La Gazzetta dello Sport

«Toro, così brucia Rimpianti enormi, ma pure orgoglio»

«Voglio stravincer­e quando gioco in questo modo: una chance sprecata»

- Di Mario Pagliara INVIATO A ROMA

Davanti a tutto, ci sono i rimpianti. Grandi così che gli riempiono l’animo. «Questo pareggio brucia tanto: il rammarico è enorme». Ivan Juric non è una persona che indossa maschere. Dritto sul punto, sempre. Il politicame­nte corretto spesso bandito dal vocabolari­o. E allora, dopo un finale nel quale ha visto di nuovo scivolare via dalle mani la vittoria, il tecnico del Toro ha un animo assalito da sentimenti diversi e contrastan­ti. Ci sono i rimla pianti, «quando pareggio così ci resto male: il rammarico è enorme». Ma c’è dell’altro: «Provo anche un profondo orgoglio per il grande gioco dei miei ragazzi. Abbiamo dominato, abbiamo saputo interpreta­re alla grandissim­a le difficoltà di questa sfida. Quando si gioca così bene sarebbe giusto poi stravincer­e le partite. E, invece, ci manca sempre qualcosa per completare l’opera». Il tumulto dei sentimenti non si placa nemmeno quando è passata più di un’ora dopo la gara dell’Olimpico: Juric scivola via nel corridoio alle spalle della sala stampa, diretto verso il pullman, guardando il

cielo e ripetendo: «Così proprio no, così proprio no. Non mi va».

Spreco Il punto del discorso è ormai chiarissim­o: «Non portare a casa questa partita è un’occasione sprecata - riflette -. Per 70 minuti abbiamo giocato una grande partita, negli ultimi quindici minuti ci sono mancati i cambi. Quando, nel finale, era il momento di rispondere, con la fisicità, noi i giocatori con queste caratteris­tiche non ce li avevamo. Hanno pesato anche le assenze di Lukic, Aina, Schuurs e Pellegri, ci avrebbero dato una grossa mano. Sono arrabbiato, dispiaciut­o, rammaricat­o. Non è prima volta, ma dopo questo tipo di partite ci resta sempre quella sensazione di poter fare ancora di più e ancora meglio».

Bilancio e vacanze

Da ieri sera, i calciatori del Toro sono in vacanza: 15 giorni di stop. Si rivedranno il 28 al Filadelfia. Dal 7 al 18 dicembre, poi, il Toro andrà in ritiro a Murcia, in Spagna, dove giocherà due amichevoli. Altri due test sono programmat­i a Torino, il 23 e il 28 dicembre. Alla sosta i granata vanno con 3 punti in più dopo 15 giornate rispetto a un anno fa. Oggi nono, nel campionato scorso era tredicesim­o. «I ragazzi sono stati splendidi, sono molto soddisfatt­o: hanno fatto un lavoro fantastico - è il bilancio di Juric -, siamo arrivati a un punto che va tutto bene. Ma... ma... ci manca qualcosa per andare oltre e, in questo momento, questo crea molto rammarico: vorrei qualcosina in più». Se i calciatori avranno una pausa, da martedì lo staff di Juric avvierà una fase di aggiorname­nto con la visita di preparator­i internazio­nali. «Abbiamo dei grandi piani ed idee su come migliorare il lavoro sui calciatori. Faremo delle riunioni internazio­nali, all’estero fanno certe cose che possiamo riprendere per alzare di più il livello del lavoro». «Avremmo meritato la vittoria: è un peccato aver perso questi punti», dice Lazaro. E conclude Djidji: «Dà fastidio pareggiare nel finale così».

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LAPRESSE La grinta Ivan Juric, 47 anni, è alla seconda stagione in granata

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