La Gazzetta dello Sport

Andrea Tosi

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di

Eccolo Sergio Scariolo, ancora vittorioso, volare sopra il Valencia sulle ali del suo condor Cordinier, rapace e spettacola­re nell’affondare a canestro tutti i palloni che passano sopra l’anello. È una Virtus forte e bella a vedersi quella che nei primi 15’ detta legge sui due lati del campo lasciando gli avversari annichilit­i e impotenti. La zona di Mumbru, ex giocatore di Don Sergio nella sua prima Spagna, viene superata con le regole della pazienza e precisione. Bologna attacca bene, sprigiona energia, ruota quintetti sempre tonici ed equilibrat­i, nessuno si accorge dell’assenza in extremis di Shengelia, causa una caviglia fuori uso mentre invece Valencia paga l’assenza del suo bisonte d’area Dubljevic. La Virtus trova anche le triple per amiche che sottometto­no un avversario in grande forma, reduce da 4 vittorie nelle ultime 5 uscite prima di questa trasferta. Nel coro bianconero nessuno stecca, ma gli acuti arrivano dai giocatori più esplosivi. Oltre a Cordinier, fanno partita anche Mickey e Ojeleye, due pezzi forti complement­ari tra loro. E la difesa diventa un muro alzato dal solito Pajola (4 recuperi) e cementato da tutti come pretende Scariolo. Così la Virtus esporta finalmente il sistema del suo coach anche in Eurolega firmando la vittoria che la porta sul 50% nel bilancio e perciò sulla linea dei playoff rimediando alle sconfitte

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