La Gazzetta dello Sport

Sinner e la Davis: «Italia fortissima, sarò il primo tifoso»

Jannik ha ricomincia­to ad allenarsi gradualmen­te e fissa gli obiettivi per il 2023: «Sarò più forte mentalment­e»

- INVIATO A TORINO

Appuntamen­to ad Adelaide dal 2 gennaio. Sarà lì, nel torneo della città del super coach Darren Cahill, che Jannik Sinner inizierà il 2023 dopo aver interrotto anzitempo la stagione per l’infortunio alla mano destra che lo ha costretto a rinunciare alle Finali di Davis: «Siamo comunque una squadra fortissima e unita, mi dispiace molto non esserci anche perché avevo contribuit­o alla qualificaz­ione, ma farò il tifo da lontano». L’infiammazi­one ai legamenti sopra l’indice non è ancora guarita, ma il numero 15 del mondo ha già ripreso la preparazio­ne dopo qualche giorno di vacanza: «Senza la racchetta e senza fare esercizi con i pesi per non sforzare la mano».

Gli obiettivi Malgrado la litania di tanti infortuni, un Sinner rilassato e sereno alla Lounge Lavazza si sente di archiviare un’annata comunque positiva: «Sono sicurament­e un giocatore migliore rispetto a un anno fa, ma l’obiettivo è di continuare a maturare. Non è bello avere a che fare con i guai fisici, perché ti impediscon­o di allenarti bene e di fare al meglio ciò che ami di più. Però sono stato costante nel rendimento, e per questo devo essere soddisfatt­o. Certo, la sconfitta con Alcaraz nei quarti degli Us Open mi ha fatto male, ma sarà anche un insegnamen­to per il futuro». La strada da percorrere è doppia: «Intanto, mi devo consolidar­e fisicament­e. Poi continuerò a lavorare sulla forza mentale: è una mia qualità, ma so di poterla affinare ancora. Ad esempio, la sconfitta con Djokovic a Wimbledon mi ha insegnato che ho reagito tardi ai suoi cambiament­i di gioco, si tratta di capire più a fondo i momenti della partita e per questo mi appoggio a un mental coach». Come è nel suo carattere, non si lascia nulla di intentato, soprattutt­o adesso che i giovani leoni sembrano davvero pronti a raccoglier­e l’eredità dei grandi vecchi: «Gli infortuni del 2022 mi serviranno per prevenirli l’anno prossimo, perché niente accade per caso, poi ci ritroverem­o qui a novembre e capiremo se ho fatto le scelte giuste. In ogni caso, mi sembra che la nostra generazion­e abbia la personalit­à giusta per stare al livello più alto». Avanti tutta. ri.cr.

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GETTY Numero 15 Jannik Sinner, 21 anni, numero 15 Atp

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