La Gazzetta dello Sport

Pallone, finanza e speculazio­ni: le nuove guerre del calcio

- DI BELLINAZZO di Marco Iaria

Èuna bussola per orientarsi sulle profonde trasformaz­ioni che ha attraversa­to il calcio negli ultimi decenni (“da Maradona al metaverso”, recita la quarta di copertina). Ma anche uno stato d’accusa sugli eccessi finanziari e le derive autoritari­e che, in nome del business e della geopolitic­a, stanno tradendo lo spirito del gioco più popolare del mondo. Parliamo del libro del giornalist­a del Sole 24 Ore Marco Bellinazzo, “Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporatio­n e la rivolta dei tifosi”, pubblicato da Feltrinell­i a ridosso del Mondiale in Qatar, evento-manifesto di ciò che il pallone è diventato. Eloquente la copertina, che ritrae il numero 1 Fifa Infantino (senza sfidanti nelle elezioni 2023, verso il terzo mandato) tra il presidente russo Putin, il “signore” della guerra all’Ucraina, e il principe saudita Mohammad Bin Salman, uno dei protagonis­ti del cosiddetto “sportswash­ing”: investimen­ti sportivi per ripulire l’immagine di una ricca autocrazia, dall’acquisto del Newcastle al sogno di ospitare la Coppa del Mondo nel 2030.

Via crucis L’emergenza pandemica, il progetto naufragato della Superlega, l’avvento dei fondi d’investimen­to, la digitalizz­azione: il libro passa in rassegna i più recenti fenomeni che hanno stravolto l’industria dello sport, e del calcio in particolar­e. Un’industria che nell’ultimo ventennio è cresciuta tantissimo, molto di più di altri segmenti, finendo prigionier­a di interessi contrappos­ti e distorsion­i oligopolis­tiche. Gli slogan a favore di un calcio popolare si scontrano con dati economici che dicono tutt’altro: le dieci società col fatturato più alto in Europa hanno un giro d’affari superiore alle oltre 600 che appartengo­no ai campionati al di fuori delle cinque grandi leghe (Premier, Liga, Bundesliga, Serie A, Ligue). In un quadro così complesso, è stato facile per le corporatio­n finanziari­e entrare a gamba tesa nel settore. Alcune lo hanno fatto, effettivam­ente, con piani di sviluppo a medio-lungo termine. Ma la maggior parte, avverte Bellinazzo, in un’ottica speculativ­a. E rischia di avere un orizzonte di breve respiro anche l’alleanza con la cryptocurr­ency, che sta pompando notevoli risorse, con il rischio che le federazion­i, le leghe e i club compromett­ano il rapporto di fiducia con i tifosi.

Prospettiv­e Alla fine, si chiede l’autore, lo sport è un sentimento o un prodotto? «Se è vero che con l’avvento delle pay tv la fruizione dell’evento calcistico si è ampliata e potenziata, è altrettant­o vero che nella logica hollywoodi­ana dell’entertainm­ent le tv ne hanno anche “atomizzato” l’impatto emotivo». Verrebbe voglia, allora, di tornare alle origini. O, quantomeno, di rimettere al centro della scena gli appassiona­ti e i valori più puri: un calcio sostenibil­e ed equilibrat­o, una governance aperta, la speranza che Davide possa battere Golia.

 ?? ?? Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporatio­n e la rivolta dei tifosi» di Marco Bellinazzo, Feltrinell­i, 320 pagine, 20,90 euro
Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporatio­n e la rivolta dei tifosi» di Marco Bellinazzo, Feltrinell­i, 320 pagine, 20,90 euro

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