La Gazzetta dello Sport

Torna a Torino senza Immobile Attacco leggero per restare 2°

- Di Stefano Cieri

No, per lui non è una partita come le altre. Tornare allo Stadium e sfidare quella Juve con cui vinse lo scudetto, ma dalla quale fu mandato via dopo appena un anno provoca in Maurizio Sarri sentimenti contrastan­ti. Riconoscen­za, certo. Ma amarezza di più, soprattutt­o per quell’epilogo che il tecnico toscano fece molta fatica a mandar giù. Disappunto che esternò senza peli sulla lingua dodici mesi dopo, quando si interruppe il rapporto di lavoro col club bianconero. Trascorsi due anni e mezzo da quell’esonero il Comandante ha però voltato pagina e stasera affronta la sua ex squadra con animo un po’ più leggero di quanto accadde l’anno scorso sia a Roma (Lazio sconfitta per 2-0) sia al ritorno (2-2 allo Stadium). Una leggerezza determinat­a anche e soprattutt­o da una posizione di classifica migliore rispetto a quella dei bianconeri.

Emergenza Una posizione che stasera allo Stadium Sarri cercherà di difendere dall’attacco della Juve che, in caso di successo, scavalcher­ebbe la Lazio. Con un pari i biancocele­sti andrebbero invece alla sosta come minimo al terzo posto (ma anche al secondo se il Milan non batte la Fiorentina), mentre con una vittoria sarebbero sicuri di restare al secondo posto almeno fino all’inizio del 2023. La formazione romana è però in piena emergenza. Alle assenze già sicure di Lazzari, Zaccagni e Patric si è (ri)aggiunta quella di Immobile. Dopo lo spezzone giocato col Monza l’attaccante sembrava pronto per tornare titolare, ma si è nuovamente bloccato ieri per un affaticame­nto alla coscia diversa , la destra, da quella dello stiramento. Anderson ancora falso nueve, quindi, con Pedro a sinistra e uno tra Cancellier­i e Romero a destra. Ballottagg­i pure a centrocamp­o (Vecino-Basic) e in difesa (Hysaj-Gila).

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