Lotta, aiuta e segna Albertone certezza nel Como delle star
La squadra di Longo migliora e aspetta che i suoi big diventino decisivi Intanto il più affidabile è l’attaccante
i dice che la verità è destinata a soffrire, ma non si estingue mai». Che sia di Tito Livio o di Fabio Massimo non importa in questa sede. Quello che piace di questa citazione è il fatto di calare perfettamente sul profilo gigantesco di Alberto Cerri. Ha 26 anni e la nomea di promessa che sembra eternamente rinascere a ogni stagione. Però nell’accezione di attesa rimandata, di sviluppo mai completato. Eppure se ci si ferma semplicemente a rileggere il suo percorso si noterà come dalla stagione 2014-15, la sua prima vera tra i grandi,
«Sl’attaccante di Parma non ha segnato solo nel corso della 201819 a Cagliari. Per il resto almeno una volta ci è finito sul tabellino in campionato nella sessione “marcatori”. E visto che il picco di presenze lo ha raggiunto nella scorsa stagione proprio a Como con 27, sono numeri con un certo significato.
La previsione di Sacchi
E anche in questa Cerri sta dimostrando che la verità è destinata a soffrire, ma non si estingue mai. Lui segna, 3 volte finora in campionato, pur non facendo parte di quelle stelle che il Como ha là davanti. Ha gli stessi gol di Patrick Cutrone e tre volte tanti quelli di Leonardo Mancuso. Alberto
ne aveva segnati 10 nella scorsa stagione e in estate il club ha potenziato l’attacco con altri nomi di altissimo livello per la categoria. Lui è rimasto, focalizzato sul fare bene e basta. D’altronde nel 2014, quando si era affacciato in prima squadra a Parma, glielo aveva previsto un certo Arrigo Sacchi. «Credo che ci sia troppa attesa attorno al ragazzo. Questo non l’aiuta. E’ un atleta che ha sicuramente delle potenzialità: per arrivare al top, ha ancora tantissima strada. E’ importante che lo capisca il prima possibile. Dovrà cercare di essere un perfezionista: se ci riuscirà, darà grandi soddisfazioni al Parma e all’Italia. Io me lo auguro vivamente». Cerri insiste
e non molla, ecco perché quasi nove anni dopo è ancora qui a segnare. I dati di Opta, tra l’altro certificano un paio di elementi interessanti. Alberto è il giocatore del Como che ha tentato più conclusioni in questo campionato: 33, ben 16 più di Mancuso (17) secondo tra i compagni di squadra. E 17 dei suoi 33 tiri - quindi poco più della metà - sono stati di testa, almeno cinque più di ogni altro giocatore in questa Serie B (Ayé del Brescia e Fabbian della Reggina a quota 12). Un martello, di testa e di spirito.