Neymar è in ritardo e salta l’allenamento Ma che folla per lui
Il Brasile inizia il ritiro pre Mondiale a Torino tra qualche polemica e tifosi italiani in estasi
Prima la partita a poker con gli amici (domenica sera) e poi ieri mattina qualche problema con il volo da Parigi. Alla fine Neymar ha raggiunto il ritiro pre Mondiale di Torino soltanto intorno alle cinque del pomeriggio, quando alcuni dei compagni di Nazionale si stavano allenando da quasi un’ora all’interno del centro sportivo della Juventus. La Coppa del mondo del Brasile, una delle favorite per il trionfo in Qatar (esordio il 24 novembre contro la Serbia di Vlahovic; Svizzera e Camerun le altre nazionali nel girone), non poteva che cominciare con una polemica e con l’asso del Paris Saint Germain al centro dei riflettori. In realtà, non si è trattato di un ritardo improvviso. Già in mattinata la federazione brasiliana si era premurata di avvertire i tanti tifosi accorsi al J Hotel fin dall’alba che l’ex Barcellona e Marquinhos, compagno nel Psg, sarebbero arrivati soltanto nel pomeriggio. Il fuoriclasse della Seleçao è atteso in campo quest’oggi assieme a tutto il Brasile e fino a sabato si esibirà nel centrale della Continassa dove di solito si allenano Vlahovic, Bonucci e tutti i bianconeri di Allegri.
Il trio di casa Compresi Danilo, Alex Sandro e Gleison Bremer, che ieri hanno fatto gli onori di casa alla Continassa. I tre juventini, a differenza dei connazionali, non hanno dovuto prendere aerei per raggiungere il quartier generale della Nazionale. L’unica differenza, rispetto alle abitudini bianconere, è il cambio di stanza. Già, perché alla nazionale di Tite è stata destinata in esclusiva l’ala dell’hotel riservata al pubblico e non quella dove è solita soggiornare la Juventus. Clima casalingo per i tre juventini, ma un po’ per tutta la Seleçao. Merito dei tanti tifosi italiani e brasiliani, almeno un centinaio, che ieri sono accorsi al J hotel per accogliere e supportare il Brasile a suon di video, foto e selfie. I più coraggiosi hanno addirittura atteso i campioni verdeoro fin dalla mattina all’aeroporto di Caselle. Se Neymar è stato il più osannato e il trio bianconero il più coccolato, tra i più acclamati anche Vinicius del Real Madrid.
Dani divide
Nel gruppetto che ieri ha inaugurato gli allenamenti del Brasile alla Continassa c’era anche un’altra vecchia conoscenza della Serie A. Quel Dani Alves, campione di tutto tra Barcellona,
Juventus, Psg e San Paolo, protagonista in bianconero nella stagione 2016-17, quella della finale di Champions di Cardiff. Avventura di un anno e non senza polemiche finali. Dani Alves, 39 anni (l’ultima squadra i messicani del Pumas), ha ritrovato Torino ma non lo stesso centro sportivo. Da Vinovo alla Continassa. Uguale, nonostante il tempo che passa, sembra essere rimasto il terzino verdeoro, pure lui come Neymar sempre al centro dei dibattiti. Già, la sua convocazione è stata una delle più discusse e anche ieri i tanti giornalisti al seguito del Brasile ne hanno parlato a più riprese nei vari collegamenti televisivi. Dani Alves è abituato a divedere. Ma Tite è stato molto chiaro sull’argomento: «Daniel – ha spiegato il c.t. nell’intervista alla Gazzetta dello Sport dell’altro giorno - ha una serie di vittorie con il Brasile, è stato eletto miglior giocatore della Coppa America 2019, è stato capitano ai Giochi di Tokyo 2021. Per i dati di oggi, ha gli stessi livelli di forza che aveva la scorsa stagione quando è stato convocato in Nazionale. Sarà un valore aggiunto».