Rublev passa e trova Ruud Djokovic, caccia a 4,5 milioni
Il quarto uomo. Dal gruppo della morte, quello che per la prima volta dal 1996 metteva insieme tre giocatori che avevano già vinto le Finals (Djokovic, Tsitsipas e Medvedev) emerge, insieme al pronosticato Nole, l’ex cavallo pazzo Rublev. Che continua ad avere un gioco monotematico, servizio e dritto sparati sempre a tutto braccio, ma adesso che ha imparato a tenere a posto la testa sbaglia molto meno, non si estranea improvvisamente dalla partita come gli accadeva spesso e non trema quando deve chiudere. Se ne accorge Tsitsipas, arrivato a Torino addirittura con la possibilità di diventare numero uno e ora addirittura fuori dalle semifinali dopo aver dominato il primo set nella sua nuova versione di attaccante seriale, perfino con il serve and volley: ma quando la battuta cala e il russo cresce alla risposta, per lui si fa buio. Rublev, per la prima volta oltre il round robin alla terza partecipazione, adesso troverà
Ruud, mentre nell’altra semifinale sarà interessante capire se la fatica allungherà la sua ombra sul rendimento di Djokovic, che impiega tre ore e 10’ per superare Medvedev in una partita inutile, con lui già primo e il russo già eliminato.
Soldi e punti Piccoli pensieri per umani: i marziani ragionano oltre il sudore. E infatti il Djoker, dopo la vittoria, malgrado appaia provato, non vorrà sentire puntualizzazioni: «Io non sono capace di fare i calcoli. La mia mentalità è di vincere
ogni partita che gioco. Preoccupato per il fisico? Va tutto bene». Sarà l’11a semifinale del serbo alle Finals, la porta verso il sogno del sesto successo per eguagliare Federer. Intanto, mentre Medvedev perde incredibilmente la terza partita al tie break del set decisivo, mai accaduto prima, lui prosegue imbattuto: significa innanzitutto inseguire i 1500 punti che premiano il vincitore senza macchia, un bel bottino per tornare a puntare al numero uno nel 2023, quando potrà rigiocare tutti gli Slam; e soprattutto, se diventerà di nuovo Maestro, intascare 4.587.000 euro, il montepremi più alto mai distribuito a un singolo giocatore in un torneo. Salute.