«Con 23 gare da disputare tutto può succedere»
Pioli presente al Premio Sport Civilità nella sua Parma. «La mia squadra ha spirito e qualità. I nostri giovani? Serve pazienza»
Il Teatro Regio di Parma ai piedi di Stefano Pioli. Per uno che in questa città è nato e cresciuto sono soddisfazioni da conservare nella memoria e nel cuore. Soprattutto in un momento delicato come quello che sta attraversando: domenica, subito dopo il successo sulla Fiorentina, ha saputo dell’improvvisa morte del cognato ed è corso a Parma per condividere il dolore con tutta la famiglia. Gli sono giunti numerosi messaggi di vicinanza e per questo ringrazia tutti coloro che gli hanno dimostrato affetto. Nonostante tutto, però, non ha voluto mancare all’appuntamento con il Premio Sport Civiltà e ne ha approfittato per fare il punto della situazione adesso che comincia la lunga sosta: «Contro la Fiorentina abbiamo giocato con grande intensità, incontrando un avversario che ci ha creato difficoltà: vincere queste partite significa avere spirito e qualità. Questo è un campionato anomalo: ci sono ancora 23 partite da disputare e c’è spazio per tutte le squadre. E’ anomalo anche il cammino del Napoli, sta facendo dei risultati incredibili. Vediamo come usciranno i giocatori dal Mondiale».
Giovani Già, adesso c’è da programmare la sosta. «Riposare sarà importante, non si è mai giocato nella storia del
calcio così tante partite. Dal 2 dicembre riprenderemo la preparazione, giocando tante amichevoli, allenandoci a Milanello per una settimana, poi 10 giorni a Dubai e aspettando il rientro dei 7 nazionali». Sui nuovi acquisti, ancora non al top, Pioli ha le idee chiare: «Quando si parla di investire sui giovani sono tutti contenti, ma poi non c’è la pazienza necessaria. Parliamo di ragazzi che vengono da Paesi diversi, modi di giocare diversi. E’ normale avere delle difficoltà, ma noi siamo convinti di aver preso giocatori di talento, intelligenti e disponibili». Infine una breve chiacchierata con Fefé De Giorgi, c.t. dell’Italia di pallavolo, anche lui tra i premiati. «E’ un grande personaggio. L’ho invitato a Milanello, mi fa piacere scambiare opinioni con chi fa altri sport, c’è sempre da imparare».