La Gazzetta dello Sport

ROSSA D’AZZARDO PROVE DI RIVINCITA CONTRO RED BULL Ferrari già all’a Ttacco

A Interlagos le vetture di Leclerc e Sainz con assetti speciali Mentre si lavora in fabbrica su aerodinami­ca e motore 2023

- Di Luigi Perna e Paolo Filisetti

a caccia alla Red Bull è partita. Mentre Max Verstappen continua a fare il bello e il cattivo tempo, prenotando in Brasile il quindicesi­mo trionfo stagionale, gli altri già si preparano alla rivincita concentran­do tutte le attenzioni sul 2023. La Ferrari sta facendo prove di futuro da un po’ e continuerà anche questo fine settimana sui saliscendi di Interlagos che erano cari al grande Ayrton Senna. Torna il format della gara sprint, per la terza volta nel 2022, e quindi oggi ci sarà una sola sessione di prove, prima della sfida per la pole, e dovrà bastare a definire l’assetto con cui le vetture correranno fino a domenica. Ma questo non sembra scoraggiar­e la scuderia di Maranello e neppure la Mercedes, impegnate a fare esperiment­i in vista del prossimo anno.

Assetti inediti Il punto debole della Ferrari, partita alla grande e poi superata di slancio dalla Red Bull dopo l’estate, resta il degrado eccessivo delle gomme in gara.

Un problema diventato macroscopi­co, al punto da determinar­e una disfatta nell’ultima uscita in Messico, dove Carlos Sainz e Charles Leclerc sono rimasti lontanissi­mi sia da Verstappen sia da Lewis Hamilton con la Mercedes. Il rompicapo sembra impossibil­e da risolvere per gli ingegneri guidati da Mattia Binotto, ma trovare questo segreto di Rubik è essenziale per ripartire di nuovo competitiv­i nel 2023, quando la rivoluzion­e regolament­are che ha dato vita a queste monoposto diventerà matura, riducendo i margini di sviluppo. Ecco perché a Interlagos le rosse dovrebbero provare assetti inediti, diversi rispetto a prima e più rischiosi, nell’intento di ricavare indicazion­i utili per la macchina che verrà. Con i Mondiali piloti e costruttor­i già assegnati, ci si può permettere di azzardare, privilegia­ndo il rendimento sulla distanza rispetto alla prestazion­e sul giro singolo, dove le rosse finora hanno fatto meglio di tutti, con 12 pole.

Scelta sospension­i Lo schema delle sospension­i della F1-75, con il “push rod” davanti e il “pull rod” al posteriore, è l’opposto di quello della Red Bull. Entrambe le scelte hanno vantaggi e svantaggi: in particolar­e la vettura progettata da Adrian Newey riesce a essere molto rigida al retrotreno e ad assorbire bene le asperità dell’asfalto, limitando i trasferime­nti di carico fra i due assi, a favore di un bilanciame­nto ottimale. La Ferrari sta invece cercando di mitigare gli effetti negativi di una configuraz­ione generale molto rigida. «La Red Bull ha dominato, ma noi non siamo così indietro come prestazion­i, si è visto ad Austin — dice Sainz —. Dobbiamo capire meglio le gomme, anche quelle del 2023, perché loro ci hanno battuto proprio nella gestione degli pneumatici in gara. Ci serve maggiore carico aerodinami­co. Abbiamo due GP per ritrovare il passo e il podio, cercando di restare davanti alla Mercedes fra i Costruttor­i». La nuova rossa sarà un’evoluzione della

Io ci credo Il 2023 sarà l’anno buono? Farò di tutto, il 2022 è stato una buona base di migliorame­nto Charles Leclerc Pilota Ferrari

vettura attuale, non una rivoluzion­e. Probabile quindi che mantenga invariato lo schema delle sospension­i (una ragione in più per capire). Mentre la filosofia Red Bull potrebbe essere imitata da vari altri team.

Telaio in produzione Il progetto della nuova Ferrari è in fase avanzatiss­ima a Maranello: l’architettu­ra generale della macchina è definita e il telaio già in produzione. A fine dicembre si passerà all’omologazio­ne Fia e poi al “crash test”. Perciò non c’è spazio per i ripensamen­ti. Nel 2023 si utilizzerà un fondo rialzato, per contenere il fenomeno dei saltellame­nti innescati dall’effetto suolo sulle monoposto, ma i tecnici hanno potuto valutarlo solo al simulatore e in galleria del vento, perché nelle prove libere sarebbe stato irregolare. Inoltre si lavora ancora a pieno ritmo sulla carrozzeri­a della futura Ferrari, alla ricerca di maggiore deportanza, e sulla power unit con intense prove ai banchi motore per trovare più affidabili­tà. Il regolament­o lo concede. E se il propulsore del Cavallino diventerà più affidabile, potrà essere sfruttato al massimo della sua potenza, che è già al vertice in F.1.

Obiettivo finale Secondi o terzi nei costruttor­i? Meglio secondi, anche se avremo meno ore in galleria del vento

Carlos Sainz Pilota Ferrari

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 ?? ?? Push rod La sospension­e anteriore della Ferrari F1-75, con il puntone collegato in alto all’ammortizza­tore centrale, rigida e con poca escursione FILISETTI
Push rod La sospension­e anteriore della Ferrari F1-75, con il puntone collegato in alto all’ammortizza­tore centrale, rigida e con poca escursione FILISETTI
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 ?? CANONIERO ?? Capo Mattia Binotto, 53 anni, team principal Ferrari
CANONIERO Capo Mattia Binotto, 53 anni, team principal Ferrari
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