Milan e Inter: servono acquisti di peso per sperare di prendere questo Napoli
Aouar va benissimo, Musah sarebbe un bell’investimento per il futuro, ma temiamo che al mercato di gennaio Milan e Inter debbano alzare il livello degli obiettivi, se vogliono fare una seria opposizione al Napoli, nel campionato-bis che ripartirà a gennaio, e se puntano a un ottavo di Champions che vada oltre la bella presenza e il “grazie lo stesso”. Tottenham (Milan) e Porto (Inter) sono avversarie accessibili e complicate allo stesso tempo. Houssem Aouar, francese di origini algerine, è in scadenza di contratto con l’Olympique Lione e il Milan gli gira attorno. Maldini e Massara lavorano per prenderlo a giugno, ma sperano di imboccare la scorciatoia e di presentarlo a Milanello entro la fine di gennaio. Nulla da obiettare, parliamo di un centrocampista con molteplici qualità: tecnica, corsa, senso dell’anticipo. Lo ricordiamo nel Lione che eliminò la Juve di Sarri agli ottavi di Champions, nell’inverno del 2020, poco prima del “lockdown” per Covid. Aouar non è Adli, ha un curriculum superiore. Adli non ha mai giocato nelle coppe europee, Aouar, di due anni più “vecchio”, 24 contro 22, ha già alle spalle 27 presenze e tre gol in Europa. Aouar potrebbe confliggere con De Ketelaere, fin qui la grande delusione milanista, ma è più duttile, impiegabile come mezzala. Non pensiamo che il Milan vada su Aouar per liberarsi di De Ketelaere, sarebbe clamoroso se il club rinnegasse un investimento da 40 milioni, più che altro sarebbe anti-economico. Basterebbe Aouar per e Jesus Vazquez, trequartista il primo ed esterno il secondo, ma bisognerà verificare quale Lukaku restituirà il Mondiale e agire di conseguenza.
La prima parte della stagione interista è stata penalizzata dall’infortunio del centravanti belga. Come se Lukaku non fosse mai ritornato, Simone Inzaghi si è arrangiato con il format dell’annata precedente. Lautaro Martinez frontman d’attacco e Dzeko pilone tra trequarti e area. Dzeko è stato il Giroud dell’Inter: ha combattuto e segnato, ad onta dei 36 anni, di più non gli si può chiedere e sarebbe miracoloso se garantisse lo stesso livello di prestazioni da gennaio fino a giugno, senza picchi al ribasso. È mancato Correa, vaporosa terza punta. Andrà fatto un controllo su Lukaku di ritorno dal Qatar e in caso di dubbi, andrebbe presa un’altra punta, più affidabile e continua di Correa. Discorso estendibile alla tarda primavera, quando bisognerà decidere se rinnovare il prestito di Lukaku con il Chelsea. Ci auguriamo di essere smentiti dal campo, ma l’Inter non può permettersi altri cinque mesi con un Lukaku semiindisponibile e nel dubbio dovrebbe cautelarsi. Né al Milan né all’Inter si chiede di acquistare Haaland o campioni affini, anche perché nessuna delle due può permetterselo, ma qualcosa di più sostanzioso andrà fatto, anche per cautelarsi in chiave qualificazione Champions. A 23 giornate dalla fine nulla è deciso, sia che si parli di scudetto sia che si guardi allo scudettino degli altri tre posti buoni per l’Europa che conta e che paga.