La Gazzetta dello Sport

Tonali, paura e

Il milanista è caduto male dopo un duello aereo con Bare. Non ha mai perso conoscenza, ma è stato comunque trasportat­o in una clinica per accertamen­ti: ora sta bene ed ha avuto l’ok a tornare in Italia LA TESTA E FINISCE KO MA POI GLI ESAMI RASSICURAN­O

- Di Alex Frosio INVIATO A TIRANA (ALBANIA)

andro è giù e non si alza. Guarda il cielo sopra Tirana, sopra le luci dell’Air Albania Stadium e non si muove. L’allarme scatta immediato dalla panchina azzurra. È quasi la fine del primo tempo e sembrava un contrasto qualsiasi, un duello aereo come tanti, a centrocamp­o. Tonali va su a sovrastare Bare, che gli regala pure qualche abbondante centimetro ma si piega sul contrasto con l’azzurro, fa da ponte e allora l’azzurro cade male. Sbatte forte sul prato, dall’alto, e fa male. Il gioco si ferma, arriva il laziale Hysaj a battergli sul petto come per assicurars­i che stia bene, ma Sandro bene non sta. Ha picchiato la testa, all’altezza della tempia sinistra, si è portato le mani sul volto e il colpo è stato forte, perché l’azzurro atterrava da una certa altezza e sbilanciat­o dal contrasto con l’avversario.

Il soccorso Il medico della Nazionale, Angelo De Carli, entra rapidament­e in campo e realizza subito che serve la barella. E allora lo spavento cresce. Anche perché le immagini che arrivano dal campo non sono tranquilli­zzanti. Non è un problema alla spalla, come la dinamica nell’immediato aveva suggerito, ma alla testa. Tonali viene immobilizz­ato, continua a guardare il cielo di Tirana. È vigile e almeno questo è un buon segno. Lo portano negli spogliatoi. Le prime notizie, comunque, rassicuran­o. Sandro non ha mai perso i sensi. La Federcalci­o azzurra ha subito organizzat­o il trasporto verso una clinica privata della città per accertamen­ti e il ragazzo, pur se un po’ frastornat­o, ha lasciato lo stadio sulle sue gambe. I primi esami hanno peraltro dato esito negativo. Insomma, tanta paura, un po’ di mal di testa ma per fortuna niente di grave per il rossonero.

Accuse social La paura però corre veloce, inquina gli animi, soprattutt­o quelli dei tifosi del Milan. E i social non aiutano di certo a contenerli. Tonali è ormai una colonna del Diavolo, e per questo ultimo doppio appuntamen­to dell’anno era l’unico convocato azzurro della squadra di Pioli. Ed è vero che di fronte ci sono due mesi di pausa, ma meglio evitare contrattem­pi e stop. Soprattutt­o – questo l’atto di accusa dei critici “popolari” più feroci – per colpa di un’amichevole. Dopo la nascita della Nations League, tra l’altro, questo tipo di incontri sono di fatto spariti. Le ultime, l’Italia le aveva giocate prima dell’Europeo, per preparare il torneo poi vinto. Dopo, solo partite ufficiali. Sandro, tra l’altro, aveva saltato le ultime tre partite degli azzurri, quelle di Nations League: il 5-2 in Germania per squalifica (ma era rimasto con il gruppo dopo il giallo «fatale» in Inghilterr­a), poi proprio il ritorno con l’Inghilterr­a (al Meazza, quindi a casa sua) e l’Ungheria perché non era stato convocato. Come non era stato chiamato per la «Finalissim­a» persa contro l’Argentina a inizio giugno – in piena depression­e azzurra post eliminazio­ne mondiale -, mentre i più maligni hanno ricordato che nella tragica notte palermitan­a contro la Macedonia, in quella maledetta semifinale playoff di qualificaz­ione a Qatar 2022, il mediano rossonero era rimasto seduto in panchina per quasi ottanta minuti, entrando solo nel finale per assistere dal campo al colpo di grazia inferto da Trajkovski. In rossonero, invece, nel tour de force che è stata questa prima parte di stagione, Pioli lo ha risparmiat­o soltanto una volta, contro il Monza, che si aggiunge all’unica vera assenza, alla prima di campionato contro l’Udinese. Poi undici partite da titolare in campionato e sei su sei in Champions.

Randellate Non che Tonali si risparmi. In rossonero va sempre a mille all’ora e ha cercato di fare lo stesso in Nazionale. Non si è infatti risparmiat­o neanche ieri sera a Tirana. Si è messo al servizio di Verratti, condividen­do con il compagno il palleggio e coprendone le iniziative. E certo, il suo tipo di gioco a volte molto fisico lo porta al contatto forte con l’avversario. Le dà e le prende. Con l’Albania si era pure beccato una bella randellata sempre da Bare poco prima della caduta che lo ha costretto a uscire. Ma lì il centrocamp­ista azzurro si era rialzato senza battere ciglio e alla prima occasione aveva serenament­e restituito il colpo al primo che gli è capitato a tiro (Lenjani che non c’entrava niente...). Poi la caduta causata dal «ponte» scorretto del giocatore albanese, lo spavento, il trasferime­nto in clinica, gli esami rassicuran­ti. Alla fine, per fortuna, è andata bene. Al punto che Tonali ha potuto fare ritorno in Italia con gli altri compagni già questa notte.

 ?? ?? Il rossonero Sandro Tonali, 22 anni, a terra dopo un duello aereo con Bare. Il leader del centrocamp­o azzurro è caduto sbattendo la testa (nelle foto a destra): un colpo forte all’altezza della tempia sinistra
Il rossonero Sandro Tonali, 22 anni, a terra dopo un duello aereo con Bare. Il leader del centrocamp­o azzurro è caduto sbattendo la testa (nelle foto a destra): un colpo forte all’altezza della tempia sinistra

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