La Gazzetta dello Sport

Garanzia Kean Quando è titolare segna sempre «Che vittoria»

Moise: «Allegri mi ha spiegato come sfruttare bene gli spazi»

- Di Marco Guidi INVIATO A VERONA

Zitto zitto, anche Moise Kean sta mettendo il suo sigillo sulla rimonta della Juve in campionato. L’attaccante bianconero sale a quota tre gol in stagione, tutti segnati nelle ultime tre gare giocate da titolare. Prima con l’Empoli, poi con il Benfica in Champions, quindi ieri a Verona. E stavolta è una rete pesante, da tre punti, in una partita anche più sofferta del previsto. «Avevamo tanti spazi – spiega il goleador del Bentegodi -, Allegri è stato bravo a spiegarmi come sfruttarli. Abbiamo dato il 100 per cento come gruppo, è una vittoria molto importante per la classifica».

Testa E anche per lo stesso Kean, che a Verona aveva vissuto un’annata di (pochi) alti e (tanti) bassi. Stagione 2017-18, allora Moise era un ragazzino che diventava maggiorenn­e. Oggi che ha 22 anni è nel pieno della crescita e deve dimostrare di avere la maturità giusta per la Juve. Dentro e fuori dal campo. In estate era stato tra i più in forma a presentars­i alle visite di rito per l’inizio di stagione.

Addirittur­a il più brillante nei test fisici. Poi il ritardo alla convocazio­ne per l’amichevole contro l’Atletico e la conseguent­e esclusione dalla gara. «Ecco, ci risiamo», avrà pensato qualcuno. Kean in passato qualche marachella l’ha combinata, è innegabile. E subito dopo si è pensato anche un suo addio a Torino, mentre Rafaela Pimenta incontrava la dirigenza della Juve, cui si era rivolto per un sondaggio il Nizza. Nulla di fatto, ma il successivo arrivo di Milik a completare l’attacco sembrava comunque relegarlo a ultimo della lista tra gli attaccanti. L’uomo da buttare dentro come mossa disperata e poco più. Non una grande gratificaz­ione per un ragazzo che appena un anno e mezzo fa andava in doppia cifra con il Psg, vicino a Neymar e Mbappé, e oggi ha un riscatto fissato a 28 milioni di euro.

Fiducia Chi, però, non l’ha mai pensata così è stato Massimilia­no Allegri. Il tecnico bianconero, anche per una questione d’emergenza, ha dato le giuste chance anche a Moise. Che con tre gol di fila da titolare ha risposto presente. C’è anche lui nella Juve che sale, sale e chissà se e quando si fermerà. Una crescita simile ci si aspetta da Kean. «È un 2000, tecnicamen­te è più sporco degli altri, ma ha le occasioni – spiega Max -. Già prima era arrivato un filo in ritardo su di un pallone di Rabiot. Se giocasse tantissime partite, farebbe tanti gol. Per me lui è importante e sono contento, rispetto agli altri anni ha un atteggiame­nto positivo e una corsa diversa». Durante la partita e soprattutt­o il primo tempo, Allegri ha comunque spesso ripreso Moise. «Lui e Milik dovevano defilarsi per trovare spazi e nel secondo tempo lo hanno fatto meglio…». Di sicuro Kean non vorrà spostarsi dal ruolo da titolare anche contro la Lazio domenica. Con Vlahovic probabilme­nte ancora ai box, può essere una nuova occasione per lasciare il segno. E se Moise fa gol ogni volta che parte dal 1’, chi avrà il coraggio di togliergli il posto?

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ANSA Decisivo Moise Kean, 22 anni, ha segnato il gol dell’ex al Verona

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