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«DOPO SIAMO PIÙ FORTI CI PREPARIAMO A UN 2023 MAGICO» L’iridato Bagnaia: «La nuova moto è nata bene» L’a.d. Domenicali: «Possiamo migliorare perché Pecco e la squadra ora sono cresciuti»

- Di Paolo Ianieri INVIATO A RHO (MILANO) MILAGRO

È

così stanco, che a un certo punto si addormenta sul divanetto nell’area riservata dello stand Ducati all’Eicma. Da domenica, quando a Valencia ha vinto il Mondiale, Francesco Bagnaia ha avuto solo qualche ora per rifiatare e scaricare la tensione. Martedì è tornato in moto nel giorno di test invernale, ma la sera era già a Milano, a cena al Convivio e ieri eccolo all’Eicma con Enea Bastianini, suo nuovo compagno, per due giorni da dedicare a tifosi, sponsor e media, che fanno a gomitate per accaparrar­selo. Lo abbiamo incontrato per un’intervista a due voci con Claudio Domenicali, l’a.d. di questa Ducati che ha vissuto un 2022 straordina­rio.

3 Giacomo Agostini ha detto che dopo il primo Mondiale a Monza, nel 1966, ha iniziato a capire la portata dell’impresa solo il giorno dopo, leggendo i giornali. Bagnaia: «Io ancora non l’ho fatto. C’è stato poco tempo anche solo per iniziare a pensarci. Sono contento del calore che ho sentito, in pista ma anche a Chivasso, Bologna, Pesaro. Ho una bella sensazione dentro, ma per iniziare a capire davvero devo andare a casa, staccare da tutto e iniziare a godermela un po’». Domenicali: «Per noi era diverso, abbiamo dovuto prepararci. Ogni mail iniziava con “non succede, ma se succede…”. Era il titolo scaramanti­co. Poi ci siamo divertiti nella festa dopo la gara».

3Lo

scorso anno con Rossi era stato una grande addio, ma raramente si era vista una gioia esplosiva così, le parrucche rosse che hanno ricordato il titolo di Schumacher nel 2000…

D: «È un’idea degli ingegneri». B: «Io non ne sapevo nulla, a me è stato tolto ogni pensiero relativo al fatto che potessi vincere».

3Quella Ferrari e Schumi avevano aperto un ciclo fantastico. Può farlo anche la Ducati?

B: «Io lo spero».

D: «Può farlo sicurament­e, ci sono tutti gli elementi. Questo successo chiude un ciclo, la nostra è stata una lunga rincorsa partita da lontano. Pecco ha messo la ciliegina sulla torta in una squadra cresciuta molto. Ora possiamo aprirne un altro in cui Pecco sarà il riferiment­o».

B: «Io credo che quanto fatto quest’anno arrivi da un lungo lavoro. Il 2021 è stato un apprendist­ato importante, e a fine stagione mi stavo giocando il titolo. Quest’anno eravamo spinti da tante moto in pista, tutte con la possibilit­à di vincere, dalle altre Ducati a Quartararo che nonostante fosse un po’ in difficoltà, era sempre lì. Malgrado tanti zeri e un inizio difficile perché che la moto nuova faticava, siamo riusciti a fare una seconda parte incredibil­e. Ma incredibil­i sono stati anche la squadra e tutti gli ingegneri».

3 È stata una stagione strepitosa. Ripetibile, migliorabi­le?

B: «Per Ducati Corse questi risultati potranno portare a qualcosa di magico. I test sono andati bene, la moto nuova è nata bene. La base c’è, bisogna imparare dagli errori per crescere ancora».

D: «Gli avversari sono fortissimi, piloti come Fabio, Marquez, che tornerà in forma, Enea, Jorge (Martin; n.d.r.)... Però quest’anno abbiamo anche sbagliato molto, noi come Ducati e qualche volta anche Pecco. Questo però ci rende più forti. Perché abbiamo capito. Ne abbiamo parlato, lui ora è un pilota più forte e noi una squadra migliore. Poi dipende da come gli altri sviluppera­nno le moto e magari arriva un pilota più forte di quel che pensiamo. Ma c’è tanta solidità».

Lei va in vacanza sereno,

Quartararo e Marquez, invece, martedì sera avevano una faccia molto preoccupat­a.

Amo la rossa mi ha voluto fin dal 2017 Firmerei a vita

B: «Lo capiremo solo alla prima gara. Anche noi un anno fa nel test di novembre avevamo fatto spavento, poi alla prima gara non eravamo veloci e abbiamo dovuto lavorare tanto. Questi test li ho presi con una filosofia diversa. Me li sono studiati nel dettaglio per dire se una cosa andava veramente bene o fosse molto simile, e sono rimasto sulla seconda opzione, per non creare false illusioni. Ai test in Malesia poi, con calma, analizzere­mo tutto».

D: «Pecco dice in modo diverso le cose che abbiamo fatto noi come squadra. Quando arrivi a quel livello è molto difficile migliorare, e noi chiediamo a loro una cosa molto difficile. Se provi un componente nuovo, la differenza del tempo sul giro dal pun

to di vista teorico magari è 5 centesimi, impossibil­i da percepire. Ma ripetere le prove ed essere certi di quello che fai è qualcosa che abbiamo imparato».

3Il

B: «Vedere la gente così felice». D: «Io ne ho ricevuti per un post su Linkedin dove ho citato Filippo Preziosi (ex d.t.; n.d.r.) e Massimo Bordi (motorista; n.d.r.): senza di loro oggi non saremmo qua e penso sia importante ricordarli. Filippo è rimasto incastrato in una cosa che non andava bene, Massimo ha creato la Ducati moderna decidendo di correre in Superbike e facendola crescere al punto da permetterl­e poi di correre in MotoGP».

compliment­o più bello?

3Lunedì, girando per Valencia si vedeva tanta gente che indossava felpe e cappellini Ducati.

B: «Ero in spiaggia a mangiare coi ragazzi dell’Academy e c’era tanta gente, tanti italiani, ma in generale molti fan. Io credo che la mia vita da questo punto di vista ora sia molto cambiata, vedere che una persona si emoziona nel vederti, ti dà felicità».

D: «È una crescita progressiv­a. Credo sia anche diverso il rapporto che abbiamo con i piloti e l’Italia. Ora molti tifosi tifano Ducati assieme al pilota. L’accoppiata Pecco-Ducati spacca».

3La B&B Ducati può diventare la Nazionale rossa?

B: «Sta tutto a noi. A come gestiremo la situazione e riusciremo a creare anche con Enea il lavoro fatto con Jack (Miller; n.d.r.). In pista si è avversari, non bisogna fare sconti, ma sarà fondamenta­le evitare screzi su chi prova cosa, chi è più avanti o indietro…».

D: «Sono consapevol­e del rischio di mettere insieme due piloti così forti — e lo dice la classifica, primo e terzo del Mondiale –. Pecco vorrà battere Enea, che vorrà dimostrare di essere il più forte. Però questa energia è molto importante e sono convinto che la squadra sia cresciuta molto nella capacità di vedere l’atleta come una persona e di gestire questa complessit­à. Pecco qualche mese fa aveva detto una cosa che mi ero segnato: “Non abbiamo bisogno che arrivi uno che fa casino”. Non lo faremo».

3Che

Bastianini con Bagnaia è un rischio. Ma porterà energia

capo è Domenicali?

B: «Così. Parliamo spesso, anche di cose che non c’entrano con la moto. È un bel rapporto».

3Che persona è Bagnaia?

D: «Una persona fantastica. Ho passato una mezz’oretta della festa a parlare con suo nonno e sua nonna, gran persone. I suoi genitori li conoscevo già, è chiaro che se cresci in un ambiente così, diventi uno come Pecco: uno vero, fatto di valori, educato, rispettoso. Questo ci piace moltissimo. Poi l’ho descritto come Mr. Jeckill e Mr. Hyde perché quando mette il casco è meglio stargli lontano».

3Il numero 1 lo mettiamo?

B: «Sono tentato. Mi ha sempre affascinat­o. Bisogna esserselo meritato e noi ce lo siamo meritati alla stragrande. Vediamo…». D: «È una scelta del pilota. Gli ho mandato un whatsapp, ma è un segreto tra me e lui. Ho un’opinione, ma è libero di scegliere».

3 Bagnaia innamorato della Rossa è un semper fidelis.

B: «La scoperta più bella è che è un amore condiviso. Abbiamo iniziato a parlare già nel 2017 e aver capito che Ducati fosse interessat­a a me prima ancora che iniziassi il campionato 2018, che poi ho vinto, è stato un segno bellissimo. E andare nel team ufficiale nonostante la mancanza di risultati, è stata una dichiarazi­one. Per me possiamo anche firmare a vita».

3Domenical­i accetta?

D: «È un tema interessan­te. Io non mi posso prendere i meriti di aver visto Pecco prima, ce ne sono stati altri, come Guidotti (ex team manager Pramac; n.d.r.). Io ho approvato quando era già stato definito tutto, poi mi sono innamorato nel vedere come sta in moto. Ha una posizione pazzesca, un’armonia perfetta. Il suo modo di guidare ha cambiato il comportame­nto della moto. Vedendolo guidare a Jerez 2020 (si ritirò da 2° per la rottura del motore; n.d.r.), su una pista dove non eravamo mai andati forti, ho capito che ci saremmo risolti tutta una serie di problemi».

3Finiamo ancora con Agostini: nell’ultima puntata di MotoGPodca­st, gli abbiamo chiesto se vorrebbe provare la Desmosedic­i e lui ha risposto con un entusiasti­co sì. È fattibile?

D: «La organizzia­mo. Assolutame­nte».

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 ?? ?? Idolo Francesco Bagnaia circondato dai tifosi accorsi ieri all’Eicma, l’esposizion­e internazio­nale delle due ruote, alla Fiera di Milano. Il 16 sarà ricevuto al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella
Idolo Francesco Bagnaia circondato dai tifosi accorsi ieri all’Eicma, l’esposizion­e internazio­nale delle due ruote, alla Fiera di Milano. Il 16 sarà ricevuto al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella
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A sinistra Francesco Bagnaia, 25 anni, con Claudio Domenicali, 57, a.d. Ducati. La casa di Borgo Panigale ha vinto Mondiale piloti, costruttor­i e squadre
Lui&Lei Francesco Bagnaia sulla Ducati GP22 con cui ha vinto 7 gare e il titolo MotoGP. Il pilota di Chivasso (To) era già stato iridato Moto2 nel 2018
3 Titoli mondiali 2022 A sinistra Francesco Bagnaia, 25 anni, con Claudio Domenicali, 57, a.d. Ducati. La casa di Borgo Panigale ha vinto Mondiale piloti, costruttor­i e squadre Lui&Lei Francesco Bagnaia sulla Ducati GP22 con cui ha vinto 7 gare e il titolo MotoGP. Il pilota di Chivasso (To) era già stato iridato Moto2 nel 2018

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