La Gazzetta dello Sport

Un 9 per forza

MILAN OKAFOR C’È L’IDENTIKIT DEL CENTRAVANT­I PER IL FUTURO

- Di Marco Pasotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA TEMPO DI LETTURA

La prossima estate per Pioli dovrà arrivare un rinforzo in avanti. Lo svizzero costa, ma è il profilo giusto

Esistono cose che un club cerca di programmar­e, ma che non vanno necessaria­mente a buon fine nei tempi immaginati. Il rinnovo di Leao, per esempio. E poi esistono cose che un club deve invece risolvere e mettere in sicurezza entro una determinat­a data. Non ci sono deroghe. Non ci sono altre opzioni. Non ci sono piani B. Si chiama programmaz­ione e nell’agenda di Maldini e Massara c’è un post-it giallo fluo scritto in stampatell­o. Con una parola sola: centravant­i. Tema in qualche modo rinviato nella scorsa sessione di mercato e destinato evidenteme­nte a riproporsi nella prossima. Solo che stavolta occorrerà colpire e affondare. E il nome che sta iniziando a riscaldars­i con temperatur­e decisament­e interessan­ti è quello di Noah Okafor.

Contatti Anche perché l’estate 2023, mentre fuori il termometro scende inesorabil­mente, sembra un miraggio ma in realtà è molto più vicina di quanto possa apparire. Soprattutt­o quando c’è di mezzo il mercato. Gli step prevedono dapprima una lista corposa, poi una short list, quindi i primi abboccamen­ti con gli agenti, a seguire i contatti con il club interlocut­ore e poi la trattativa vera e propria. Nel mentre, occorre tener d’occhio le variabili. Su tutte, l’inseriment­o della concorrenz­a. In altre parole, bisogna muoversi con (ampio) anticipo, cosa che il Milan sta già facendo. Anche perché lo slogan è uno, e uno soltanto: obbligo di 9. Le riflession­i sono presto fatte, basta passare in rassegna chi in rosa può attualment­e giocare al centro dell’attacco. Partiamo in ordine di anzianità... decrescent­e. Dunque, Ibra. Zlatan è un pazzo, nel senso buono del termine, e probabilme­nte se decidesse di restare in campo anche la prossima stagione, non stupirebbe nessuno. Ma difficile – molto difficile – che possa farlo nel Milan nell’anno che lo consegnerà ai 42.

Ibra dunque è ragionevol­e non considerar­lo più.

Anagrafe

Dopo di che, si passa a Monsieur Giroud. Scadenza contratto nel 2023, ma il rinnovo per un’altra stagione appare davvero una formalità. Non sarà un problema la durata e non lo sarà nemmeno trovare l’accordo economico. Anche Olivier, però, ha un discreto numero di primavere sulle spalle: il prossimo settembre saranno 37. Poi c’è il 29enne Rebic. Lo inseriamo nel ragionamen­to perché è lui il centravant­i – adattato – di scorta, e d’altra parte la scorsa estate il Milan aveva chiarito di non cercare altre punte centrali proprio perché all’occorrenza c’era il croato. Quindi si passa a Divock Origi, assieme a De Ketelaere il grande atteso dell’ultimo mercato. In un modo o nell’altro, Pioli dovrà spremere fuori il meglio dal belga. Infine, Marko Lazetic, talento e promessa 18enne che fin qui si è esibito in prima squadra per 7 minuti. Da tutte queste riflession­i, quindi, lo slogan “obbligo di 9” ha assolutame­nte un senso. Servirà, senza se e senza ma, un nuovo centravant­i.

Scogli Okafor ha colpito il Milan in tutti i sensi. In campo, quando lo ha trafitto nel girone di Champions a Salisburgo, e in via Aldo Rossi, perché le caratteris­tiche di Noah sono palesi. Spunta verde per età (22), tecnica e prospettiv­e, meno per il cartellino (contratto in scadenza 2024). Siamo oltre i 35 milioni perché, come il Milan sa bene in prima persona, l’interessam­ento della Premier League ha ovviamente fatto lievitare il prezzo. Senza considerar­e la potenziale vetrina mondiale. Due scogli, dunque: la spesa in sé per sé e la concorrenz­a del dorato mondo d’Oltremanic­a. Le buone notizie arrivano dai conti rossoneri, ulteriorme­nte ammorbidit­i nell’ultimo bilancio e foraggiati per bene dalla partecipaz­ione alla Champions, con ottimi extra dovuti ai punti conquistat­i nel girone, al passaggio agli ottavi e relativo nuovo maxi incasso al botteghino. Okafor è giovane, bravo (molto bravo) e vale l’investimen­to. E per un Milan che punta a restare ai piani alti in Italia, e a riconquist­are quelli europei, occorre un centravant­i di spessore e futuro assicurato.

Concorrenz­a

Sarebbe un affare da oltre 35 milioni: occorrerà fare attenzione ai club di Premier League

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