Un 9 per forza
MILAN OKAFOR C’È L’IDENTIKIT DEL CENTRAVANTI PER IL FUTURO
La prossima estate per Pioli dovrà arrivare un rinforzo in avanti. Lo svizzero costa, ma è il profilo giusto
Esistono cose che un club cerca di programmare, ma che non vanno necessariamente a buon fine nei tempi immaginati. Il rinnovo di Leao, per esempio. E poi esistono cose che un club deve invece risolvere e mettere in sicurezza entro una determinata data. Non ci sono deroghe. Non ci sono altre opzioni. Non ci sono piani B. Si chiama programmazione e nell’agenda di Maldini e Massara c’è un post-it giallo fluo scritto in stampatello. Con una parola sola: centravanti. Tema in qualche modo rinviato nella scorsa sessione di mercato e destinato evidentemente a riproporsi nella prossima. Solo che stavolta occorrerà colpire e affondare. E il nome che sta iniziando a riscaldarsi con temperature decisamente interessanti è quello di Noah Okafor.
Contatti Anche perché l’estate 2023, mentre fuori il termometro scende inesorabilmente, sembra un miraggio ma in realtà è molto più vicina di quanto possa apparire. Soprattutto quando c’è di mezzo il mercato. Gli step prevedono dapprima una lista corposa, poi una short list, quindi i primi abboccamenti con gli agenti, a seguire i contatti con il club interlocutore e poi la trattativa vera e propria. Nel mentre, occorre tener d’occhio le variabili. Su tutte, l’inserimento della concorrenza. In altre parole, bisogna muoversi con (ampio) anticipo, cosa che il Milan sta già facendo. Anche perché lo slogan è uno, e uno soltanto: obbligo di 9. Le riflessioni sono presto fatte, basta passare in rassegna chi in rosa può attualmente giocare al centro dell’attacco. Partiamo in ordine di anzianità... decrescente. Dunque, Ibra. Zlatan è un pazzo, nel senso buono del termine, e probabilmente se decidesse di restare in campo anche la prossima stagione, non stupirebbe nessuno. Ma difficile – molto difficile – che possa farlo nel Milan nell’anno che lo consegnerà ai 42.
Ibra dunque è ragionevole non considerarlo più.
Anagrafe
Dopo di che, si passa a Monsieur Giroud. Scadenza contratto nel 2023, ma il rinnovo per un’altra stagione appare davvero una formalità. Non sarà un problema la durata e non lo sarà nemmeno trovare l’accordo economico. Anche Olivier, però, ha un discreto numero di primavere sulle spalle: il prossimo settembre saranno 37. Poi c’è il 29enne Rebic. Lo inseriamo nel ragionamento perché è lui il centravanti – adattato – di scorta, e d’altra parte la scorsa estate il Milan aveva chiarito di non cercare altre punte centrali proprio perché all’occorrenza c’era il croato. Quindi si passa a Divock Origi, assieme a De Ketelaere il grande atteso dell’ultimo mercato. In un modo o nell’altro, Pioli dovrà spremere fuori il meglio dal belga. Infine, Marko Lazetic, talento e promessa 18enne che fin qui si è esibito in prima squadra per 7 minuti. Da tutte queste riflessioni, quindi, lo slogan “obbligo di 9” ha assolutamente un senso. Servirà, senza se e senza ma, un nuovo centravanti.
Scogli Okafor ha colpito il Milan in tutti i sensi. In campo, quando lo ha trafitto nel girone di Champions a Salisburgo, e in via Aldo Rossi, perché le caratteristiche di Noah sono palesi. Spunta verde per età (22), tecnica e prospettive, meno per il cartellino (contratto in scadenza 2024). Siamo oltre i 35 milioni perché, come il Milan sa bene in prima persona, l’interessamento della Premier League ha ovviamente fatto lievitare il prezzo. Senza considerare la potenziale vetrina mondiale. Due scogli, dunque: la spesa in sé per sé e la concorrenza del dorato mondo d’Oltremanica. Le buone notizie arrivano dai conti rossoneri, ulteriormente ammorbiditi nell’ultimo bilancio e foraggiati per bene dalla partecipazione alla Champions, con ottimi extra dovuti ai punti conquistati nel girone, al passaggio agli ottavi e relativo nuovo maxi incasso al botteghino. Okafor è giovane, bravo (molto bravo) e vale l’investimento. E per un Milan che punta a restare ai piani alti in Italia, e a riconquistare quelli europei, occorre un centravanti di spessore e futuro assicurato.
Concorrenza
Sarebbe un affare da oltre 35 milioni: occorrerà fare attenzione ai club di Premier League