La Gazzetta dello Sport

L’Udinese a rilento Ma per ripartire serve il vero Deulofeu Pronto intervento

Dopo un avvio sprint solo tre punti in quattro partite E per lo spagnolo col Napoli sarà una sfida speciale

- Di Francesco Velluzzi

L’estate di Gerard Deulofeu è stata un mix di emozioni, sogni, delusioni. Perché quando vieni sedotto e poi abbandonat­o il colpo è durissimo. Domani pomeriggio quando il talento catalano entrerà sul terreno del Maradona con la maglia numero 10 dell’Udinese per sfidare la squadra che sta dominando il campionato il pensiero tornerà lì a quelle sere d’estate, segnando quella che ora è la California della serie A. Poteva essere, non è stato. Gerard, 28 anni, un torneo fantastico alle spalle, col record dei 13 gol, mai segnati in carriera, neppure quando era una stella del Watford in Premier League, costava 20 milioni e il Napoli, che doveva rimpiazzar­e Lorenzo Insigne emigrato in Canada, in principio ci aveva pensato. Il club di De Laurentiis e quello dei Pozzo di affari in comune ne hanno fatti. Sempre a vantaggio dei friulani che vendono i pezzi pregiati del loro atelier. Da Inler ad Allan. Per chiudere con il friulano di Flambuzzo Alex Meret che ora difende con merito la porta della squadra di Luciano Spalletti.

Sì e no «Su Deulofeu non c’è stata mai una forte convinzion­e. Non ho mai capito perché non è andato a Napoli», ha detto ieri il responsabi­le dello scouting udinese Andrea Carnevale che a Napoli è sempre molto amato. E così Gerard è rimasto a Udine dove ha un contratto fino al 2024. E’ successo a Rodrigo De Paul quando faceva vincere le partite quasi da solo, ora succede a lui che, peraltro, non attraversa il miglior momento da quando è in bianconero (terza stagione). Soltanto due gol. L’ultimo nella partita persa contro il Torino alla Dacia Arena (il primo un gioiello su punizione, sempre in casa contro l’Atalanta). Nelle ultime tra gare, pareggiate dall’Udinese contro Cremonese, Lecce e Spezia, il numero 10 cresciuto nella canterà del Barcellona non ha certo dato il meglio. Anzi a Cremona ha fallito il facile gol che avrebbe dato un’immeritata vittoria nel recupero. La squadra non vince dal 3 ottobre in campionato e in mezzo ha subito, ad opera del Monza, pure l’onta dell’eliminazio­ne in Coppa Italia. Quel meccanismo quasi perfetto che per otto partite ha prodotto gioco e punti, con sei vittorie di fila sembra essersi inceppato. Si parla di carichi di lavoro pesanti, pesa l’assenza di Becao, stupisce sicurament­e il fatto che il tecnico Sottil utilizzi senza particolar­e continuità i due talenti e patrimoni del club, ovvero il cannoniere Beto (sei gol finora) e il giovane Samardzic.

Gerard gioca Deulofeu per ora non si tocca. E’ intoccabil­e. Ma a Spezia ha lasciato il posto a Beto dopo quindici minuti della ripresa, dando spazio alla coppia con Success. Ieri ha presenziat­o all’evento alla Dacia Arena in Auditorium della eSerieA. »A casa ci gioco. E’ un campo differente, ma si cerca di vincere sempre»,. Nessun accenno al mancato trasferime­nto a Napoli, resta concentrat­o sulla sua Udinese:

«A Napoli, una piazza forte, affrontiam­o una squadra importante e difficile che ha grande qualità, ma pure l’Udinese è molto forte e la nostra mentalità è quella di poter riuscire a portare punti a casa. Sono sicuro che possiamo far una grande prestazion­e», ha detto Gerard. Che ha voglia di dimostrare che il Napoli si è sbagliato a non prenderlo.

Il Napoli è forte, ma noi abbiamo la nostra mentalità: possiamo far bene Gerard Deulofeu Attaccante dell’Udinese

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