Testa all’Europeo, ma con la Germania Nicolato fa largo ad altri dieci azzurri
Il turnover fra infortuni e... promozioni «Gara vera, non pensavo di viverla così»
Sarà un’Italia sperimentale, perché la lista degli assenti comporrebbe una formazione ben più attrezzata, inevitabilmente, di quella che verrà opposta oggi alla Germania ad Ancona. Sono infortunati Okoli, Scalvini, Lovato, più gli esterni Cambiaso e Udogie e il centravanti Pellegri, mentre Parisi è salito al piano superiore come ha fatto gran parte della mediana azzurra. Ricci e Fagioli – al debutto con la Nazionale maggiore a Tirana – hanno giocato in Albania, Miretti fa parte del gruppo in partenza per Vienna. Ovviamente non si discute nemmeno di Raspadori e Tonali, che per età (sono nati nel 2000) sarebbero ancora eleggibili per l’Under 21 ma si sono ampiamente meritati un ruolo di primo piano tra i grandi. Paolo Nicolato è dunque stretto tra il legittimo orgoglio di fornire ragazzi all’Italia e quello più complicato del risultato agonistico. Va riconosciuto che fin qui non ha tradito: l’Under si è qualificata da imbattuta all’Europeo di giugno. Però va anche preparato con meticolosità, anche perché il torneo continentale apre una finestra sull’Olimpiade del 2024. Dai Giochi, l’azzurro manca dal 2008.
Difficoltà Dalle parole di Nicolato traspare la necessità di lavorare se non proprio dall’inizio ogni volta, quantomeno rimetre tendo insieme le idee. In poco più di un anno di lavoro ha chiamato 59 ragazzi. I cinque inusuali giorni di raduno in parte hanno aiutato: «Abbiamo dieci giocatori diversi dal ritiro precedente – ha spiegato il c.t. -, gli esperimenti sono indispensabili. In questi giorni ci siamo concentrati a capire i nuovi prima di tutto. Vogliamo provare qualcosa di diverso tatticamente per farci trovare a giugno conoscendo tanti giocatori ma anche tanti sistemi di gioco diversi. Perché non sapremo in che condizioni saremo. Cerchiamo di preparare il terreno per essere pronti a qualsiasi evenienza». Il c.t. non può sapein che condizioni sarà la sua Italia e nemmeno chi avrà, a dirla tutta. E questo complica le cose. L’Italia è partita a inizio biennio con il 4-3-3, ma la mancanza di attaccanti esterni nel panorama giovanile non aiuta. Quindi ha virato sul 3-5-2 in chiusura di qualificazioni e oggi dovrebbe sistemarsi con il 3-4-2-1.
Ritorni Nel motore rientra Salvatore Esposito, “reduce” dalle lezioni ricevute prima in Nazionale A e poi alla Spal da De Rossi. Giocherà in mediana di fianco a Rovella, sempre più leader in azzurro ma ora anche nel Monza. Davanti torna invece Cancellieri, che ha frequentato Mancini e nel frattempo ha trovato minuti nella Lazio. Con gli azzurrini, l’ala biancoceleste ha segnato 2 gol nelle qualificazioni, come il ripescato Lucca che è andato a crescere all’Ajax ma che ha davanti Colombo, in ascesa al Lecce. La Germania è la terza amichevole di livello dopo il ko con l’Inghilterra e il pari con il Giappone. «Sarà una partita vera, che non pensavamo di giocare in queste condizioni ma va bene così – commenta Nicolato -. Sarà una prova soprattutto a livello caratteriale. Abbiamo l’ambizione di competere con i più forti, non ci interessa giocare con squadre che sappiamo di dominare. È una di quelle tappe che devono servirci a crescere».