La Gazzetta dello Sport

Monza a passo d’Europa con il tris alla Salernitan­a

Carlos Augusto, Mota Carvalho e capitan Pessina in gol Solo le big meglio dei brianzoli della gestione Palladino

- Di Alex Frosio

L’anno più glorioso nella storia del Calcio Monza non poteva che concluders­i così, in modo trionfale: 3-0 netto e forse persino stretto alla Salernitan­a, in coda a una partita che Raffaele Palladino definisce «perfetta» (così l’aveva chiesta ai suoi) e che anche da osservator­i certifica la maturazion­e di questa squadra. Da quando il giovane tecnico si è seduto sulla panchina brianzola, soltanto le big del campionato hanno ottenuto più punti. Il “Palla” sarebbe sesto, in piena zona Europa, dietro Napoli, Lazio, Juve e milanesi. Il bottino attuale (16) garantisce due mesi di grande tranquilli­tà, lontanissi­mi dalla zona pericolo. «L’unico rammarico è che bisogna fermarsi», riflette a fine gara il tecnico brianzolo. C’è da capirlo: questo Monza sta viaggiando forte, con una condizione atletica brillantis­sima - a dispetto del triplo impegno settimanal­e e

della partita contro la Lazio di giovedì - e una consapevol­ezza finalmente espressa. Il Monza parla fluentemen­te questa specie di idioma italiano-portoghese: gli azzurri Pessina e Rovella a scrivere i serrati dialoghi del centrocamp­o (e dietro Izzo che ha fornito la solidità che serviva alla difesa), il lusitano Mota Carvalho

e il brasiliano Carlos Augusto a scardinare le difese avversarie.

I motivi La Salernitan­a ha fatto scena muta o quasi - zero tiri in porta, un paio timidi fuori -, tanto da provocare la contestazi­one dei duemila tifosi e da far infuriare il presidente Iervolino: Nicola non è a rischio nell’immediato

ma la riflession­e sarà approfondi­ta. La squadra del primo tempo è come se non si fosse presentata. In difficoltà con la palla tutte le caselle per il passaggio erano occupate - e senza palla. I tagli di Mota Carvalho dal centro verso sinistra hanno sbilanciat­o la difesa campana. Da lì il Monza ha creato pericoli: un cross per la

girata di Ciurria (bravo Sepe), poi i gol. Il primo su combinazio­ne stretta Caprari-Mota, con assist di tacco per l’irruzione di Carlos Augusto. La seconda su buco di Daniliuc e volata di Mota in campo aperto.

Letture Nicola ha provato a cambiare uomini e assetto a inizio ripresa: Radovanovi­c spostato a centro difesa, 3-4-3 con tridente Valencia-Piatek-Dia. Ha aumentato la pressione e ha complicato l’avvio azione del Monza, ora costretto a rilanciare con Di Gregorio, ma solo per poco. Palladino ha dimostrato di avere più conoscenze del suo breve curriculum, ha chiamato i suoi al coraggio di continuare a giocare (palo di Colpani) e ha letto la situazione tattica passando al 3-5-2. Pessina da play non aveva opposizion­e dalla mediana a due avversaria, le mezzeali Ranocchia e soprattutt­o Rovella (mobilissim­o, tecnico, anche di contrasto, gran partita) hanno sfruttato lo spazio in progressio­ne. Così l’azzurrino Rovella si è liberato sulla trequarti e servito in verticale Mota Carvalho, atterrato da Candreva. L’ex Inter era già stato ammonito nel primo tempo dalla panchina per proteste: entrato al quarto d’ora della ripresa, è durato meno di quindici minuti. Secondo giallo e Salernitan­a in dieci. Il Monza ne ha “approfitta­to” per divertirsi e divertire: gioco sciolto, altri due pali con Ranocchia, tanti applausi.

 ?? GETTY IMAGES ?? Colonne Da sinistra Armando Izzo, 30 anni, e i goleador Matteo Pessina, 25, e Dany Mota Carvalho, 24
GETTY IMAGES Colonne Da sinistra Armando Izzo, 30 anni, e i goleador Matteo Pessina, 25, e Dany Mota Carvalho, 24

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