La Gazzetta dello Sport

Il Lecce non si ferma più Samp in crisi e contestata

Colombo e Banda: per i pugliesi 7 punti in tre partite Squadra assediata negli spogliatoi, Stankovic cosa fa?

- Di Filippo Grimaldi

Lecce in paradiso: Colombo e Banda, un gol per tempo, mandano all’inferno una Samp contestata duramente a fine gara dai suoi tifosi che hanno circondato la zona degli spogliatoi, costringen­do i giocatori a rimanere sino a tarda ora chiusi nella pancia del Ferraris, protetti da un imponente cordone delle forze dell’ordine per evitare contatti con i sostenitor­i più arrabbiati. Applausi alla squadra di Baroni, perché la disfatta doriana non deve in alcun modo rendere meno grandi i meriti dei suoi giocatori, che dopo il successo sull’Atalanta di quattro giorni fa, hanno alzato a mille l’autostima. La crisi della Samp pare senza fine. Solo un dato: ieri è arrivata la sconfitta numero 24 dell’anno solare – record assoluto eguagliato – e la squadra solo a tratti ha dato l’impression­e di avere fatto un passo avanti rispetto alle ultime gare. Il furore (a intermitte­nza) s’è visto, e questo ha dato la possibilit­à alla squadra di Baroni, chiuso in vantaggio il primo tempo, di gestire il vantaggio nella ripresa. C’è un’immagine di Stankovic (ieri squalifica­to) chino sulla balaustra della tribuna, immobile, con le mani fra i capelli – che fotografa il momento (anzi, la stagione nera) della sua squadra. Difficile pensare che il serbo immaginass­e in quale palude sarebbe entrato.

Protagonis­ti Rispetto ai blucerchia­ti, il Lecce ha una precisa idea di gioco con Hjulmand perno della mediana, bravo a frenare le ripartenze doriane e a ripartire, sfruttando poi il gioco efficace sulle fasce e, ieri, la giornata di grazia di Colombo – un altro gol e un assist per il raddoppio di Banda - che ha messo k.o. la squadra a Sakic. Gli ospiti sono apparsi più squadra, unendo pressing ed aggressivi

tà, facendo una diga efficace in mezzo e sfruttando il gioco sulle fasce. Serve altro alla Samp se si vorrà salvare, ma è chiaro che sei punti in quindici giornate, con un mercato che – ad oggi – in gennaio non si annuncia sontuoso, rendono il domani complicato. La Samp piazza la coppia Gabbiadini-Montevago in avanti, ma è un tentativo che mette in luce la fisicità del giovane attaccante, senza reali effetti concreti e si esaurisce in un tentativo di Gabbiadini che impegna l’ex sampdorian­o Falcone, ma in posizione di fuorigioco.

La resa E proprio quando la

Samp accarezza l’idea di andare al riposo in parità, la solita ripartenza del Lecce favorita da Hjulmand trova lo sciagurato Villar pronto a servire di tacco, ahilui, Colombo per lo 0-1. Inutili gli innesti di Sakic nella ripresa: Lecce in gestione finché l’ex Askildsen pesca Colombo che scappa ad Amione e di tacco regala a Banda il pallone di un superbo 0-2. Gara chiusa, e lì per la Samp inizia una lunga notte di riflession­i e cattivi pensieri.

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 ?? ANSA ?? A testa bassa Fabio Quagliarel­la, 36 anni, e Manolo Gabbiadini, 30, escono dal campo. Nel riquadro la delusione in tribuna di Dejan Stankovic, 44
ANSA A testa bassa Fabio Quagliarel­la, 36 anni, e Manolo Gabbiadini, 30, escono dal campo. Nel riquadro la delusione in tribuna di Dejan Stankovic, 44

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