La Gazzetta dello Sport

Il Bologna rialza la testa Tris a uno spento Sassuolo

Gol di Aebischer, Arnautovic e magia di Ferguson Motta cancella subito il 6-1 di San Siro e stacca Dionisi

- Di Matteo Dalla Vite

Solitament­e il Sassuolo è squadra che si fa conoscere, che empatizza, che piace: ecco, ieri sera è rimasto lì, seduto in disparte, su una sedia e da solo come quello che va alla festa senza riuscire a conoscere nessuno dall’inizio alla fine. Colpa del Bologna: s’è preso tutto Motta interferen­do in ogni situazione di gioco e di ballo di gruppo, tracciando linee-guida che lo hanno portato a infilare 12 punti nelle ultime 5 partite, roba che pensando a come aveva iniziato (un punto nelle prime 4 gare da allenatore del Bologna) sa di resurrezio­ne sviluppata con idee, forza, un richiamo atletico che anche ieri sera ha soffocato fino a fine-festa quel che restava della Banda-Dionisi. Aebischer, Arnautovic e Ferguson (gol da copertina) infilano Consigli e quella vendetta che il Sassuolo voleva prendersi dal 22 dicembre 2021 (Sassuolo-Bologna 0-3) non c’è stata. Anzi. C’è stata una conferma. E c’è stato pure un riscatto forte del Bologna che dopo l’1-6

a casa-Inter poteva collassare nel proprio sistema-operativo: non è successo nulla di tutto questo, anzi.

Caos organizzat­o

Il senso di Thiago per la tattica è tutto dentro il primo tempo: intanto la scelta controcorr­ente di Soriano (che parte largo a sinistra per poi fare “di ogni”, assist per il 2-0 compreso) ma soprattutt­o la solita centrifuga che mischia uomini e ruoli come se non ci fosse uno spartito vero. E invece il canovaccio è proprio il “Caos organizzat­o” che scatena le rotazioni in mezzo al campo e che fra Dominguez, Aebischer, Soriano stesso e Ferguson mette il Sassuolo nel “mio-no-tuo” che si viene a creare a riferiment­i sempre scivolosi perché i riferiment­i di Motta non esistono. E’ anche così che nasce il vantaggio del Bologna: Lucumì si fionda servendo una palla provocator­ia ed Aebischer incrocia in area come fosse un centravant­one vero, lui che è “solo” mediano da bosco e da riviera ma anche da Mondiale. E’ questo il concetto mottiano: se Arna fa l’Arna, se Medel fa il Medel, ecco che tutto il resto

fra il cileno e l’austriaco diventa terra di tutti e di nessuno. La fluidità di movimenti trasforma il Sassuolo in squadra prevedibil­e e scolastica: ci provano Traoré (17’) e Pinamonti (25’), ma il sistema-Motta (che in ripiegamen­to diventa un netto 4-1-4-1) mette fuori giri i neroverdi.

Vertice, stamattina In tribuna c’è Gianluca Rocchi, in campo un Pezzuto così così, poi Dionisi capisce che la sua playstatio­n non gira, s’incanta e s’inceppa: così, dal 9’ s.t., prova l’allin col 4-2-4 inserendo anche Alvarez e Berardi. Niente. Il Bologna si prende il meglio della serata con gol di Arnautovic e con il tiro-a-giro di Ferguson, acquisto che dove lo metti sta: e il Sassuolo perde la quarta trasferta di fila per la prima volta dal settembre 2019. Stamattina, a casa-Bologna, ci sarà il Vertice di mercato fra Joey Saputo, Thiago Motta e la dirigenza: il n° 1 è pronto a regalare un’ala e un perno viceMedel. La festa deve continuare.

 ?? LAPRESSE ?? Gruppo La gioia dei giocatori rossoblù dopo il 3-0 segnato dallo scozzese Ferguson al 33’ della ripresa
LAPRESSE Gruppo La gioia dei giocatori rossoblù dopo il 3-0 segnato dallo scozzese Ferguson al 33’ della ripresa

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