«Nel 2023 avremo Chiesa e Pogba Così lotteremo per lo scudetto» JUVE SI PUÒ Il suo futuro «Ora penso solo al Mondiale Io e il club non abbiamo fretta»
Èun Adrien Rabiot determinato a giocarsi fino in fondo il primo Mondiale con la Francia, dopo aver trascinato la Juventus fuori dalla crisi, spingendola fino al terzo posto in classifica: «Era il nostro obiettivo – spiega il centrocampista in esclusiva alla Gazzetta, prima di partire per il Qatar, dal ritiro della Francia – e da gennaio sono certo che ci giocheremo alla pari lo scudetto, anche grazie ai rientri di Pogba e Chiesa».
3Intanto c’è il suo primo Mondiale da giocare. «È un sogno che non si era realizzato quattro anni fa in Russia, adesso invece me lo sto godendo a pieno, ripensando anche ai primi ricordi più intensi di quando ero bambino. In particolare, il Mondiale del 2006 con il gran ritorno di Zidane, il tifo ad ogni partita, peccato solamente per la finale persa ai rigori contro l’Italia...».
3Confermarsi in Qatar, missione impossibile per la Francia?
«Nulla è impossibile, nella vita come nel calcio. Sarà complicata, perché è già difficile quando non si è tra i favoriti. Da campioni in carica tutti vorranno batterci. È una bella sfida collettiva, ma vogliamo scrivere la storia. In ogni caso è un’esperienza unica per qualsiasi giocatore».
3 Il c.t. Didier Deschamps la definisce un giocatore di equilibrio.
«Ne parliamo spesso. Mi ero definito così e mi ha dato ragione. Un giocatore di equilibrio è quello che fa il legame tra attacco e difesa, con una giusta posizione e riflessione tattica, per leggere e capire il gioco, adattarsi alle situazioni, con o senza palla, reagendo ai movimenti dei compagni».
3 Quanto le sono serviti questi quattro anni alla Juventus, e in particolare le stagioni con Allegri, che l’aveva voluta fortemente a Torino, prima di lasciare il posto a Sarri?
«Ho imparato molto anche con Sarri, ma queste stagioni con Allegri mi hanno permesso di migliorare tanto. Quest’anno per esempio studio molto i video con uno dei suoi vice, Paolo Bianco. È un lavoro che poi mi serve pure in nazionale, anche se qui ovviamente giochiamo in modo diverso».
3La Juventus adesso è terza: credete nello scudetto?
«Vista la rosa, non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di lottare per il titolo. L’inizio non è stato facile per gli infortuni. Non abbiamo mai giocato al completo, ma avevamo l’obiettivo di tornare sul podio prima del Mondiale, per sfidare a gennaio il Napoli che ha fatto un inizio di stagione incredibile. Ma pure loro perderanno qualche punto per strada, sta a noi approfittarne. Dieci punti sembrano tanti, ma la stagione è lunga. Il ritorno di Chiesa e Pogba ci farà bene, come il contributo dei giovani come Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior. Insieme possiamo puntare allo scudetto. È quasi un peccato fermarsi adesso perché si è innescato un cambio di mentalità e abbiamo creato il clima giusto, con energia ed entusiasmo».
3Che cosa consiglia ai giovani che si sono messi in mostra in questi mesi?
«Di seguire con attenzione i consigli di Allegri che è un grande allenatore perché non si focalizza solo sugli obiettivi, sempre importanti alla Juve, ma è molto pedagogico con i giovani, insistendo in allenamento anche quando sbagliano. I risultati si ve
L’inseguimento al Napoli «Con la rosa che abbiamo, mai avuto dubbi che saremmo stati in corsa»
dono, sono tutti migliorati in questi mesi anche nella difficoltà: la direzione è quella giusta».
3Per la prima volta in carriera lei non giocherà gli ottavi di Champions.
«Una grande delusione, ma anche per la Juventus. Cinque sconfitte a questi livelli non sono accettabili, ma è andata così. Ma mi sono subito detto che adesso voglio vincere l’Europa League, tra l’altro da giocare contro altre grandissime squadre. È una bella sfida, utile per darci li giusto slancio pure per lo scudetto».
3 Con Cuadrado lei è il giocatore più utilizzato da quando è arrivato e ormai tra i leader della Juventus: potrebbe interessarla la fascia di capitano?
«Mi sento già importante, perché Allegri conta davvero su di me. Per la fascia c’è già una gerarchia con Bonucci, Cuadrado e Danilo. Anche se potrebbe avere una logica pensarci, non è una priorità. La cosa più importante è portare in alto la Juve».
3Come è cambiata la Serie A dal suo arrivo? «Prima forse la Juve vinceva con una certa facilità. Ormai il campionato è molto più difficile, con un’identità forte, sempre più seguito nel mondo. Appassionante per i tifosi, stimolante per noi in campo: più la lotta è dura e più bella sarà la vittoria alla fine».
3La Serie A allora è migliore della Premier League dove sembrava potesse trasferirsi la scorsa estate? Lei ha il contratto in scadenza, ha deciso cosa fare?
«È vero, ci sono stati contatti in Premier, ma alla fine è stata forse una fortuna che sia rimasto, forse la miglior decisione. La Premier rimane il campionato più seguito, ma al futuro non ci penso, resto concentrato sul Mondiale. Io e il club non abbiamo fretta, c’è serenità e avremo tempo per soppesare ogni possibilità».
3Com’è un Mondiale senza l’Italia?
«Sarebbe stato più bello con l’Italia, campione d’Europa in carica e una bella concorrente. L’eliminazione è inspiegabile e un vero peccato».
3Senza Pogba e Kanté, c’è più attesa nei suoi confronti in Qatar: come si è preparato?
«Giocando al massimo ogni partita con la Juve, per riportarla sul podio, senza pensare troppo al Mondiale. Penso di essere al meglio fisicamente e mentalmente».
3Pogba le ha dato un incarico particolare per il Mondiale?
«In realtà me ne dà a ogni partita, motivandomi, chiedendomi gol, anche perché quando tornerà vorrà sicuramente competere ai vertici. Abbiamo un buon rapporto, mi spiace che non ci sia. Per il Mondiale mi ha detto che spetta a me trascinare la Francia come faccio con la Juve. So che è comunque con noi».
3Quali sono le favorite o le sorprese possibili in
Qatar?
«Tra le favorite l’Argentina. Non solo perché è l’ultimo Mondiale di Messi, ma perché è una squadra di qualità con la giusta energia. E poi occhio all’Olanda».
3 La Francia è favorita, come prima dell’Europeo flop.
«Difficile comparare. L’attesa oggi è molto più forte, la squadra è cambiata, ci sono assenze importanti e giocatori nuovi da integrare. Ma siamo molto concentrati e molto determinati ad andare fino in fondo».