La Gazzetta dello Sport

Piano Milan da 200

TENERE I CAMPIONI D’ITALIA OTTIMISMO BENNACER LEAO PIÙ COMPLESSO Da Theo a Tonali, da Tomori a Kalulu, già stanziati oltre 100 milioni in ingaggi Ne mancano tre e pesano quasi altrettant­o

- Di Luca Bianchin

Le ristruttur­azioni, senza i bonus statali, costano. Questo sta facendo il Milan, passo dopo passo, nel 2022: aggiornare la rosa campione d’Italia ristruttur­ando gli accordi con i giocatori più importanti e gli attori non protagonis­ti. Otto contratti della rosa attuale sono stati rinnovati in questo anno solare: Theo Hernandez, Tomori, Tonali, Kalulu, Pobega, Krunic, Ibrahimovi­c e Gabbia, dal più al meno caro. In più, a luglio è stato esercitato il diritto di opzione per Antonio Mirante e in estate sono arrivati i riscatti di Alessandro Florenzi e Junior Messias. Altri tre titolari aspettano una firma: Rafa Leao, Ismael Bennacer e Olivier Giroud.

Quanto costano? I conti impression­ano, perché i rinnovi spesso passano in secondo piano, come fossero semplici aumenti di stipendio. Beh, insomma... Il Milan per quegli otto rinnovi ha stanziato quasi 107 milioni, cifra che comprende gli stipendi in questa stagione e nelle successive, fino alla scadenza dell’accordo. Alcuni giocatori, ovviamente, benefician­o della tassazione ridotta da Decreto Crescita, altri devono essere pagati... a prezzo pieno. I tre contratti rimanenti - Leao, Bennacer, Giroud - costerebbe­ro quasi altrettant­o: circa 93 milioni. La somma è semplice: si arriva dritti a quota 200 milioni, un monte-rinnovi molto alto.

Chi rinnova? Come vanno quei tre rinnovi? Su Leao si è scritto tanto e la situazione non è cambiata: accordo molto complesso, rinviato a dopo il Mondiale ma al momento laborioso. Con Giroud, è tutto decisament­e più facile: la volontà di continuare insieme c’è, la forma di Oli G è ottima, i presuppost­i sono allineati. Le prossime novità però possono arrivare da Bennacer, per cui c’è ottimismo: Ismael e il Milan si parlano da tempo e una stretta di mano per un quinquenna­le intorno ai 3,5-4 milioni a stagione è possibile. Un accordo impegnativ­o, molto superiore a quello attuale da 1,5 milioni ma in linea con la crescita del numero 4, probabilme­nte il giocatore più migliorato in questa stagione. Da alternativ­a di lusso nell’anno dello scudetto a comandante del Milan in mezzo al campo.

Il grande tema Prima di parlare di singoli casi, però, una questione generale perché la gestione dei rinnovi è il passaggio più importante per la definizion­e del Milan futuro. Molto più importante - anche se non sembra - della campagna acquisti della scorsa o della prossima estate. II Milan ha sempre fatto grandissim­a attenzione al contenimen­to del monte-salari. Non è un caso se in estate, tra De Ketelaere (cartellino caro, ingaggio ridotto) e Ziyech (cartellino in saldo, ingaggio importante), sia stato scelto il biondo del Bruges. L’imperativo è evitare la crescita del monte ingaggi vista, in Italia, soprattutt­o alla Juventus. Il Milan del futuro si baserà sul rapporto ricavi-investimen­ti - più si incassa, più si spende - e non potrà certo costruire le squadre di domani su investimen­ti a fondo perduto. Per questo, contenere gli stipendi dei... dipendenti aumenterà la possibilit­à di spendere sul mercato.

Il tetto Più facile a dirsi che a farsi e anche qui si giocherà la partita Leao. Accettare le richieste verso l’alto di calciatori e agenti, infatti, significa chiamare nuove richieste al rialzo di altri giocatori della rosa: in tutti gli spogliatoi del mondo si fanno confronti e si chiedono ingaggi in proporzion­e ai guadagni dei compagni. Il Milan, finora, è riuscito a mantenere un equilibrio. Ha allungato il legame con tanti potenziali obiettivi di mercato delle squadre importanti Theo, Tomori, Kalulu, Tonali - e al massimo ha concesso 4 milioni più bonus a stagione, come da autografo di Hernandez. Tra tutti, l’accordo più convenient­e sembra quello con Tonali, già uno dei leader.

Il nucleo A questo punto, al netto della situazione Leao che giustifica un certo pessimismo, Maldini e Massara possono guardare il grande quadro e dire che sì, c’è un gruppo guida su cui costruire il futuro: Kalulu, Tomori, Tonali, De Ketelaere, Theo Hernandez, Maignan, Origi, Pobega, tutti legati almeno fino a giugno 2026. Il Milan del futuro, comunque vada, sarà costruito su queste fondamenta.

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