarà logicamente diverso, ma è chiaro che la riuscita di Bastianini con la Rossa dipenderà anche da quanto velocemente decollerà il loro rapporto. «D’ora in poi mi si chiederà molto – ribadisce la Bestia –. Il primo approccio è stato incredibile, bello sentire che ti ascoltano e aiutano in tutto. La nuova moto? Bella, l’ho trovata molto precisa, ti permette di fare le stesse linee a ogni giro. Sono
scivolato solo perché ho preso una buca alla curva 6. Quanto al motore, mi è piaciuto, ma aspetto di girare su una pista diversa».
Voglio una vacanza In una giornata che ha visto chiudere davanti a tutti Luca Marini con la GP22, anche Bagnaia applaude il lavoro fatto in questi mesi dagli ingegneri e da Michele Pirro, il collaudatore che si è sciroppato migliaia di chilometri per dare al duo titolare anche nel 2023 una Desmosedici stratosferica. «La moto è un’evoluzione, non una rivoluzione. Il motore è dolce e funziona bene, la nuova carena ti fa sentire più vento, ma rende la moto più maneggevole» spiega Pecco. Contento, soprattutto, di essere alla fine di una stagione lunga e logorante a livello nervoso. «Ho dato una settimana alla Ducati per fare quello che vuole, poi spegnerò il telefono e mi rilasserò». Soprattutto, inizierà a godersi questo momento magico. «Non c’è stato tempo per pensarci, non ho letto un messaggio. Spero di rispondere a tutti, ma adesso, però, ho solo bisogno di una vacanza». Prima, oltre all’Eicma milanese oggi e domani, ci sarà l’incontro il 16 al Quirinale dal presidente Mattarella. «C’ero già stato lo scorso anno ed era stato un grande onore, questa volta spero di portare tutta la squadra, perché non ho vinto da solo».
Numero 1? In questi mesi, dovrà anche decidere con che numero correre: il suo 63 o l’1 che identifica il campione del mondo? «Sono contento di avere questo problema. Devo pensarci, perché non tutti possono metterlo. Vero che mette pressione, ma sono sempre stato affascinato da chi ci ha corso». L’ultimo, nel 2012, un certo Casey Stoner. Bagnaia il campione in carica. E Bastianini che sulla carta potrebbe diventare il primo rivale. Se una coppia così sarà gestita male, potrebbe innescarsi una situazione distruttiva per la Ducati. Al contrario, se riusciranno a lavorare insieme, e in questo momento non si vede un motivo per cui non debba accadere, la B&B diventerà esplosiva. «Con Pecco abbiamo iniziato subito a parlare, è importante che ci sia un bel rapporto tra noi – conferma Bastianini –. Il clima nel box è fantastico, essere suo compagno è un bello stimolo. Sono contento che Pecco sia campione del mondo e sarò contento se lo batterò».