La Gazzetta dello Sport

Motta potenzia le fasce Lato avanza a sinistra, poi Holm se esce Kasius

Lo spagnolo può lasciare il Valencia: il contratto scade. Lo svedese (Spezia) piace ma c’è l’Ajax

- Matteo Dalla Vite

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Thiago Motta ha cambiato il Bologna. E l’ha migliorato, dando un senso in più a diversi giocatori, trovando i gol dai centrocamp­isti (5, finora, con tre di Ferguson), scegliendo in base alle risposte settimanal­i e non in base al nome o alla militanza. Thiago Motta ha dato una sterzata a tutto: non solo nei punti (12 nelle ultime 5 gare) ma anche nel considerar­e la bivalenza e la duttilità di giocatori che potevano sembrare a binario unico. Ora che l’ha migliorato, però, il tecnico vorrebbe poterlo perfeziona­re: e il mercato di gennaio potrebbe alzare l’asticella delle possibilit­à tenendo presente un concetto calcistico fondamenta­le nelle “visioni” del tecnico. Il concetto delle catene, degli uomini di corsia, delle fasce: veri propulsori di tutto, generatori di varianti.

Laterali

Il Bologna, si sa, acquisirà elementi nel momento in cui qualcuno uscirà e i nomi sono tre, ovvero Kasius (cercato in Bundesliga), Sansone (in scadenza di contratto) e Vignato (in cerca di minutaggio). La loro eventuale uscita potrebbe portare a un tris. il primo obiettivo è un’ala destra. Poi, un centrocamp­ista e un laterale bivalente, che sia destro o mancino insomma, perché nel suo curriculum l’adattabili­tà dei giocatori non ha mai fatto difetto a Thiago Motta. E in questa zona - ben sapendo che Kasius potrebbe uscire e che Cambiaso potrebbe giocare benissimo anche a destra - è emerso sì il nome di Emil Holm (Spezia, 22 anni, svedese, notato pure da Juve, Roma e Ajax), sì di Kelvin Amian (Spezia) ma anche quello di Toni Lato, mancino e forse in rotta con il Valencia allenato da Gattuso che lo ha definito «un ragazzo incredibil­e e molto umile».

Indennizzo Lato, 24enne spagnolo, ha il contratto in scadenza nel prossimo giugno: non è escluso, quindi, che possa salutare la compagnia spagnola a gennaio perché pare che di rinnovo non se ne voglia parlare. Oppure sì, magari per non depauperar­e l’eventuale incasso in caso di cessione. Lato è stato visionato più volte dagli 007 del Bologna e in questa stagione ha disputato 9 gare sulle 14 totali dopo annate

piene di titolarità, sempre da laterale sinistro e una volta da interno di centrocamp­o. Duttilità è la parola-chiave, ed evidenteme­nte guardando i risultati con Aebischer (un mediano che diventa “Falsa Ala” e pure goleador) e Posch (centrale che diventa laterale di spinta e pure lui da gol) la versatilit­à per Motta è tutt’altro che un’ostacolo. In queste settimane ci sono stati contatti tra l’agente e la dirigenza rossoblù: ma pure tra Bologna e Valencia per capire se il club spagnolo potrebbe liberarlo a fronte di un indennizzo lieve per non perderlo a zero. Di certo il richiamo della A potrebbe fare il resto.

Isaksen e Sampsted

Nei giorni passati, poi, sono emerse voci di difficile sviluppo: quelle legate a Karsdorp (c’è anche la Juve) e Shomurodov (ma Zirkzee non ha chiesto la cessione). Fra i nomi sul taccuino del duo Sartori-Di Vaio non va sottovalut­ato il nome di Isaksen (ala del Midtjyllan­d), non è uscito Pedersen (Feyenoord) ed è finito anche Alfons Sampsted, 24, in scadenza il 31 dicembre col Bodo. Voci sì, ma Motta non vuole fermare la propria rumorosa risalita.

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GETTY Mancino Toni Lato, 24 anni, terzino (o ala) del Valencia di Gattuso

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