Il Pisa a volo... D’Angelo: con lui si viaggia a ritmo Serie A
Da quando ha preso il posto di Maran solo il Frosinone ha un passo migliore Il tecnico: «A Cagliari per vincere»
«Meno male è tornato l’ omone» è la frase che ogni lunedì rimbalza a Pisa e dintorni. Il riferimento è al ritorno in panchina di Luca D’ Angelo, alla sua figura di uomo alto e di stazza, che ai tifosi dà fiducia solo a guardarlo: in appena sei partite ha portato fuori dalla zona retrocessione una squadra ereditata da Rolando Maran all’ultimo posto e, dopo il 3-1 al Cosenza, lo stadio gli ha dedicato un coro intenso. Da quando c’è lui solo il Frosinone ha fatto meglio del Pisa (15 punti contro 12) che viaggia alla media esatta di 2 punti a gara. Un ritmo che lo scorso torneo avrebbe garantito la Serie A, proprio con D’Angelo sfuggita all’ultima giornata e poi in finale playoff, chiusa comunque tra gli applausi dell’Arena Garibaldi, che non bastarono però a evitargli l’ esonero.
Novità Quando a metà settembre è stato contattato, D’Angelo non ci ha pensato due volte (lo cercavano Como e Benevento). Sembrava un azzardo, visto che il Pisa era una squadra che in campo sbandava al primo episodio avverso. Il tecnico ha lavorato sulla compattezza per trasmettere certezze a un gruppo per metà straniero: schema ad albero di Natale che ha esaltato Gliozzi (5 gol), rigenerato Touré versione polpo di centrocampo come un anno fa e compattato una difesa inizialmente tutta italiana e che quando per infortunio non ha avuto Barba, ha visto cambiare la coppia di centrali, con Hermannson e Rus titolari.
Le nuove idee Con la ritrovata fiducia, D’Angelo ha cominciato ad azzardare di più (anche anticipando intorno all’ora di gioco il momento delle prime sostituzioni rispetto a un anno fa) e ad applicare nuove idee. Da Nagy che da regista basso chiama anche i
IL NUMERO
La media punti di D’Angelo Dal ritorno di Luca D’Angelo, il Pisa ha fatto 12 punti in 6 partite (media 2 a gara), con 3 vittorie e 3 pari. Con Maran aveva fatto 2 punti in 6 gare movimenti della difesa priva del califfo Caracciolo (rientro forse a dicembre dopo l’infortunio) a una trequarti più fantasiosa con l’estro di Tramoni o di Morutan: l’ex del Galatasaray ha colpi fuori categoria. Inoltre Torregrossa è rientrato con 2 gol, Masucci vive una seconda giovinezza e la squadra segna più di due reti a gara. Se ciò è la base per ambire a qualcosa di più della salvezza lo dirà già la partita di domani col Cagliari: «E’ una squadra fortissima – ha detto D’ Angelo - ma ci presentiamo per vincere, ne abbiamo tutti i mezzi».