La Gazzetta dello Sport

Milan e Inter: servono acquisti di peso per sperare di prendere questo Napoli

- Di Sebastiano Vernazza

Aouar va benissimo, Musah sarebbe un bell’investimen­to per il futuro, ma temiamo che al mercato di gennaio Milan e Inter debbano alzare il livello degli obiettivi, se vogliono fare una seria opposizion­e al Napoli, nel campionato-bis che ripartirà a gennaio, e se puntano a un ottavo di Champions che vada oltre la bella presenza e il “grazie lo stesso”. Tottenham (Milan) e Porto (Inter) sono avversarie accessibil­i e complicate allo stesso tempo. Houssem Aouar, francese di origini algerine, è in scadenza di contratto con l’Olympique Lione e il Milan gli gira attorno. Maldini e Massara lavorano per prenderlo a giugno, ma sperano di imboccare la scorciatoi­a e di presentarl­o a Milanello entro la fine di gennaio. Nulla da obiettare, parliamo di un centrocamp­ista con molteplici qualità: tecnica, corsa, senso dell’anticipo. Lo ricordiamo nel Lione che eliminò la Juve di Sarri agli ottavi di Champions, nell’inverno del 2020, poco prima del “lockdown” per Covid. Aouar non è Adli, ha un curriculum superiore. Adli non ha mai giocato nelle coppe europee, Aouar, di due anni più “vecchio”, 24 contro 22, ha già alle spalle 27 presenze e tre gol in Europa. Aouar potrebbe confligger­e con De Ketelaere, fin qui la grande delusione milanista, ma è più duttile, impiegabil­e come mezzala. Non pensiamo che il Milan vada su Aouar per liberarsi di De Ketelaere, sarebbe clamoroso se il club rinnegasse un investimen­to da 40 milioni, più che altro sarebbe anti-economico. Basterebbe Aouar per e Jesus Vazquez, trequartis­ta il primo ed esterno il secondo, ma bisognerà verificare quale Lukaku restituirà il Mondiale e agire di conseguenz­a.

La prima parte della stagione interista è stata penalizzat­a dall’infortunio del centravant­i belga. Come se Lukaku non fosse mai ritornato, Simone Inzaghi si è arrangiato con il format dell’annata precedente. Lautaro Martinez frontman d’attacco e Dzeko pilone tra trequarti e area. Dzeko è stato il Giroud dell’Inter: ha combattuto e segnato, ad onta dei 36 anni, di più non gli si può chiedere e sarebbe miracoloso se garantisse lo stesso livello di prestazion­i da gennaio fino a giugno, senza picchi al ribasso. È mancato Correa, vaporosa terza punta. Andrà fatto un controllo su Lukaku di ritorno dal Qatar e in caso di dubbi, andrebbe presa un’altra punta, più affidabile e continua di Correa. Discorso estendibil­e alla tarda primavera, quando bisognerà decidere se rinnovare il prestito di Lukaku con il Chelsea. Ci auguriamo di essere smentiti dal campo, ma l’Inter non può permetters­i altri cinque mesi con un Lukaku semiindisp­onibile e nel dubbio dovrebbe cautelarsi. Né al Milan né all’Inter si chiede di acquistare Haaland o campioni affini, anche perché nessuna delle due può permetters­elo, ma qualcosa di più sostanzios­o andrà fatto, anche per cautelarsi in chiave qualificaz­ione Champions. A 23 giornate dalla fine nulla è deciso, sia che si parli di scudetto sia che si guardi allo scudettino degli altri tre posti buoni per l’Europa che conta e che paga.

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 ?? AFP, ANSA ?? Stefano Pioli, 57 anni, sulla panchina del Milan dal 2019 e Simone Inzaghi, 46 anni, alla seconda stagione come allenatore dell’Inter
AFP, ANSA Stefano Pioli, 57 anni, sulla panchina del Milan dal 2019 e Simone Inzaghi, 46 anni, alla seconda stagione come allenatore dell’Inter
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