«RIFLETTERÒ SU TUTTI» SETTI, SARÀ RIVOLUZIONE
Il presidente è stato chiaro: per il miracolo salvezza chiunque è in discussione, giocatori, d.s. e Bocchetti. Tra le ipotesi, anche il ritorno di Cioffi
Il Verona, ultimo con 5 punti, è tra le poche squadre che benedice la lunga sosta per il Mondiale. Perché è caduta in un baratro profondo e il tempo, forse, è l’unica medicina per cercare di uscirne. La decima sconfitta consecutiva ha provocato l’ira della piazza, che ha contestato duramente Maurizio Setti. E ha indotto il presidente a presentarsi in conferenza al posto di Bocchetti. «Mi sto ammalando per il Verona, non dormo da 10 giorni», ha detto sconsolato. Dalle parole seguite poi si può analizzare la crisi e intuire i passi futuri per cercare un miracolo tipo Salernitana.
Fragilità e “tradimenti”
«Una cosa che faccio fatica a capire è come dopo la prestazione con la Juve, si possa tornare a gare così. Questi alti e bassi vanno capiti. Ieri in campo c’erano nove (8, ndr.) undicesimi della squadra dell’anno scorso». Di sicuro, il Verona è diventato fragile, e la vecchia guardia ha parecchie responsabilità. La difesa è tra le più bucate della A, gente come Lazovic e Tameze sono l’ombra di quelli che con Tudor volavano. Anche Veloso è sotto rendimento. In più, Faraoni e Ilic fermati da malesseri vari.
Mercato sotto accusa
Setti viene accusato di aver smantellato la squadra. «Non sembra sia il nostro caso. Tutti gli anni determinati giocatori vanno via per due motivi: perché è necessario per il nostro club e perché nella maggior parte dei casi vogliono palcoscenici più nobili. Mi spiace per i tifosi e da un lato li capisco, ma in questi 10 anni qualche merito l’ho avuto. E vi garantisco che spendo più di quel che guadagno. Questa rosa poi, a detta di tutti, è più forte di quella dell'anno scorso tranne nei singoli davanti che non si sono ancora espressi». Siamo d’accordo sulla prima parte del ragionamento: anche Lazovic e Tameze volevano andarsene e guardate che rendimento stanno avendo. Ma il mercato è stato sbagliato: sfortuna a parte, non sono arrivati sostituti degni di Barak, Simeone e Caprari, anche se in verità gli ultimi i due sono rinati a Verona. La partenza di D'Amico, deus ex machina, è stato un brutto colpo che Setti col d.s. Marroccu non ha assorbito.
Il futuro Da tempo si parla di cessione, ma Setti ha ancora smentito. «In questo momento devo riflettere su tutto e tutti, su tutta la piramide. Voglio salvarmi». Il presidente si prenderà non più di una decina di giorni per decidere, perché vuole avere il tempo per preparare la ripartenza.
Difficile che Bocchetti resti. Ma avendo già Di Francesco e Cioffi a libro paga, l’ipotesi più probabile, al momento, è che ritorni l’ex tecnico dell’Udinese. In quel caso potrebbe salutare pure Marroccu, che non si è lasciato benissimo con Cioffi. E poi studierà gli aggiustamenti di mercato. Facile intuire che ci sarà un’epurazione. Si punterà sui giovani e sui pochi acquisti che funzionano: Doig e Verdi, per dire. I miracoli bisogna anche incentivarli.