La Gazzetta dello Sport

Schumi jr fuori dalla Haas e dalla F.1 Ma c’è il posto di riserva Mercedes

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Le favole non sempre hanno un lieto fine. E quella di Mick Schumacher, il figlio del Campioniss­imo della Ferrari arrivato in F.1 sulle orme del padre fra l’entusiasmo generale, per ora si è chiusa nel peggiore dei modi. La Haas ha deciso che non rinnoverà il contratto del tedeschino nel 2023, puntando invece sul ritorno a tempo pieno nei GP di Nico Hulkenberg, ex pilota di Williams, Force India, Sauber e

Renault, che nelle ultime due stagioni ha disputato (e bene) un paio di gare con la Racing Point e altrettant­e con l’Aston Martin, per sostituire i titolari assenti. Si tratta di un pilota solido, con 35 anni d’età e 181 presenze, non un talento da svezzare. Evidenteme­nte il patron americano Gene Haas, che ha sempre voce in capitolo nella scelta di chi guida per il suo team, ha preferito puntare sull’esperienza, come aveva fatto spesso in passato confermand­o Romain Grosjean e Kevin Magnussen, che infatti è stato richiamato all’ovile quest’anno rispondend­o con prestazion­i sorprenden­ti. L’unico dubbio è se la convivenza fra Magnussen e Hulkenberg non porterà scintille. Ricordatev­i di quella volta che Nico accusò Kevin di guida scorretta, sentendosi rispondere: «Succhiami le p...e tesoro!».

E la rossa? In quanto a Schumi jr, bocciato dal team principal Gunther Steiner per i troppi incidenti e il rendimento inferiore rispetto al compagno di squadra, dovrà restare in panchina nel 2023. Tutte le squadre hanno già ufficializ­zato i loro nomi. È probabile che Mick esca anche dall’orbita della Ferrari Driver Academy, visto che i vertici della rossa non sembrano più volere investire sul suo futuro, nonostante la riconoscen­za alla famiglia. Inoltre il fatto che la Haas non abbia preso in consideraz­ione né Antonio Giovinazzi né Robert Shwartzman fa capire che

in questo momento si è esaurito lo sbocco nei team clienti per il vivaio di Maranello. La presenza di Schumi jr, caldeggiat­a a suo tempo dall’ex presidente federale Jean Todt e da Ross Brown, era uno spot per la F.1, a prescinder­e dai risultati lontani dalle attese generate da tale cognome. «Dimostrerò, a chi ha dubitato di me, che si sbaglia. Merito un posto in F.1 e lavorerò duro per tornarci», ha dichiarato Mick. In soccorso ora potrebbe arrivare la Mercedes offrendo al tedesco il posto di pilota di riserva lasciato vacante da Nick De Vries. Mai perdere l’occasione per fare uno sgarbo a Maranello, no?

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Saluti Mick Schumacher, 23 EPA

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