«Luciano ha creato un’alchimia perfetta E vincerà lo scudetto»
Spalletti è mio amico ed è bravissimo a unire efficacia e bel gioco ad altissimi livelli
Calzettoni abbassati e quell’ineluttabile sensazione di impotenza che trasmetteva agli avversari, quando aveva la palla tra i piedi. Gli spunti sulla fascia di Daniel Bertoni sono uno dei manifesti di un calcio d’altri tempi, quello del limite dei tre stranieri in A e dell’Argentina sul tetto del mondo. L’Italia ne ha ammirato le gesta, poi l’ha accompagnato verso la fine della carriera. È arrivato a Napoli con Maradona e ha giocato le ultime partite con l’Udinese nel 1987, ritirandosi proprio al termine della stagione in cui gli azzurri vincono il primo scudetto.
Sta giocando molto bene anche se spesso deve sfruttare solo degli spezzoni di partita
3Bertoni, è l’anno giusto per puntare al titolo?
«Sì e stavolta lo dico con una convinzione anche maggiore rispetto al passato. Il Napoli è protagonista in campionato e in Champions. Sono talmente sicuro che sia la volta buona che consiglierei di puntare direttamente tutto sulla Serie A, senza preoccuparsi troppo della coppa».
3Che partita si aspetta sabato tra le sue ex squadre?
«Sicuramente un confronto spettacolare, credo che entrambe le formazioni si affrontino in condizioni ottimali e sarà un bene per gli spettatori. Anche se gli azzurri hanno qualcosa in più in questo momento, che va al di là della semplice continuità di risultati».
3 L’Europa è un obiettivo troppo ambizioso per l’Udinese?
«Perché dovrebbe esserlo? Può farcela, come ci è riuscita nelle stagioni passate. La società sa cosa fare, la rosa è fatta di buoni prospetti e Sottil mi sembra molto preparato. A parte il Napoli, nessuno ancora ha preso il largo».
3Gli azzurri in avanti sono impressionanti, con quel tridente. «Sì, davvero. Spalletti, che è mio amico e gli faccio i migliori auguri di successo, ha creato un’alchimia perfetta, capace di unire l’efficacia al bel gioco ad altissimi livelli».
3Kvaratskhelia, Osimhen, Lozano: le viene in mente un attacco più forte?
«In Italia francamente no, non mi sembra ci sia una combinazione migliore di questa. In Europa il discorso è diverso, ci sono diversi giocatori importanti ad esempio nel Psg, ma come abbiamo visto il trio del Napoli è riuscito a non sfigurare in ambito internazionale, anzi...».
3 Chi è la stella del reparto avanzato?
«Sono indeciso tra Kvaratskhelia e Osimhen. Il georgiano, in ogni caso, è straordinario, è anche l’idolo del suo Paese. Di campioni così ne nascono pochi e presto si consacrerà ulteriormente. Spero che continui a giocare nel Napoli, anche se tra poco diventerà uno dei più richiesti sul mercato e sarà davvero complesso trattenerlo. Vi prego, però: non chiedetemi di fare paragoni con il passato, non mi piacciono, perché ogni atleta ha il proprio stile e il calcio si evolve di anno in anno».
3Preferisce Lozano o Politano sulla fascia destra?
«Sono due giocatori ancora incompiuti a mio avviso. Lozano non ha ancora espresso il suo potenziale, specialmente con la nazionale messicana che ha aspettative molto alte su di lui. Discorso simile per Politano. Nessuno finora si è saputo imporre, non c’è un titolare ben inquadrato e non è soltanto perché la qualità media è elevata».
3Ci sarebbero anche Raspadori e Simeone. Il Cholito merita la convocazione per i Mondiali?
«Sta giocando molto bene ed è in grado di incidere anche negli spezzoni di partita che spesso gli riserva l’allenatore. Forse è questo il problema, non ha continuità dal primo minuto e senz’altro sarà un fattore considerato da Scaloni nelle sue scelte. Sperare, però, non costa nulla».
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Con Diego
Il tridente azzurro in Serie A è unico: nessuno ha questa forza Daniel Bertoni Ex ala di Fiorentina, Napoli e Udinese