La Gazzetta dello Sport

Belotti e la maledizion­e dal dischetto: 10 errori su 36

Il Gallo tradito dall’emozione, ci teneva a segnare contro la sua ex squadra Dal 2014-15 nessuno così male come lui

- Di Andrea Pugliese

Diciamoci la verità, la prima volta contro il Torino se la immaginava molto probabilme­nte assai diversa. Perché in granata ci ha lasciato un pezzo di cuore, oltre che sette anni della sua vita e della sua carriera calcistica. E perché quel calcio di rigore magari se l’era sognato a lungo, così tanto che quando Djidji ha messo giù Paulo Dybala non ha esitato un attimo ad andare lì a prendersi il pallone. Come dire, «lo calcio io». Andrea Belotti aveva infatti una grande voglia di fare gol, di lasciare il segno, di marchiare la sua prima volta a fuoco contro il suo Torino. Ed invece il destino, beffardo, gli ha voltato le spalle, con quel palo alla destra di Milinkovic-Savic che gli ha strozzato in gola qualsiasi tipo di emozione. «Il rigorista designato non era lui, ma uno che non era ancora tornato in panchina - dice Mourinho – Belotti ha avuto il coraggio di tirare il rigore e l’ha sbagliato, ma almeno lui ha avuto il coraggio di tirarlo».

I precedenti Già, anche se poi la scelta di mandare il Gallo sul dischetto non è stata certo la migliore del mondo, non fosse altro proprio per l’emozione di tirare un rigore contro la sua ex squadre e perché lo stesso Milinkovic-Savic – inevitabil­mente – era a conoscenza di un po’ tutti i suoi segreti, avendone condiviso gli allenament­i per due anni consecutiv­i. In più c’era anche da mettere in conto la scarsa confidenza che ha lo stesso Belotti proprio con i tiri dal dischetto, come dimostrano in modo inequivoca­bile anche le statistich­e: dieci rigori sbagliati sui 36 calciati finora, con una percentual­e d’errore di ben il 27,8% (tra cui ci sono anche 4 pali, compreso quello colpito ieri pomeriggio all’Olimpico). Insomma, Belotti ogni 4 rigori ne sbaglia in media più di uno. Non poco, tanto che sempre i numeri ci dicono che nessuno finora in Serie A ne ha sbagliati più del Gallo dal giorno del suo primo tiro dal dischetto (Fiorentina-Palermo 4-3 del 19 marzo 15). Ed allora ci sarà tempo per smaltire la delusione, oltre che entrare meglio negli schemi della Roma. È il tempo del Mondiale, che Belotti sfrutterà a dovere.

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GETTY IMAGES La disperazio­ne Andrea Belotti, 28 anni

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