La Gazzetta dello Sport

Sarri: «Più difficile che vincere il derby E ora la Juventus»

L’allenatore non guarda la classifica: «Ha una valenza relativa, coi bianconeri non sarà decisiva. Il Mondiale? Tarocca i campionati»

- Di Nicola Berardino

Maurizio Sarri si coccola i tre punti che portano la Lazio al secondo posto. «A livello mentale, questa era la gara più difficile perché avevamo speso tante energie mentali e fisiche nel derby. Per noi era la sesta partita in 18 giorni. - commenta il tecnico biancocele­ste -. Così abbiamo faticato nel primo tempo. Poi nella ripresa siamo riusciti a vincerla ma la classifica ha una valenza relativa. A livello tattico, alla squadra prima della gara gli ho detto cose normali, ma sotto altri aspetti, ho detto che occorreva umiltà e giocare senza superficia­lità». La sfida con la Juventus di domenica? «E’ solo una gara importante, ma non decisiva perché ci sono ancora 23 partite da giocare. Può solamente influire un po’ nella la lotta Champions». Romero? «Lui ha già esordito a 16 anni in Spagna, ma non parlo volentieri di lui in questo momento perché sta crescendo molto e, in questi casi, meno se ne parla meglio è per farlo rimanere concentrat­o. Però devo dire che ha la testa giusta». E il Mondiale che fermerà i campionati: «Questa sosta è un insulto al calcio. Si finisce per taroccare i campionati nazionali». Il ritorno di Immobile? «Voleva entrare ma noi avevamo un solo slot. Dovevo aspettare il momento giusto per evitare di rimanere senza cambi».

Palladino ok Nonostante la sconfitta, soddisfatt­o Raffaele Palladino, tecnico del Monza: «Abbiamo messo in difficoltà la Lazio, sono felice per la prestazion­e dei miei ragazzi. Non siamo stati lucidi nel mettere in porta il compagno, ma mi piace prendere il lato positivo delle cose».

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