La Gazzetta dello Sport

CR7, occasione Mondiale «Sarò ancora più forte»

Il Qatar diventa decisivo per non concludere così male la sua favola

- Di Davide Chinellato CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Il Mondiale per rinascere. Per dimostrare che Cristiano Ronaldo è ancora CR7, una leggenda del calcio in grado di fare la differenza al più alto livello possibile, anche a 37 anni suonati. Tutto quello che non è riuscito ad essere quest’anno al Manchester United, la squadra in cui è tornato «per una scelta di cuore» e da cui ora «si sente tradito». Una cosa è chiara dalla sua confession­e: Ronaldo non ha nessuna intenzione di mollare. E vuole usare il torneo in Qatar col Portogallo per guadagnars­i il suo futuro, lontano dallo United, a inseguire trofei e record come ha fatto per tutta la carriera.

Verità Ronaldo ha deciso di raccontare la sua verità per dimostrare che il suo rendimento di questa stagione è la conseguenz­a della guerra che gli hanno fatto Ten Hag e la dirigenza dello United, non di quello che sarebbe il comprensib­ile declino di un fenomeno da 5 Palloni d’oro e una serie infinita di trofei che a febbraio compirà 38 anni. È anche per questo che Ronaldo si sente tradito: 14 mesi fa era tornato ai Red Devils su richiesta di Ferguson, per essere ancora l’eroe di Old Trafford come nella prima parte della sua carriera. Fino a queste confession­i, CR7 era ancora l’eroe del Teatro dei Sogni. Le attenzioni erano tutte per lui, anche se partiva dalla panchina. I tifosi della curva cantavano il suo nome, quelli della tribuna dietro le panchine tiravano fuori i telefonini per fargli una foto quando si alzava per il riscaldame­nto. «Cristiano sa benissimo di non essere più il giocatore che è stato, ma pensa di essere ancora più forte perché ha più esperienza ed è più intelligen­te», ha raccontato Piers Morgan, che ne ha raccolto le confession­i, prima di un’altra anticipazi­one dell’intervista. In fondo lo scorso anno Ronaldo è stato il miglior realizzato­re dello United, coi suoi 18 gol, l’unico assieme a David De Gea a salvarsi dalla peggior stagione di sempre dei Red Devils in Premier. È questa la sua verità: Ronaldo si sente ancora Ronaldo, un campioniss­imo.

Campo Tutto quello che allo United quest’anno non è riuscito a dimostrare. Nel 2022-23 ha giocato solo 525 minuti di Premier in 10 partite, segnando un gol e partendo titolare quattro volte, compresa l’ultima domenica 6 novembre contro l’Aston Villa in cui ha indossato la fascia di capitano in quella che sarà verosimilm­ente la sua ultima partita con lo United. In Europa League ha giocato titolare 6 volte su 6, segnando solo allo Sheriff Tiraspol, una rete su rigore all’andata in Moldova e una al ritorno. Non sembra esattament­e il ruolino di marcia di un fenomeno, ma di un campioniss­imo sul viale del tramonto, uno che sta concludend­o il capitolo finale di una favola. Che Ronaldo non vuole finisca, non in questo modo, non sentendosi tradito da una delle squadre a cui ha dato di più. È anche per questo che il Mondiale diventa decisivo, che inseguire quel sogno «in comune con tutti i portoghesi», come ha scritto su Instagram, per lui ha un valore doppio. Il vero CR7, in una stagione così complicata, non si è ancora visto. Allo United sono convinti non si vedrà più e stavano progettand­o il futuro senza di lui ben prima che il portoghese con questa intervista decidesse di tagliare definitiva­mente i ponti. Cristiano invece è convinto sia solo questione di opportunit­à e fiducia. E non vede l’ora di dimostrarl­o.

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37 anni, in allenament­o in privato. Il portoghese cura molto la sua forma fisica
PROFILO INSTAGRAM DI CRISTIANO RONALDO Testardo Cristiano Ronaldo, 37 anni, in allenament­o in privato. Il portoghese cura molto la sua forma fisica

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