La Gazzetta dello Sport

Testa all’Europeo, ma con la Germania Nicolato fa largo ad altri dieci azzurri

Il turnover fra infortuni e... promozioni «Gara vera, non pensavo di viverla così»

- Di Alex Frosio

Sarà un’Italia sperimenta­le, perché la lista degli assenti comporrebb­e una formazione ben più attrezzata, inevitabil­mente, di quella che verrà opposta oggi alla Germania ad Ancona. Sono infortunat­i Okoli, Scalvini, Lovato, più gli esterni Cambiaso e Udogie e il centravant­i Pellegri, mentre Parisi è salito al piano superiore come ha fatto gran parte della mediana azzurra. Ricci e Fagioli – al debutto con la Nazionale maggiore a Tirana – hanno giocato in Albania, Miretti fa parte del gruppo in partenza per Vienna. Ovviamente non si discute nemmeno di Raspadori e Tonali, che per età (sono nati nel 2000) sarebbero ancora eleggibili per l’Under 21 ma si sono ampiamente meritati un ruolo di primo piano tra i grandi. Paolo Nicolato è dunque stretto tra il legittimo orgoglio di fornire ragazzi all’Italia e quello più complicato del risultato agonistico. Va riconosciu­to che fin qui non ha tradito: l’Under si è qualificat­a da imbattuta all’Europeo di giugno. Però va anche preparato con meticolosi­tà, anche perché il torneo continenta­le apre una finestra sull’Olimpiade del 2024. Dai Giochi, l’azzurro manca dal 2008.

Difficoltà Dalle parole di Nicolato traspare la necessità di lavorare se non proprio dall’inizio ogni volta, quantomeno rimetre tendo insieme le idee. In poco più di un anno di lavoro ha chiamato 59 ragazzi. I cinque inusuali giorni di raduno in parte hanno aiutato: «Abbiamo dieci giocatori diversi dal ritiro precedente – ha spiegato il c.t. -, gli esperiment­i sono indispensa­bili. In questi giorni ci siamo concentrat­i a capire i nuovi prima di tutto. Vogliamo provare qualcosa di diverso tatticamen­te per farci trovare a giugno conoscendo tanti giocatori ma anche tanti sistemi di gioco diversi. Perché non sapremo in che condizioni saremo. Cerchiamo di preparare il terreno per essere pronti a qualsiasi evenienza». Il c.t. non può sapein che condizioni sarà la sua Italia e nemmeno chi avrà, a dirla tutta. E questo complica le cose. L’Italia è partita a inizio biennio con il 4-3-3, ma la mancanza di attaccanti esterni nel panorama giovanile non aiuta. Quindi ha virato sul 3-5-2 in chiusura di qualificaz­ioni e oggi dovrebbe sistemarsi con il 3-4-2-1.

Ritorni Nel motore rientra Salvatore Esposito, “reduce” dalle lezioni ricevute prima in Nazionale A e poi alla Spal da De Rossi. Giocherà in mediana di fianco a Rovella, sempre più leader in azzurro ma ora anche nel Monza. Davanti torna invece Cancellier­i, che ha frequentat­o Mancini e nel frattempo ha trovato minuti nella Lazio. Con gli azzurrini, l’ala biancocele­ste ha segnato 2 gol nelle qualificaz­ioni, come il ripescato Lucca che è andato a crescere all’Ajax ma che ha davanti Colombo, in ascesa al Lecce. La Germania è la terza amichevole di livello dopo il ko con l’Inghilterr­a e il pari con il Giappone. «Sarà una partita vera, che non pensavamo di giocare in queste condizioni ma va bene così – commenta Nicolato -. Sarà una prova soprattutt­o a livello caratteria­le. Abbiamo l’ambizione di competere con i più forti, non ci interessa giocare con squadre che sappiamo di dominare. È una di quelle tappe che devono servirci a crescere».

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Paolo Nicolato, 55 anni, veneto di Lonigo, è c.t. dell’Under 21 azzurra dal luglio 2019
GETTY La fiducia del c.t. Paolo Nicolato, 55 anni, veneto di Lonigo, è c.t. dell’Under 21 azzurra dal luglio 2019
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GETTY Colonna Matteo Cancellier­i, 20 anni, attaccante della Lazio

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