Doppio obiettivo Gasp Puntare sui giovani e “alleggerire” la rosa
Il tecnico insiste sui talenti di casa e potrebbe rinunciare a qualche big come Malinovskyi e Boga
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Due settimane di vacanza prima di riprendere gli allenamenti. Reduce da una settimana nera in cui sono arrivate le sconfitte con Napoli, Lecce e Inter a macchiare un super avvio di stagione, l’Atalanta però guarda già al futuro. A gennaio infatti riprende il campionato (il 4 la Dea è attesa al Picco di La Spezia), ma c’è anche una finestra di mercato che passerà come sempre dal trovare un punto di equilibrio tra le idee di Gasperini e le strategie del club. Il tecnico è pronto a puntare sui giovani e vuole evitare il problema di «esclusioni eccellenti» determinato da una rosa che già a fine agosto aveva definito troppo allargata, anche in considerazione dell’esclusione dalle Coppe europee. Il tutto inevitabilmente poi dipenderà da quanto effettivamente si riuscirà a fare sul mercato, cioè dalle offerte che arriveranno per gli elementi ritenuti non indispensabili. L’obiettivo resta un esterno di piede mancino, ma servirebbe anche un altro elemento “alla Lookman” nel caso dovessero esserci cessioni in attacco.
Sacrificabili Per fare cassa infatti si può ipotizzare che vengano valutate offerte congrue per uno tra i due esterni più esperti (Hateboer e Maehle), un paio di giocatori offensivi e al limite Demiral. Il 24enne difensore nazionale turco sarebbe potuto partire già la scorsa estate fruttando una plusvalenza dopo il riscatto del cartellino dalla Juve, per 20 milioni più bonus. Poi tutto fu congelato causa squalifica di Palomino, rientrato proprio contro l’Inter. In uscita, potenzialmente, ci sono anche Malinovskyi, Boga (magari in prestito) e Zapata. Il 31enne Duvan verrebbe sacrificato sull’altare della crescita di Hojlund, mentre il 29enne Malinovskyi ha offerte in Premier e domenica non si è certo giocato al meglio la chance di far ricredere i suoi. Boga è più giovane di 4 anni, ma a Bergamo fatica a ritrovare quei guizzi che avevano portato la Dea a investire 22 milioni più due di bonus nel gennaio scorso.
I giovani L’Atalanta parte comunque da una base importante rappresentata da giovani cresciuti in fretta, complici anche le pro
blematiche legate soprattutto a difesa e attacco, e sui quali si continuerà a insistere. Persi in sequenza Palomino, Djimsiti e Toloi - il cui forfait contro l’Inter ha finito col pesare parecchio -, Gasperini ha insistito su Okoli e Scalvini, colonne dell’Under 21 e risultati più che affidabili anche nel club. Il 21enne Okoli può coprire tutti i ruoli dietro e ha sbagliato solo la gara di Lecce, mentre il 18enne Scalvini ha fatto la voce grossa anche in mediana (suo il gol del sacco di Roma) e stasera sarà titolare con Mancini nel test in Albania. Hojlund e Soppy non sono gioielli del vivaio, ma i loro acquisti in estate rapprincipale
presentano il manifesto della filosofia Dea. Per il 19enne danese l’investimento è stato di 17 milioni e il ragazzo è si è rivelato prezioso per rimpiazzare la vecchia guardia colombiana, con Muriel e Zapata ad alternarsi in infermeria. Soppy, classe 2002 francese di origini ivoriane, è costato 10 milioni bonus compresi. Malgrado contro l’Inter sugli esterni abbiano giocato Hateboer e Mahele, Brandon ha già messo insieme 10 presenze (di cui 7 da titolare) e la Dea crede in lui.