La Gazzetta dello Sport

Lewandowsk­i IL SIGNORE DEL GOL DAL BARÇA AL MONDIALE «ARGENTINA E GERMANIA FAVORITE»

Il polacco Scarpa d’oro 2022 «Al Bayern avevo tutto ma era il momento giusto per andarmene. Il Qatar? Una sfida enorme giocarlo durante la stagione, mi sento pronto»

- AFP di Iacopo Iandiorio

Le italiane sono in risalita. Inter forte in difesa, può arrivare almeno ai quarti di Champions

L’

ultimo “mortale” ad aver vinto la Scarpa d’Oro per due stagioni di fila era stato Henry nel 2005. Poi ci sono riusciti Messi e Ronaldo, i dominatori del decennio. L’impresa l’ha fatta a maggio Lewandowsk­i, col Bayern, 35 gol in Bundesliga, distanzian­do così Mbappé (28), e Immobile e Benzema (27). Lewa è stato premiato nella sua nuova casa, Barcellona. E ha risposto alle domande dei giornalist­i dell’Esm, l’European Sports Media, di cui fa parte la Gazzetta dello Sport.

3 Questa è la sua seconda Scarpa d’Oro. Che significa per lei? «Molto, so quanto sia difficile segnare tanti gol. Sono molto felice e orgoglioso di vincere questo premio per la seconda volta di fila, ma non si tratta solo di raggiunger­e i miei obiettivi, ma anche quelli di squadra».

3Sta

pensando alla terza Scarpa? Haaland già a 18 gol contro i suoi 13 col Barça, è in fuga.

«Non ci penso. Non penso di segnare tanti gol per vincere un premio. Cerco sempre di fare il meglio per aiutare la mia squadra. Al Barça, non si tratta solo di segnare, ma anche dei movimenti in campo. Chi mi guarda dice che se sto segnando gioco bene e se non segno sto giocando male, ma non è così. Lo stile al Barcellona è diverso e sapevo che avrei dovuto adattarmi e dimostrare di essere capace di fare molto di più che segnare gol».

Quali sono le ragioni della eliminazio­ne in Champions? «Sapevo che nella mia prima stagione qui non avremmo vinto tutto. La squadra è in fase di ricostruzi­one, ha bisogno di tempo. Avremmo dovuto giocare gli ottavi, sì, ma abbiamo imparato molto, specie perché abbiamo tanti giovani. Abbiamo commesso errori e a questi livelli bisogna esser più pronti».

3Ecco, l’Inter vi ha eliminati. Quanto può arrivare lontano?

«In difesa sono molto bravi, potrebbero arrivare almeno ai quarti. Poi dipenderà dal sorteggio, già alcune grandi possono uscire e quindi… Magari farà strada nei turni successivi».

3Le squadre italiane sono tornate competitiv­e in Europa.

«Milan e Inter sono in risalita. Forse la Juve in questa stagione ha avuto più problemi. Quando confronti queste squadre con quelle di 5 anni fa, puoi vedere che c’è stato un salto di qualità. Anche la Roma che ha vinto la Conference e ora in Europa League è pericolosa. Hanno lavorato duro per migliorare e tornare sulla strada giusta dopo molti anni in ritardo. Anche se la Juve non ha giocato bene in Champions, mentre negli ultimi anni era sempre stata al top».

3Lasciare il Bayern deve essere stata una decisione difficile.

«Molto, ma sapevo che era il momento giusto per andarme

Al Bayern avevo tutto sotto controllo. Ma volevo una lunga carriera e continuare a esser felice. Quando ho iniziato a parlare col Barça, sapevo che sarebbe stata la decisione migliore venire qui per giocare in Liga. È sempre stato il mio sogno giocare qui e non volevo trascorrer­e tutta la carriera solo in un torneo. Sarò sempre grato al Bayern, ma ora ho una nuova felicità».

3Quando pensa che il Barça

tornerà competitiv­o?

«Credo che anche in pochi mesi si possano vedere i progressi che abbiamo fatto. A inizio 2023 potremo fare migliori prestazion­i e continuare a crescere. La prossima stagione andrà molto meglio, avremo più stabilità. Nel calcio puoi vincere molto in poco tempo. Abbiamo avuto molti infortuni e abbiamo perso stabilità. Se perdi questa in Champions, fai fatica, per questo non abbiamo avuto fortuna. E stiamo giocando con un nuovo sistema e un nuovo gruppo di giocatori, le cose sono diventate ancora più difficili. Ma abbiamo imparato da questo e ora possiamo andare avanti».

3 Ora c’è il Mondiale: è un bene o un male in questo periodo?

«Non so. Di sicuro è qualcosa di nuovo per tutti. Disputare la coppa in stagione è una sfida enorme. Io mi sento pronto. Per le squadre è dura perché non hanno quasi il tempo di prepararsi per il torneo».

3Come vede la sua Polonia con Argentina, Messico e Arabia? «È una sfida enorme ed è un gruppo molto difficile: ogni gara sarà dura, dobbiamo lottare dal primo minuto e dare il meglio».

3L’Argentina è fra le favorite? «Con Messi è una delle migliori. Non hanno perso in 35 gare, giocano bene, sono un ottimo team. Hanno un piano, che stanno sene. guendo come gruppo». 3Ha

parlato con Messi di un suo possibile ritorno al Barça?

«No, ma Messi è assolutame­nte brillante con quei fantastici passaggi che fa ai compagni d’attacco. Sa come mettere la palla in area, tra le linee... è il migliore al mondo. Non so che farà, sarebbe un sogno giocare con lui».

3E della Spagna che ne pensa? «Anche se ha molti giovani è sempre una delle favorite per vincere. Può raggiunger­e almeno la semifinale o la finale. Da 2 anni gioca bene e ha il potenziale per farlo, è migliorata. Ha mostrato di saper giocare non solo un bel calcio, ma efficace».

3Lei

si allena con Pedri e Gavi, possono essere la sorpresa?

«E’ il loro momento. Faranno un enorme passo avanti non solo ai Mondiali. Ai giovani il primo grande torneo non solo dà esperienza, ma anche una nuova sensazione, un nuovo potere e fiducia, li aiuterà a progredire».

3E della Germania che dice? «Flick è un c.t. fantastico e può fare tanta strada. Dipenderà anche dagli infortuni, si gioca una partita ogni 3 giorni, sarà difficile tenersi in forma. Ma la Germania ha un buon mix di vecchi e giovani, potrebbero raggiunger­e la semifinale e poi… Non si sa che potrebbe succedere, sono molto pericolosi».

3Chi

sarà l’Mvp del torneo? «Io devo giocare per la squadra. sarà una grande sfida vincerlo perché non attacchiam­o molto come col Barça e non ho tante chance di segnare, sarà dura».

Flick è un fantastico c.t., ha un buon mix tra giovani e vecchi. La Germania è pericolosa

«Chi mi guarda dice che se non segno sto giocando male ma non contano soltanto i gol»

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Un gol a partita Robert Lewandowsk­i è partito forte al Barcellona: ha segnato 18 gol in 19 presenze in tutte le competizio­ni, quasi uno a partita
GETTY Che media Un gol a partita Robert Lewandowsk­i è partito forte al Barcellona: ha segnato 18 gol in 19 presenze in tutte le competizio­ni, quasi uno a partita
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Con la Polonia Robert Lewandowsk­i, 34 anni, giocherà il Mondiale con la sua nazionale: la Polonia è inserita nel gruppo C con Argentina, Messico e Arabia
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Messi è il migliore al mondo. Sarebbe un sogno giocare con lui se torna a Barcellona
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