Verona e Spezia È scontro diretto pensando al futuro
Siamo soltanto a novembre. Dopo il Mondiale inizierà un altro campionato, forse. È questo che sperano, e a questo che puntano Verona e Spezia. Perché la prima parte, soprattutto all’Hellas, non è andata affatto bene, anzi. E questa sfida così assume i contorni drammatici di un anticipato duello fondamentale per la salvezza per la banda Bocchetti e molto, molto importante anche per la truppa Gotti, che potrebbe sfruttare le sconfitte di Cremonese e Sampdoria per allungare il confine della zona retrocessione oppure restare nel calderone delle pericolanti.
Crisi e crisette
L’ultima vittoria Hellas risale alla 5a giornata con la Samp per 2-1. Curioso, stesso rivale e stesso risultato anche per l’ultima vittoria dello Spezia, alla 7a giornata. Da quei successi il Verona è caduto in una crisi profonda (10 sconfitte
di fila, 5 del successore di Cioffi) e lo Spezia ha vivacchiato tra pareggi e sconfitte magari immeritate subite al tramonto delle partite, come quelle con Fiorentina e Milan per 2-1 coi gol di Cabral al 90’ e Giroud all’89’. Verona e Spezia hanno un paio di cose in comune: segnano pochissimo (11 e 12 gol), sono tra le peggior difese (27 e 25 reti incassate) e hanno un orizzonte incerto. Al momento i tecnici non sono affatto in discussione. A Salvatore Bocchetti è stato addirittura fatto firmare un contratto di 5 anni. E non ci sono mai state ombre su Luca Gotti, che comunque 10 punti li ha collezionati. Ma l’esito di questa partita potrebbe anche cambiare gli scenari, sopratutto dal lato Verona, perché un’altra sconfitta sarebbe un vero dramma. Lo Spezia invece è più orientato a progettare rinforzi nel mercato autunnale che pensare di cambiare la guida.
Bisogno di fantasia Va detto che il Verona nel periodo recente è cresciuto parecchio e nell’ultima giornata avrebbe meritato di pareggiare con la Juventus. E lo Spezia se l’è giocata fino in fondo con l’Udinese. Ma entrambe non riescono a produrre molte occasioni da gol. Manca un po’ di fantasia: quella che può dare Simone Verdi all’Hellas adesso che è rientrato, e quella che ha sempre regalato Daniele Verde la scorsa stagione e che in quella attuale, per un motivo o un altro, non dà. I due tecnici oggi puntano molto su di loro. Vediamo quale consonante finale avrà la meglio sull’altra.