Marcell, cartolin
«QUI SONO IN PARADISO ABU DHABI NUOVA ROTTA» La stella del Paolo Rosi da giovedì negli Emirati «Per verificare la possibilità del raduno di gennaio» Un milione di follower su Instagram: «Pure Ronaldo»
I
l programma è flessibile. Le sedute possono cambiare di ordine oppure non esserci proprio. Ma la giornata di allenamento di Marcell Jacobs, in questo periodo dell’anno, ricalca un copione consolidato. C’è l’appuntamento in pista, poi quello (non fisso) in piscina e quello in palestra. Dove, sotto il tetto della stessa struttura, nel campo adiacente, possono pure scapparci due tiri a basket, con animate sfide interne allo staff. Nell’occasione in cui La Gazzetta segue il campione olimpico “minuto per minuto”, la sessione con i pesi è a inizio mattinata e quella in pista alla fine. Il tutto nello spazio compresso che, a Roma, va dall’Acquacetosa, un gioiello per ogni atleta di vertice, al Paolo Rosi.
GLI ALLENAMENTI «Non ho ancora messo i chiodi»
«La preparazione invernale racconta Marcell - è cominciata il 24 ottobre, un po’ più tardi rispetto al solito. L’anno scorso, in queste date, avevo già usato i blocchi e calzato le chiodate. Non utilizzarle, a livello muscolare, è un vantaggio. Ma senza, i tempi di appoggio si allungano e i bicipiti femorali rischiano inutili sollecitazioni. La soluzione è correre... piano. È quello che ho fatto sinora. E, visto che mi regalo belle ripetute sui 120/150, fino a nove, soffro meno. In compenso, rispetto a una volta, ho incrementato il lavoro tra gli ostacolini: serve per equilibrare al meglio appoggio destro e sinistro». C’è, irrisolto, il problema dello sparring partner. Di non facile soluzione. «Mi basterebbe qualcuno da 10”30/10”40 sui 100 spiega il bresciano - per condividere la fatica delle sedute più intense. O si trova un atleta romano con orari flessibili, e forse non c’è, oppure un professionista che viva di atletica e possa trasferirsi. L’estate scorsa è arrivato l’australiano Rohan Browning, ma in un periodo per me complicato. Qualche settimana fa abbiamo avuto contatti con Arthur Cissè, ma l’ok della federazione ivoriana sembra non arrivare. Vedremo: a volte ho l’impressione che chi potrebbe non si faccia avanti per una sciocca forma di soggezione nei miei confronti».
I PROGRAMMI «Pronto per 7 giorni ad Abu Dhabi»
I programmi di avvicinamento alla stagione indoor sono a grandi linee delineati. «Giovedì - annuncia Marcell - ospite del gruppo Etihad, partirò alla volta di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove resterò una settimana. Domenica sarò presente all’ultimo GP della stagione di F.1, parteciperò ad alcune attività promozionali insieme a uno dei miei idoli sportivi, il giocatore di football OBJ, Odell Beckham Junior, campione Nfl in carica coi Los Angeles Rams e, soprattutto, verificherò la bontà del loro centro di allenamento. Se sarà all’altezza come dicono e come immagino, diventerà con ogni probabilità la sede del tradizionale raduno di gennaio. Dopo sei anni a Tenerife, sebbene il
Chi è
Marcell Jacobs è nato il 26/9/94 a El Paso (Texas) da padre statunitense e madre italiana con cui, da bimbo, è arrivato a Desenzano (Bs). Corre per le Fiamme Oro, allenato da Paolo Camossi. Nel 2021 ha vinto i 60 agli Euroindoor e 100 (9”80, record europeo) e 4x100 ai Giochi. Nel 2022 i 60 dei Mondiali indoor (6”41, record continentale) e i 100 degli Europei mio coach Paolo Camossi sia un po’ preoccupato, sento la necessità di cambiare». Anche in questo senso i programmi sono definiti. «Dal 24 al 27 dicembre spiega Marcell - Nicole ed io, per Natale, porteremo i bambini a Disneyworld Parigi e il 29 partiremo per lo stage, che durerà un mese». C’è già anche la data dell’esordio: sabato 4 febbraio. «A Lodz, in Polonia (dove già ha gareggiato nelle ultime due stagioni, ndr) - specifica - o a Val de Reuil, in Francia. Poi, prima degli Europei indoor di Istanbul, dove sarò in scena sabato 4 marzo, ci saranno altri due o tre meeting, Assoluti di Ancona del 1819 febbraio compresi».
GLI OBIETTIVI «Diamond League e staffetta 4x100»
Lo sguardo, naturalmente, va anche oltre. «Nella stagione all’aperto - anticipa - andrò subito a caccia di tappe di Diamond League. Facendo leva su un concetto-base: rischiare nulla. Negli ultimi due anni, in maggio, mi sono infortunato. Non dovrà più succedere. In generale, poi, adesso sono attento a tutti i dettagli. Un esempio banale? Estate a parte, non mi vedrete più allenarmi a torso nudo. Anche un colpo di freddo può essere fastidioso. Qualcuno dei miei dice che sto invecchiando e che or
mai sono pronto per la pancera. Facciano pure...». Nei piani deve rientrare anche la 4x100: dopo la cancellazione delle World Relays, per conquistare la qualificazione ai Mondiali di Budapest occorrerà essere in uno dei primi otto posti del ranking tra le squadre non ancora promosse dopo aver conquistato la finale a quelli di Eugene. «Là, come a Monaco di Baviera - sospira - è stato tutto complicato. Io sono come sempre a disposizione, ma servirà creare delle occasioni e per ora non ho sentito nessuno. In tutto ho incontrato Patta e Melluzzo a Caorle, in settembre. L’obiettivo, in ogni caso, è replicare quanto fatto a Tokyo». A livello individuale i rivali saranno più o meno gli stessi dell’ultima stagione: «Kerley parla tanto sorride - ma è stato argento olimpico alle mie spalle e ha vinto i Mondiali in mia assenza, rischiando pure. Bromell è forte, ma quando conta non sempre c’è. Bracy anche nelle indoor mi è stato davanti non oltre 30 metri. Coleman non è più quello dei giorni migliori. Piuttosto occhio al botswano Tebogo, primatista del mondo junior, e al giamaicano Seville, il solo che nel 2022 in qualche modo mi ha battuto. Perché ero infortunato. Come sto ora? Bene. Quando si ricomincia si è sempre senza dolori».
NON SOLO ATLETICA Tatuaggi, followers e Cristiano Ronaldo
Il Paolo Rosi, intanto, frequentato come da abitudine da molti amatori, sta diventando anche campo d’elite. Oltre che per Marcell, è base confermata per Zaynab Dosso, Johanelis Herrera, Eloisa Coiro e Lorenzo Benati. Rispetto alla scorsa stagione, smessa l’attività Laura Strati, si sono invece aggiunti gli ostacolisti Luminosa Bogliolo e, da martedì, il 20enne Lorenzo Simonelli, bronzo europeo junior dei 110, che ha lasciato la Cecchignola e Claudia Pacini. Entrambi sono entrati a far parte del gruppo guidato da Giorgio Frinolli. «Qui, a partire dal clima, si sta sempre molto bene - conferma
Jacobs, mentre pranza con pasta al pomodoro e pollo alle verdure nell’adiacente circolo Montecitorio -. E, tra campo e Acquacetosa, ho davvero tutto. Nei miei equilibri c’è anche la vita extra atletica. Famiglia in testa: col matrimonio è cambiato poco, ma era un passo da fare. E il tatuaggio che Nicole e io ci siamo fatti incidere sui palmi delle mani - “LO” io e “VE” lei: LOVE - ha un significato simbolico che dice tanto. Come il mio nuovo “Blessed”, “Benedetto”, su quello laterale sinistro. La ristrutturazione di casa intanto è terminata e siamo soddisfatti. Piuttosto in questo periodo, col riscaldamento condominiale spento, abbiamo un po’ freddo...». Marcell, come sempre, deve gestire anche la sua popolarità: gli spot Tim impazzano. Presto potrebbero esserci nuove “puntate”. «Registrando in sala d’incisione mi hanno stimolato anche in altra direzione dice - ma per ora sto nel mio». Di recente ha tagliato il traguardo del milione di followers su Instagram: «Il giorno in cui Cristino Ronaldo, con il quale ho poi scambiato messaggi whatsapp, ha preso a seguirmi - svela - sono cresciuti di 90.000... Se guarderò i Mondiali di calcio? Senza l’Italia, difficile». E via di corsa (in auto): Anthony e Megan stanno per uscire dall’asilo.