PIOLI COSTRUÌ LO SCUDETTO NEL LOCKDOWN PER IL COVID IL SUO MILAN CI RIPROVA COSÌ
Nell’estate 2020 la media punti passò da 1,4 a 2,2 Questa volta il tecnico deve spingere l’entusiasmo, far crescere Thiaw e Vranckx, testare la difesa a tre
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l Milan è un animale notturno. Il suo scudetto lo ha costruito quando si sono spente le luci, due anni e mezzo fa durante il lockdown. Il sipario si chiuse dopo una sconfitta a San Siro col Genoa ma in quei mesi lontano dai riflettori la squadra si compattò. Pioli trovò il modo di unire un gruppo di ragazzi che vivevano in case separate, facevano allenamenti individuali, si vedevano al massimo attraverso uno schermo. Facile? No. Spiegabile? Mah, non del tutto. Il fatto però è che in quel 2020, alla ripresa, il Milan era un altro: squadra tonica, il 4-2-3-1 come una corazza, Ante Rebic decisivo. Pioli, che rischiava la panchina, diventò una guida, si guadagnò la conferma, pianificò l’anno più bello della sua vita.
Soddisfatti? No In questo 2022, la situazione è differente ma con alcuni punti di contatto. I riflettori si spegneranno sulle squadre a metà stagione e, come per il Covid, non era mai successo prima. Il Milan ha il compito di cambiare marcia... e non è semplice. In autunno ha raggiunto il suo obiettivo - la qualificazione agli ottavi di Champions - ma in A ha un ritardo non previso, otto punti, da un Napoli semi-irreale. Paolo Maldini domenica sera ha dato il suo punto di vista: «In questa stagione abbiamo una consapevolezza diversa, che deve essere accompagnata dall’entusiasmo dell’anno scorso». E Sandro Tonali, che in questa squadra è qualcosa di più di un centrocampista titolare, ha usato la solita franchezza: «Non possiamo dire che questo campionato ci rende soddisfatti». Palla a Pioli, un’alta volta.
Infortuni Che cosa può fare l’allenatore campione d’Italia in questa sosta? Partiamo dalle certezze: i rientri degli infortunati. Il più importante, per distacco, Mike Maignan. Tatarusanu ha avuto un rendimento sufficiente ma MM16 è un’altra cosa: un portiere fortissimo, un leader vocale, un campione in ascesa. Poi, gli altri. Davide Calabria si allenerà con la squadra già a dicembre e per gennaio punta a essere al suo posto: titolare a destra con la fascia al braccio. Alexis Saelemaekers è già quasi pronto, addirittura è una riserva del Belgio per il Mondiale: se qualcuno si farà male, potrebbe prendere un aereo per Doha. Ibra no, per Ibra bisognerà aspettare ancora: rientro previsto tra fine gennaio e inizio febbraio. Per Florenzi, servirà ancora più tempo.
Non possiamo dire che questo campionato ci rende soddisfatti
Ora abbiamo più consapevolezza rispetto alla scorsa stagione
Giovani e no Il resto è lavoro in campo e sulla testa. Prima la testa, che conta di più. Pioli non