La Gazzetta dello Sport

IDEA MUSAH IL GIRAMONDO DI GATTUSO CHE INCANTA INZAGHI

Sarà al Mondiale con gli Usa dopo le giovanili inglesi e l’Academy dell’Arsenal Il Valencia lo valuta tanto, i nerazzurri studiano il blitz

- Di Vincenzo D’Angelo MILANO

Giovani, di qualità, con esperienza internazio­nale e la voglia di volare. Ci fossero degli indizi scritti legati alle prossime operazioni dell’Inter, queste sarebbero le caratteris­tiche imprescind­ibili nella caccia all’opportunit­à. Perché è più o meno con questa logica che l’a.d. Marotta e il d.s. Ausilio si affacciano al mercato di gennaio, dove l’Inter al momento non sembra aver necessità impellenti, almeno che non ci saranno delle uscite o le giuste condizioni per poter chiudere un affare importante, di quelli che possono cambiare gli equilibri. Il mirino dell’Inter è puntato soprattutt­o in Spagna, terra promessa per tanti ragazzi in rampa di lancio. In particolar­e, Ausilio e il suo vice Baccin sono concentrat­i sul Valencia, dove non c’è soltanto l’esterno mancino Jesus Vazquez, ma soprattutt­o Yunus Musah, centrocamp­ista tuttofare di corsa e qualità, pronto a disputare il suo primo Mondiale da protagonis­ta con la nazionale degli Stati Uniti.

Obiettivo L’Inter ha deciso di iscriversi alla corsa per Musah, nonostante la concorrenz­a dei top club d’Europa. Musah, 20 anni da compiere il prossimo 29 novembre, da tre stagioni si sta mettendo in luce col Valencia e quest’anno sotto la guida di Gattuso vanta già 11 presenze. Gioca centrocamp­ista centrale, ma può ricoprire ogni posizione della mediana: regista, mezzala e pure trequartis­ta all’occorrenza. Ha un contratto in scadenza nel 2026 e un valore di mercato di circa 20 milioni: il Mondiale potrebbe far lievitare il prezzo, per questo l’Inter ha deciso di muoversi in largo anticipo, ottenendo comunque il gradimento del giocatore, che sogna al più presto di fare il suo esordio in Champions League. La trattativa è complessa, ma l’interessa dell’Inter è forte e chissà che non possa trasformar­si presto in qualcosa di più. Alle condizioni giuste e con una cessione nel reparto, l’Inter potrebbe provare anche tentare il blitz a gennaio, altrimenti se ne riparlerà la prossima estate.

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da genitori ghanesi, ma i primi novi anni di vita li ha vissuti a Castelfran­co Veneto, dove ha mosso anche i primi passi sui campi da calcio, nel Giorgione Calcio 2000. La famiglia si è poi trasferita a Londra, ed è lì che Yunus si è formato per il grande calcio: a 16 anni già giocava nell’Academy dell’Arsenal, con gli Under 18. La scalata a livello internazio­nale è arrivata con le Under inglesi, ma alla fine Musah ha scelto la nazionale a stella e strisce perché «è lì che sono nato». Qualità e personalit­à da vendere, il Mestalla è pazzo di lui ma sa che un gioiello del genere è difficile da trattenere a lungo. E l’Inter spera di realizzare il colpo vincente. Dopo l’argentino Alcaraz, ecco un altro under 20 di talento e personalit­à nel mirino nerazzurro. Segno evidente di quella che sarà la strategia futura del club di Suning.

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Skriniar Ma intanto c’è da pensare anche al presente, dove l’affare più importante resta il rinnovo di Milan Skriniar, in scadenza la prossima estate. Ieri c’è stato un nuovo contatto tra i dirigenti nerazzurri e gli agenti del giocatore, impegnato in questi giorni con la nazionale slovacca. Le parti sono sempre più vicine, la partita ora si sta giocando sui bonus, ma alla fine l’accordo dovrebbe essere raggiunto sulla base di un quinquenna­le da 6 milioni netti a stagione. La volontà delle parti è di andare avanti insieme, premessa necessaria per facilitare l’intesa. E in serata l’a.d. Marotta ha confermato l’ottimismo degli ultimi tempi, pur sapendo che prima di fine mese sarà impossibil­e arrivare alla tanto attesa firma sul rinnovo di Skriniar: «Abbiamo grande rispetto per Milan, sappiamo di avere a che fare con un profession­ista dal valore enorme — ha detto a margine della presentazi­one del libro Le nuove guerre del calcio di Marco Bellinazzo —. Come lui, abbiamo tanti giocatori in scadenza di contratto e siamo certi che tutti meriterebb­ero di rimanere in nerazzurro. Le logiche del mercato, tuttavia, non ci consentono di procedere in quella direzione. Con Skriniar, invece, c’è un discorso avviato da tempo: sono ottimista». Insomma, la tavola è apparecchi­ata. Almeno per Skriniar. Altri, già a gennaio, potranno cercasi una nuova avventura.

(ha collaborat­o Francesco Calvi)

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