La Gazzetta dello Sport

Napoli, Milan e i vantaggi della sosta Avranno il tempo di recuperare energie

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Ècome trovarsi di fronte a una cosa mai vista, perché una simile sosta in mezzo alla stagione non c’è mai stata nella storia del calcio. Per esperienza diretta posso dire che chi partecipa al Mondiale alla fine è spremuto come un limone: gli ci vorrebbe molto tempo per recuperare, perché in partite di tanta importanza tutti danno l’anima e i muscoli si spolpano. Fatta questa premessa, cerco di mettermi dalla parte degli allenatori: che cosa fare in questo periodo, come lavorare? Un dato è certo: è un tempo che va sfruttato per correggere quegli errori che si sono evidenziat­i nella prima parte della stagione. Errori individual­i ed errori collettivi.

Prendiamo le quattro “grandi”: il Napoli, il Milan, la Juve e l’Inter. Chi può avvantaggi­arsi da questa sosta? Di sicuro il Napoli e il Milan, e spiego subito il perché. Sono le squadre più generose, quelle che praticano il calcio più europeo, corrono tantissimo e quindi spendono tantissime energie. Il Napoli, nelle ultime sfide, l’ho visto meno brillante del solito. Contro l’Udinese ha segnato tre gol, poi ha calato il ritmo e ne ha subiti due in pochi minuti. Questo dev’essere un segnale da cogliere, e sicurament­e Spalletti, che è un allenatore abile, non si lascerà sfuggire l’occasione. Il Napoli è stato il più forte, ha incantato in Italia e in Europa, però nel calcio non si deve mai dimenticar­e l’aspetto sociologic­o: l’ambiente non è abituato a vincere, quindi se vogliono raggiunger­e il grande traguardo dello scudetto hanno l’obbligo vincere lo scudetto nello scorso campionato.

Il Milan deve tornare a giocare con undici elementi in posizione attiva sia quando si attacca sia quando si difende. Adesso, invece, quando il pallone ce l’hanno gli avversari, regala sempre due o tre giocatori che partecipan­o poco. Pioli cercherà di correggere questo difetto per ricreare quel gruppo compatto e coeso, stretto e corto, che gli può garantire pressing e velocità di esecuzione.

È un allenatore intelligen­te, sa dove mettere le mani. Bisogna augurarsi che i suoi ragazzi lo seguano con cieca fiducia.

Discorso diverso per Juve e Inter. Intanto la Juve perde 11 giocatori che vanno al Mondiale, e non sono pochi. In quali condizioni torneranno? È vero che si tratta di elementi di altissime qualità, ma lo sforzo che richiede una simile manifestaz­ione è impression­ante e loro non sono più giovanissi­mi. Allegri, un buon tattico, dovrà valutare bene il loro status. Recupererà alcuni uomini importanti, come Chiesa e Pogba, potrà ancora affidarsi ai giovani che ultimament­e hanno dato entusiasmo, però la rimonta è lunga, molto lunga. L’Inter consegna 7 giocatori al Mondiale. Finora i nerazzurri hanno avuto un rendimento altalenant­e, Inzaghi deve dare maggiore coraggio alla squadra. Sia la Juve sia l’Inter non sono formazioni generose, aspettano e ripartono basandosi sugli errori dell’avversario. Non so se la sosta sia salutare, di sicuro però, se giocherà, l’Inter potrà finalmente ritrovare un Lukaku in piena forma.

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 ?? AFP ?? Giochisti Stefano Pioli, 57 anni, tecnico del Milan e Luciano Spalletti, 63, allenatore del Napoli, nel corso di Napoli-Milan (0-1) dello scorso marzo
AFP Giochisti Stefano Pioli, 57 anni, tecnico del Milan e Luciano Spalletti, 63, allenatore del Napoli, nel corso di Napoli-Milan (0-1) dello scorso marzo

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