Monza a passo d’Europa con il tris alla Salernitana
Carlos Augusto, Mota Carvalho e capitan Pessina in gol Solo le big meglio dei brianzoli della gestione Palladino
L’anno più glorioso nella storia del Calcio Monza non poteva che concludersi così, in modo trionfale: 3-0 netto e forse persino stretto alla Salernitana, in coda a una partita che Raffaele Palladino definisce «perfetta» (così l’aveva chiesta ai suoi) e che anche da osservatori certifica la maturazione di questa squadra. Da quando il giovane tecnico si è seduto sulla panchina brianzola, soltanto le big del campionato hanno ottenuto più punti. Il “Palla” sarebbe sesto, in piena zona Europa, dietro Napoli, Lazio, Juve e milanesi. Il bottino attuale (16) garantisce due mesi di grande tranquillità, lontanissimi dalla zona pericolo. «L’unico rammarico è che bisogna fermarsi», riflette a fine gara il tecnico brianzolo. C’è da capirlo: questo Monza sta viaggiando forte, con una condizione atletica brillantissima - a dispetto del triplo impegno settimanale e
della partita contro la Lazio di giovedì - e una consapevolezza finalmente espressa. Il Monza parla fluentemente questa specie di idioma italiano-portoghese: gli azzurri Pessina e Rovella a scrivere i serrati dialoghi del centrocampo (e dietro Izzo che ha fornito la solidità che serviva alla difesa), il lusitano Mota Carvalho
e il brasiliano Carlos Augusto a scardinare le difese avversarie.
I motivi La Salernitana ha fatto scena muta o quasi - zero tiri in porta, un paio timidi fuori -, tanto da provocare la contestazione dei duemila tifosi e da far infuriare il presidente Iervolino: Nicola non è a rischio nell’immediato
ma la riflessione sarà approfondita. La squadra del primo tempo è come se non si fosse presentata. In difficoltà con la palla tutte le caselle per il passaggio erano occupate - e senza palla. I tagli di Mota Carvalho dal centro verso sinistra hanno sbilanciato la difesa campana. Da lì il Monza ha creato pericoli: un cross per la
girata di Ciurria (bravo Sepe), poi i gol. Il primo su combinazione stretta Caprari-Mota, con assist di tacco per l’irruzione di Carlos Augusto. La seconda su buco di Daniliuc e volata di Mota in campo aperto.
Letture Nicola ha provato a cambiare uomini e assetto a inizio ripresa: Radovanovic spostato a centro difesa, 3-4-3 con tridente Valencia-Piatek-Dia. Ha aumentato la pressione e ha complicato l’avvio azione del Monza, ora costretto a rilanciare con Di Gregorio, ma solo per poco. Palladino ha dimostrato di avere più conoscenze del suo breve curriculum, ha chiamato i suoi al coraggio di continuare a giocare (palo di Colpani) e ha letto la situazione tattica passando al 3-5-2. Pessina da play non aveva opposizione dalla mediana a due avversaria, le mezzeali Ranocchia e soprattutto Rovella (mobilissimo, tecnico, anche di contrasto, gran partita) hanno sfruttato lo spazio in progressione. Così l’azzurrino Rovella si è liberato sulla trequarti e servito in verticale Mota Carvalho, atterrato da Candreva. L’ex Inter era già stato ammonito nel primo tempo dalla panchina per proteste: entrato al quarto d’ora della ripresa, è durato meno di quindici minuti. Secondo giallo e Salernitana in dieci. Il Monza ne ha “approfittato” per divertirsi e divertire: gioco sciolto, altri due pali con Ranocchia, tanti applausi.