Gelò la Roma Ma la Serie A è il suo habitat
Le italiane gli hanno messo gli occhi addosso da un po’. Dall’Atalanta al Sassuolo, per finire con la Roma, che però a giugno fu freddata dalle dichiarazioni del suo agente, Martin Sendoa: «Preferiamo il Porto». Facundo Farias, però, in Portogallo non ci è arrivato: oggi è ancora al Colon, nella sua Argentina, sebbene sia logico pensare che non ci rimarrà per molto. Troppo talento per non sbarcare in Europa a breve. Sul dove, invece, permane il dubbio. Il suo calcio, fatto di partenze quasi da fermo e dribbling stretti, fa pensare alla Spagna e all’Italia come meta più probabile. Ricorda infatti un po’ il Papu Gomez, anche per la “tigna” e il baricentro basso, ma soprattutto per la versatilità: nasce trequartista puro, ma si adatta da ala e seconda punta all’occorrenza. Sempre Sendoa non si è mai risparmiato con altri paragoni: «Assomiglia a Tevez e può giocare da punta pura». Opinione un po’ di parte, ma sulla mentalità vincente di Farias si può scommettere. Basta che stia attento all’alimentazione: si dice che il soprannome “El Gordo” nasca anche per una malsana passione per cibo pesante e bevande zuccherate...