La Gazzetta dello Sport

L’ira di José, la replica di Rick Adesso la Roma cerca la tregua

Il club, sorpreso, prova a mediare L’agente: «Voglio spiegazion­i»

- Di Massimo Cecchini ROMA

Le parole di Mou sono state gravi Rick non potrà più uscire di casa

Impression­i? Una palla di neve che si è trasformat­a in valanga; una valanga che adesso toccherà alla società provare a sciogliere. Inutile dire che il caso Karsdorp – il «traditore», secondo la terminolog­ia “mourinhana” – ha tenuto banco dalla fine della conferenza postpartit­a dell’allenatore. E se l’umore del tifo, soprattutt­o quello più viscerale, è dalla parte dello Special One, si fa strada anche una corrente di pensiero che vede nella sortita del tecnico un modo anche per coprire le lacune di gioco che la Roma, ora 7a, continua a mostrare. Ma a questo punto strategia e tattica importano poco. Ciò che conta è se davvero la frattura fra Mou e l’olandese si possa ricomporre o se a gennaio il terzino dovrà fare le valigie.

La lite Tutto è nato a fine partita, quando – a differenza del consueto – l’allenatore è sceso subito nello spogliatoi­o per parlare del gol subito nei minuti finali, che ha portato la squadra a perdere due punti. I colloqui sono stati con Abraham, a cui ha chiesto come mai stavolta abbia dato tutto e in altre occasioni no, mentre a Karsdorp, appunto, ha rimprovera­to la distrazion­e fatale al momento del pari col Sassuolo. L’olandese, però, ha pensato di replicare, non accettando di fare da capro espiatorio della situazione e quindi la discussion­e è degenerata, senza alcun contatto fisico, ma con giocatori e membri dello staff tecnico che si sono interposti fra i due per evitare rischi. I sussurri dello spogliatoi­o hanno raccontato come in realtà anche il modo in cui il terzino era entrato in campo (senza fretta, quando invece Mou chiedeva rapidità) non è piaciuto, così come il fatto che ultimament­e dolorini e febbriciat­tole abbiano intaccato lo stacanovis­mo dell’olandese, che pure era tornato a giocare dopo appena 28 giorni dalla operazione al ginocchio. Non basta. Lo scorso anno, per mancanza di alternativ­e, Karsdorp era stato uno dei più impiegati dallo Special One, che lo aveva elogiato.

La sorpresa Inutile dire che la società, pur dando carta bianca all’allenatore nella gestione del gruppo, è rimasta sorpresa da una simile bufera che si poteva evitare. Inoltre, sapendo bene come sia difficile vendere a gennaio un giocatore a cui un anno

fa è stato fatto un rinnovo fino al 2025 (e quindi, visto che viene messo alla porta, al massimo si potrebbe prestare), l’obiettivo è arrivare a una ricucitura fra i due, magari provando a far fare da mediatore a capitan Pellegrini.

L’ira del manager Per oggi, comunque, Karsdorp è regolarmen­te convocato col gruppo e quindi tecnicamen­te non è fuori rosa, come non lo erano neppure gli epurati reduci un anno fa dal 6-1 di Bodo. Di quelli, però, chi è riuscito a risalire la china è stato solo Kumbulla. In ogni caso, non è escluso che un accomodame­nto si possa trovare, anche perché nello scatto d’ira Mou aveva detto: «Se non cambi atteggiame­nto, puoi trovarti una squadra». Come dire, un pertugio per lavorare ci sarebbe. Ieri, però, ha parlato anche il manager del terzino, Johan Henkes dell’agenzia H2. «Sono sorpreso per le dichiarazi­oni di Mourinho – dice a Nos – e voglio una spiegazion­e dal club sulle parole del tecnico, e sul modo in cui lo ha fatto. Non si tratta così' un giocatore che è nel club da cinque anni». Insomma, benzina sul fuoco. Non sorprendon­o perciò le parole dell’ex d.s gialloross­o Sabatini: «Le parole di Mourinho sono state gravi ed eccessive. Ora Rick non potrà andare a fare la spesa a Roma in modo tranquillo». Domanda: ne valeva davvero la pena?

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Ex direttore sportivo della Roma
Walter Sabatini Ex direttore sportivo della Roma

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